17. Si era illusa, di nuovo

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Hermione intravide subito Dylan tra la folla. Considerato che la maggior parte delle persone che andavano a Hogsmeade a quell'ora erano ragazzine single Dylan era facilmente rintracciabile a cause dell'altezza. Tra la folla infatti sbucavano le spalle e la testa del ragazzo, che si guardava intorno cercando proprio Hermione.

- Ciao - lo salutò con un sorriso quando lo raggiunse. Lui si girò e gli brillarono gli occhi.

- Sei davvero stupenda, Hermione - commentò lui dolcemente.

Hermione arrossì lievemente, e imbarazzata provò a cambiare argomento. Vero, non le piacevano i complimenti, ma Dylan sembrava così sincero.

- Andiamo? - chiese lei.

Lui le porse galante il braccio. - Prego, madame - disse sorridente.

Lei ridacchiò e si incamminarono a braccetto verso Hogsmeade.

Quando arrivarono ai Tre Manici Di Scopa Hermione trasalì riconoscendo l'esatto punto nel quale aveva incontrato Ron l'ultima volta. Dylan se ne accorse e si girò verso di lei premuroso.

- Va tutto bene? - chiese gentile. Hermione annuì, cercando più che altro di convincere se stessa, e poi entrarono nel pub. Subito l'odore forte e delicato allo stesso tempo della Burrobirra li travolse, inebriandogli le narici. - Adoro la Burrobirra alla menta - disse Dylan quando i due si furono accomodati a un tavolino. - Tu cosa prendi?

- Una Burrobirra normale, la preferisco - rispose Hermione.

- Certo - disse Dylan, e con un cenno della mano chiamò un cameriere.

- Desiderate?

- Io una Burrobirra alla menta e lei una normale, grazie.

- Certo, arrivo tra pochissimo.

Dylan ringraziò il cameriere con un cenno del capo, irrigidendosi notando come sorrideva ad Hermione, e quando se ne fu andato rilassò i muscoli. Si voltò verso Hermione, davanti a lui, e non potè non trovarla davvero bellissima. Avrebbe voluto ripeterglielo all'infinito, ma non voleva risultare falso.

- Allora, che mi racconti? - chiese alla ragazza. - Vorrei conoscerti meglio.

Hermione sorrise timidamente. - Oh, bè, non sono una persona molto interessante... - si schernì.

- Io penso che tu nasconda un sacco di cose fantastiche, devi solo essere più sicura di te - la rassicurò Dylan. Hermione si sciolse in un meraviglioso sorriso. Decise di lasciarsi andare. Si sentiva bene e al sicuro con lui.

- Amo molto i libri, soprattutto autori babbani... Jane Austen, Charles Dickens, ma anche Shakespeare. Tu leggi?

- Oh, anche io amo Jane Austen. Ho letto Ragione e Sentimento e Emma.

Hermione strabuzzò gli occhi. - Non hai mai letto Orgoglio e Pregiudizio? - chiese stupita.

Dylan scosse la testa. - Ma come no! - disse Hermione. - Te lo presto io! L'ho amato! Ora lo sto leggendo per la quarta volta.

- Bè, grazie - disse Dylan. - Cosa ti piace esattamente di Jane Austen?

- Adoro il fatto che rappresenti le donne come esseri liberi, forti e coraggiosi. Come Elizabeth Bennet, la protagonista di Orgoglio e Pregiudizio: è una ragazza intelligente, vivace, di carattere. Non è una che si fa mettere i piedi in testa, insomma.

- Oh, sei una femminista! - constatò Dylan.

- Assolutamente sì - disse fiera Hermione. - Quindi ti avviso, se sei un vecchio maschilista incallito gira alla larga! - lo prese un po' in giro, ridacchiando.

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