Capitolo 23

3K 106 8
                                    

Jack

Abbiamo appena finito di portare le pietanze a tavola, che sentiamo arrivare in nostri genitori, come al solito molto rumorosi. Tra risate, chiacchiere e brindisi la cena in riva al mare è perfetta.

Io e Bea siamo seduti vicini e scherziamo tranquilli, ogni volta che le sue mani mi sfiorano, intensi brividi mi percorrono il corpo, ma anche questo è piacevole, non voglio reprimerli, mi basta riuscire a tenere io le mani a posto.

A cena finita, come dopo il pranzo, Bea esclama "visto che noi abbiamo preparato, ora tocca a voi rassettare."

I nostri genitori scoppiano a ridere, ma ovviamente acconsentono alla richiesta di Bea.

"Ti va di vedere un film?" Mi chiede lei.

"Sì." Le rispondo prima ancora di riflettere.

"Bene." Afferma lei sorridendo felice "ti va di sistemare tutto in salotto mentre io salgo un attimo in camera?"

"Certo." Le rispondo e la vedo sparire su per le scale.

Collego il televisore a internet e cerco l'app dei film, mentre sono intento a leggere le trame di vari film, sento la suoneria del mio telefono.

"Pronto."

"Ciao Jack, sono Lisa"

"Sono meravigliato, hai imparato a parlare al telefono."

"Non me ne fare pentire, e poi non è certo colpa mia se non guardi il nome di chi ti chiama. Comunque, volevo dirti che avevi ragione, ho parlato con Bea un paio di ora fa, ed era tranquilla. Quindi scusa se sono stata un po' pesante."

"Tranquilla, in realtà sono felice che abbia due amiche come voi."

"Grazie. Lei è speciale."

Sospiro. "Sì, lo so."

"Okay, allora in bocca al lupo."

"Ma per cosa?"

La sento ridacchiare e capisco che c'è anche Sara, la sento parlare in sottofondo, senza capire cosa dica.

"Lo capirai. Buonanotte." E ancora una volta riattacca il telefono di colpo.

Guardo il telefono, non sapendo che pensare, saranno buone amiche ma sono pazze, dico a me stesso.

Poso il telefono sul tavolo accanto al divano.

"Hai scelto?"

"No, in realtà ti aspettavo."

"Davvero! Evento raro." Dice contenta.

"Ma se scegli sempre tu."

"Sì, ma mi fate sempre sudare prima di cedere tu e Jason." Le passo il telecomando.

"Ragazzi noi andiamo a letto, siamo stanchi per la giornata", ci avvisano i nostri genitori.

"Buonanotte" dico seguito da Bea.

Li osservo salire le scale e mi rendo conto che io e Bea siamo soli. Comincio a sudare freddo all'idea di averla così vicina a me, al buio. È da quella sera che non siamo soli in casa.

Finiscila Jack, non ti mangia mica, mi dice la mia coscienza.

Lo so, ma non so se io riuscirò a non mangiare lei.

Ignara di tutto Bea ha scelto il film, la vedo posizionarsi meglio sul divano.

"Spegni la luce, per favore."

"Ma sei sicura?" Le dico titubante.

"Dai, Jack, piantala. Come possiamo vedere il film con la luce accesa."

Riluttante spengo.
Mi risiedo accanto a lei e osservo la tv.

"Cosa hai messo?"

"L'ultimo della Marvel."

"Grazie al cielo" mi rilasso.

"Vedi che sono ancora in tempo per qualche film romantico." Mi minaccia con il dito indice.

"No! Ti prego, ti chiedo scusa." Le sorrido supplicante e lei acconsente rigirandosi verso la tv.

Siamo seduti distanti e anche se una parte di me è felice, un'altra ne è delusa. Sbircio dal suo lato e vedo che ha tirato su le gambe ed è appoggiata al bracciolo con il gomito sinistro, si regge la testa con la mano, mentre guarda concentrata l'inizio del film.

Sto per voltarmi quando mi accorgo che la bretella destra della canottiera le è scivolata giù, lasciando in bella vista il suo prosperoso seno racchiuso in un reggiseno di pizzo.

La gola mi si secca, mentre i miei occhi affamati non si staccano da quella succulenta visione. 

Arrendersi all'inevitabileDove le storie prendono vita. Scoprilo ora