Capitolo 24

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Jack

Stringo forte il bracciolo per non saltarle addosso, mentre la mangio con gli occhi. Si muove leggermente e quella maledetta bretella scivola un po' più giù. Cazzo! Sembro un pervertito.

Mi passo la mano sinistra fra i capelli, frustrato, cercando di distogliere lo sguardo; ma non ci riesco è talmente liscia ed invitante.

Immagino di scivolarle accanto e di passare il mio dito sul suo collo, dalla base dell'orecchio fino alla clavicola, per poi continuare fino al seno, insinuare il dito sotto la stoffa del reggiseno ed ecco il mio premio, il suo capezzolo dritto e duro.

Chiudo gli occhi godendomi le immagini prodotte dal mio cervello, vedo le mie dita fare un cerchio attorno ad esso, i suoi occhi riempirsi di desiderio, mi vedo avvicinarla al mio corpo per stringerla e baciare le sue dolci labbra fino a perdere la cognizione del tempo, mentre le mie mani vagherebbero sul suo corpo caldo per poi...

"Ragazzi!"

La luce acceca i miei occhi: "Ma che caz..." salto in aria.

"Jason! Sei tornato." Dice Bea, felice, aggiustando la bretella, per mio grande disappunto.

Guardo malissimo il mio amico, che mi risponde alzando le spalle come per dire che c'è?", sbuffo girandomi verso la tv.

"Che guardate?"

"L'ultimo della Marvel," gli risponde Bea.

"Allora resto con voi".

Giuro che se si siede in mezzo lo ammazzo, penso sempre più infastidito.

Fortunatamente, per lui, Bea si sposta verso di me per fargli posto, e istintivamente sorrido contento.

Dopo aver spento la luce, Jason si siede sul divano e riprendiamo a guardare il film. Inaspettatamente Bea appoggia la testa sul mio petto rannicchiando le sue lunghe gambe su di me, cerco di mantenere un contegno e di celarle il problemino che mi ha causato il fantasticare su di lei.

Ben mi sta, penso, poggiando la testa sulla spalliera, quando sento Jason chiedere.

"Avete parlato?"

Bea si tira su e si volta verso di lui "sì. Questo idiota non ricorda nulla dell'altra sera ed è per questo che era così strano." Gli risponde indicandomi con sufficienza.

"Tu lo sapevi?" Gli chiede indagatrice.

Vedo Jason titubare, per poi confessare subito.

"Sì, ma non potevo dirtelo io, toccava a lui." Dice indicando anche lui me.

Perfetto, è iniziato il gioco è colpa di Jack.

"Hai ragione, tu non centri niente." Gli risponde dolce, Bea, perdonandolo all'istante.
"E il bacio era solo per far ingelosire un tipo che mi piace" continua lei.

"E tu lo hai fatto?" Dice sconvolto Jason accusandomi.

Continuo a stare zitto, non credo mi convenga parlare.

"Dai Jason, non c'è niente di male, mi ha solo aiutata."

"E va bene" si arrende lui. "Però per favore, evitate queste situazioni. Non sono pronto a vederti sbavare dietro a uno, e forse neanche lui visto che è andato nel pallone." La supplica lui.

"Avresti dovuto impedirle di fare questa stronzata anziché aiutarla, idiota."

"Ehi!" esclamo, tirando su la testa, ma prima di poter andare oltre Bea interviene.

"Basta. Non pensiamoci più. Forza guardiamo il film." Si gira nuovamente verso lo schermo e riporta il suo corpo sul mio.

La osservo un attimo ed ho ancora quella sensazione che mi stia nascondendo qualcosa, ma non mi sembra il momento di parlarne.

Cerco di capire se anche Jason si accorge che qualcosa non va, ma così non è, anzi, si dichiara felice che abbiamo chiarito e poi si volta anche lui a guardare il film.

Sospiro e sento il suo dolce profumo stuzzicarmi e chiudo gli occhi respirandola.

Arrendersi all'inevitabileDove le storie prendono vita. Scoprilo ora