31. Dammene solo un altro, e un'altro ancora

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Si sporse e lo baciò.

Fu un bacio breve, lento, dolce, timido, impaurito e innamorato, tutto allo stesso tempo. Inutile dire che una scossa violenta di adrenalina attraversò il corpo di Draco, e che Hermione sentì distintamente le farfalle nello stomaco.

Il biondo rispose subito al bacio.

Ma quando Hermione, lentamente, poggiò una mano sul suo petto, Draco aprì di scatto gli occhi e si staccò in fretta da lei, spingendola contro il muro e facendo qualche passo indietro. Hermione era visibilmente confusa; sentiva come se tutte le farfalle che fino a poco prima volavano in lei fossero state appena schiacciate da un enorme tir.

- Cosa... tu cosa...? - balbettò senza sapere nemmeno cosa dire. Un immenso senso di vergogna la avvolse: magari non gli era piaciuto, o non era brava a baciare.

Draco non rispose. Aveva il fiato leggermente corto per il bacio; il volto contratto in un'espressione di forte, pura paura. Le pupille erano dilatate e osservava Hermione come se non si capacitasse di ciò che fosse appena successo.

- Che cosa hai fatto? - urlò dopo un po' portandosi una mano tra i capelli nervosamente e dandole le spalle.

Hermione non capiva. Credeva gli fosse piaciuto. Era davvero confusa. - Io... tu... che cos'hai!?

Draco ripassò la mano tra i capelli spettinandoli e chiuse gli occhi, stropicciandosi la faccia con l'altra. Rimase in silenzio per un po', poi tornò con lo sguardo su Hermione, che nel frattempo aveva gli occhi lucidi e il naso che pizzicava.

Era ancora visibilmente debole ma stava facendo di tutto per non mostrarlo in quel momento. Perché lei era così: fragile ma forte. Il viso stava lentamente tornando pallido però, e Draco lo notò, ma il suo cervello lo archiviò dando la precedenza a un'altra questione. - Perché l'hai fatto, Granger? - esclamò furioso.

La ragazza non capiva, lo guardava interrogativa. - Non lo so! Io... io l'ho fatto e basta, okay? - rispose di rimando. - Ma hai ricambiato? Che cavolo ti è preso?

- Sei davvero così idiota, Granger! - disse rabbioso.

Hermione chiuse la bocca di scatto, non sapendo se ritenersi offesa per come l'aveva appellata o curiosa perché non capiva cosa intendesse. Decise per la prima, e incrociò le braccia sotto al seno, con un'espressione offesa. - Ma si può sapere che ti prende? Dannazione, spiegati, Malfoy!

- Tu mi stai prendendo in giro! on sono stupido, Granger!

- Ti ho baciato perché tu mi piaci, dannazione! - urlò Hermione tutto d'un fiato. Parlò senza rendersene conto, e appena realizzò si portò una mano alla bocca.

Si era appena esposta così tanto

Si era promessa che non sarebbe più successo. Se l'era giurato.

Ora Malfoy avrebbe tranquillamente potuto sfotterla per il resto dei suoi giorni, le avrebbe reso la vita un'inferno

Ma il ragazzo la osservava muto. Sperava solo di non aver sentito male.

Il suo cuore batteva velocemente, tanto che temeva che la ragazza potesse sentirlo.

Aveva appena detto che lui le piaceva, o se lo era sognato?

Fece la prima cosa che i suoi muscoli gli permisero, dopo essersi ripreso dallo stato di shock. Si avvicinò a lei, azzerando in due passi la distanza che si era creata tra loro, le prese il viso fra le mani e dolcemente posò le labbra sulle sue, di nuovo. La fece indietreggiare verso il muro e le fece delicatamente appoggiare la schiena.

Lei portò dolcemente una mano sul suo petto. Si mosse cauta, per vedere la reazione del ragazzo. Quando gli sfiorò la camicia Draco fece più pressione sulle sue labbra, in un chiaro segno di assenso. Hermione, ora senza timore, si lasciò del tutto andare.

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