Cassarian|| One Shots

16. ITALIANO

Era una giornata di estate e Cassandra si stava allenando duramente per dimostrare a suo papà che era capace di essere una guardia. Era il suo sogno fin da piccola e avrebbe fatto di tutto per realizzarlo.
Si era fidanzata con Varian, ingegnere reale e alchimista, da ormai tre anni. Confessare i suoi sentimenti fu abbastanza difficile in quanto Cassandra era sempre stata una persona che tendeva a nascondere ciò che prova, ma comunque la relazione stava procedendo abbastanza bene. I due ragazzi avevano in mente di trasferisi dal castello per poter andare a vivere insieme. Avevano ben 8 anni di differenza, ma l'età per loro non era mai stata un problema, anche se alcuni Coroniani li giudicavano spesso.

"Ehi amore mio!" salutò Varian spaventando Varian la ragazza che si stava allenando.

"Oh ciao Varian, mi hai spaventata" disse Cassandra.

"Scusami Cassie" rise l'alchimista e le diede un leggero bacio sulla guancia.

Varian si sedette ad osservare la sua ragazza, in tutta la sua bellezza, mentre si allenva. D'un tratto però Cassandra si ferì e Varian accorse subito da lei.

"Cassie, ehi, stai bene?"

"Sì, i-io mi sono solo ferita al braccio con la spada. Non ero concentrata e mi sono tagliata. Ma tranquillo, sto bene"

"No, che non stai bene. Stai sanguinando. Andiamo in infermeria del castello".

Così Varian aiutò Cassandra ad alzarsi, che si era accasciata a terra per il dolore. Si diressero, quindi, in infermeria dove un dottore fasciò il braccio di Cassandra con una benda.
Appena arrivati in camera della giovane, Varian disse una cosa che la giovane non si sarebbe mai aspettata.

"Devi smetterla di allenarti, non puoi diventare una guardia"

"Aspetta, cosa? Varian, stai scherzando spero"

"No, purtroppo no. Cassie, è troppo pericoloso per te"

"Non chiamarmi Cassie" disse Cassandra dura "E no, non è pericoloso per me Varian. Voglio diventare una guardia da quando avevo 5 anni. Lo desidero, lo desidero così tanto e anche se sei il mio ragazzo non hai il diritto di dirmi questo. Chiaro?"

"Cassandra io-. Mi dispiace, hai ragione. Sono solo uno stupido, perdonami."

"Parliamo domani, ciao Varian".

Cassandra disse queste parole in modo duro e freddo e, non appena ascoltate, Varian uscì dalla stanza della sua ragazza con la tasta bassa.

"Ah, sono solo una stupida, Gufo. Alla fine si è scusato, no?"

Gufo bubolò e Cassandra continuò a parlare con lui, come se potesse rispondere.

"Hai ragione, devo andare subito da lui" così Cassandra scese dal letto dove si era rannicchiata e corse subito dal suo ragazzo.

"Varian" gridò entrando nella stanza dell'alchimista.

"Cassie-. Scusa Cassandra, che ci fai qui? Mi sono comportato male, merito di-" Cassandra lo zittì con un bacio e lo spinse al muro.

"Chiamami Cassie, ti prego" lo disse con voce eccitata.

Le intimità dei due ragazzi si sfiorarono provocando ancora più eccitazione ad entrambi, mentre continuarono a baciarsi.

"C-Cassie" disse Varian ansiamando.

"Sì, amore?" Cassandra non smise un secondo di baciarlo.

"Ti amo" disse Varian, poi la prese per le cosce e la appoggiò con cautela sul letto.

"Ti amo, ti amo, ti amo" continuò a dire il ragazzo entrando in lei.

"V-Varian, ti prego. Più.. Più veloce" disse ansimando Cassandra.

Quando entrambi venirono, si stesero a letto estrefatti, incominciando a scambiarsi baci e carezze.

"Mi dispiace Cass, dovevo appoggiarti nel tuo sogno. Non dire che non devi coltivarlo. So che ce la farai, diventerai la guardia più bella di tutte le guardie in questo mondo".

"Ti amo" disse Cassandra, prima di addormentarsi sul petto di Varian che le diede un bacio sulla testa.