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AH, HO CAMBIATO PURE LE ETÀ⚠️Era un giorno come gli altri per Cassandra Kaiser. Aveva appena compiuto 24 anni e il suo sogno, oltre ad essere una guardia reale, era di diventare un'allenatrice o, addirittura, una professoressa di ginnastica. A Corona, specialmente a quei tempi, era difficile che una ragazza volesse fare lavori, a detta dei Coroniani, da maschio. In più c'erano solo 3 scuole nel suo paese: la scuola per i benestanti, ovvero le famiglie che si potevano permettere di mandare i figli a scuola; la scuola per i reali e per chi viveva a corte e, in fine, la scuola di Antica Corona. Antica Corona era un piccolo paesino confinante con Corona, ma si trovava dopo il famosissimo ponte, percorso da figure molto importanti per la storia di Corona e dei suoi reali. In quel paesino si trovavano, più che altro, famiglie di agricoltori e allevatori. La scuola fu stata costruita sotto richiesta di Quirin, il "capo" del villaggio, dopo, ovviamente, il consenso del Re. Quando è stata costruita la scuola, Varian, il figlio di Quirin, ancora non era nato o meglio dire, era nella pancia di sua mamma, morta pochi anni dopo la sua nascita. Varian era un ragazzo molto tranquillo e, nonostante la dura perdita della sua amata mamma, era felice. Era felice perché, ogni qualvolta che poteva, nel suo fidato laboratorio sperimentava con la sua amata alchimia. L'alchimia è sempre stata la sua più grande passione e, nonostante avesse ereditato la passione dalla mamma, ne era felice. Cassandra, d'altro canto, non era molto soddisfatta della sua vita. Ciò che voleva più di tutto era combattere, combattere e ancora combattere, anche al fianco di suo papà. Ci provò per anni, da quando era solo una piccola bambina di 6 anni, ma non ci riuscì. Per cui, visto che la scuola di Antica Corona cercava professori di ginnastica o comunque per far allenare e svagare un po' gli studenti, Cassandra si propose. All'epoca era strano vedere una ragazza, specialmente così giovane, voler insegnare e soprattutto insegnare ginnastica. Dopo aver fatto il colloquio, verso fine Agosto, Cassandra venne richiamata dalla scuola, tramite una lettera, dicendo che era stata assunta. A inizio Settembre e cioè l'inizio della scuola, Cassandra era molto agitata, non tanto per il lavoro in sé, ma per tutti i pregiudizi che gli altri colleghi avrebbero avuto su di lei. Alla fine, Cassandra, era una ragazza molto tosta e non si faceva mettere i piedi in testa da nessuno, per cui, il primo giorno di scuola si diresse a lavoro con tutta la sicurezza che aveva in corpo. Cassandra era anche una bella ragazza, occhi verdi e grandi, capelli a caschetto corvini e un ciuffo arrotolato accuratamente. Insomma era la ragazza perfetta, mentre di Varian si parlava abbastanza male nella piccola cittadina. Si diceva che fosse un mago molto cattivo, ma lui non diede tanta importanza a questo, ma era sempre solo. Il primo giorno di scuola era arrivato e quando, per la prima volta, Cassandra entrò in classe del giovane ragazzo, lui non poté fare a meno di osservarla e di contemplarla mentre si presentava.
«Ciao a tutti, ragazzi. Io sono la vostra professoressa di attività fisica. Vi devo avvisare subito di una cosa. Non crediate che con me non fate un bel niente. Si lavorerà e anche duramente. Certo, insieme ci potremmo anche divertire, ma non mancatemi mai, e ripeto mai, di rispetto. È l'unica cosa su cui sono esigente oltre che all'allenamento. Oggi, per prima cosa ci presenteremo e basta. Però, dalla prossima volta, si inizierà a sudare. Chiaro?» disse Cassandra con tono molto autoritario.
Varian, con la sua timidezza, alzò la mano, cosa che abitualmente faceva nelle ore di scienze e mai in altre materie.
«Sì, dimmi» disse la giovane professoressa mentre i loro occhi si incatenavano.
Entrambi avvertirono una specie di scossa elettrica, nessuno ci fece caso per fortuna e Varian poté fare la domanda.
«Prof.. Non ci ha detto come si chiama..» disse il timido ragazzo.
«Giusto, io sono-» iniziò a dire Cassandra, ma sentendo delle voci si fermò e chiese chi fu stato a parlare senza il suo permesso.
«Allora, ditemi, cari miei.. cosa avete così tanto da borbottare mentre sto rispondendo alla domanda del vostro compagno?»
«Beh, sa prof.. Quello sfigato non parla mai, se non alle lezioni di scienze, per cui-» disse uno dei due interpellati, ma venne fermato da Cassandra.
«Ho sentito fin troppo. Non ti permettere, mai più, di dire certe cose su un tuo compagno. Se c'è una cosa che non sopporto è proprio il non avere nemmeno un briciolo di rispetto per un altro essere umano. La prossima volta, se succederà di nuovo, farò fare a te e al tuo amichetto ben 50 giri di tutta Antica Corona. Sono stata abbastanza chiara?» disse la professoressa.
"Wow, ancora non la conosco e già mi fa impazzire", pensò Varian. Ebbene sì, dopo un solo sguardo, a Varian già piaceva Cassandra.
A interrompere i suoi pensieri fu proprio Cassandra, che si presentò dicendo il suo nome e cognome, ripetendo ancora una volta che esigeva il massimo rispetto. Finite le sue due ore, Cassandra salutò i ragazzi e si diresse verso quella che era comunemente chiamata "Sala dei Professori". Quella sala, in quell'ora lì, era vuota così la nuova professoressa si mise seduta su una sedia abbastanza scomoda per riposarsi un po'. Nel frattempo, Varian chiese di andare in bagno, ma in realtà andò a cercare la prof Kaiser . Sapeva benissimo che in quell'ora la sala sarebbe stata vuota, oltre che per Cassandra. Varian era un ragazzo molto intelligente e, capendo subito che gli altri cinque prof erano tutti in classe, decise di correre un rischio. Voleva assolutamente conoscere di più la sua nuova prof, nonostante l'avesse vista solo per due ore contate. Varian bussò delicatamente alla porta e Cassandra disse un leggero avanti.
«Oh, ciao, emh.. Varitas? No, aspetta, ti chiami, Vari-» disse la neo prof non ricordandosi il suo nome.
«Varian, professoressa» disse Varian abbassando il capo imbarazzato.
«Giusto, Varian. Come posso esserti d'aiuto? Cercavi qualche prof o non so..» chiese la ragazza.
«In realtà cercavo lei, professoressa» disse ancora non la testa chinata.
«Ah, allora dimmi pure, ragazzino».
Al nominare la parola ragazzino Varian, alzò di scatto la testa e rosso in volto non disse più nulla se non un 'arrivederci' poco udibile.
Cassandra rimase con il dubbio di cosa fosse successo, ma non si preoccupò più di tanto.
Passarono giorni e più Varian vedeva quanto Cassandra fosse sveglia, intelligente, testarda e pretenziosa, più lui si innamorò di lei.
Anche da parte di Cassandra sembravano arrivare segni di interesse. Certo, lei non si poteva aprire con Varian come se nulla fosse, ma Varian in un certo senso sì, poteva. Insomma che c'è di male in un ragazzino di quasi 18 anni essere innamorato di una ragazza più grande di lui? Poteva succedere, specialmente a quei tempi.
Un giorno, come successe il primo giorno di scuola, Varian chiese di andare in bagno, andò nella sala professori e, dopo aver trovato Cassandra intenta a leggere alcune lettere, si avvicinò a lei e le disse «Buongiorno prof!»
«Oh, ciao, ragazzino. Dimmi pure» disse Cassandra.
«Certo, i-io.. volevo chiederle..» Varian fece un respiro profondo prima di continuare «anzi, in realtà, volevo dirle..»
«Dai, su Varian. Cos'è questa cosa che non puoi dirmi, ma che vuoi dirmi? L'ho capito da un po' che nascondi qualcosa e che nelle mie lezioni sei meno concentrato dall'inizio dell'anno. Non ti farò niente.. A meno che tu non mi dici che hai ucciso qualcuno, allora sì, dovrei intervenire» disse Cassandra e sfoderò uno dei migliori sorrisi che potesse mai fare, o almeno per Varian. Ed era riservato tutto a lui!
«Sa che le dico? Ora o mai più»
Detto ciò, Varian, diede un leggero bacio sulla bocca di Cassandra, la quale contraccambiò il bacio con un po' di insicurezza.
«Scusi, io.. io devo andare» disse dopo essersi staccato dal bacio. Forse nemmeno lui credeva quello che era appena accaduto.
«No, ragazzino, aspet-» disse Cassandra rincorrendolo, ma fermandosi sull'uscio della porta «Troppo tardi, è andato in classe.. Ah, i ragazzi di oggi..» sorrise e si mise una mano sulle labbra.
La mattina seguente, Cassandra non aveva lezione in classe di Varian, per cui, nella sua ora libera, la professoressa decise di andar a chiamare il ragazzo per chiedergli spiegazioni.
Lui la seguì fuori dalla classe e si diressero nella famosa sala insegnanti. Cassandra chiese spiegazioni al suo alunno.
«Quindi ragazzino? Che ti è saltato quando..» abbassò la voce «mi hai baciato?»
«Professoressa, io.. non so davvero come chiederle scusa. Ho reagito di impulso e non ho pensato alla conseguenze. Mi dispiace, non ricapiterà mai più» disse il ragazzo abbassando la testa.
«Ma chi ti ha detto che non deve succedere più?» sentite queste parole, Varian alzò la testa di scatto.
«C-come dice scusi?» disse Varian arrossendo.
«Varian, ragazzino, dammi del tu, ormai ci siamo anche baciati e diciamo che.. potrei ricambiare i tuoi sentimenti, ma dovremmo essere prudenti. Molto prudenti, almeno finché non compierai diciotto anni. Intesi?» disse Cassandra prendendo una mano di Varian.
«Intesi» rispose il ragazzo stringendo la mano di quella che ormai era la sua ragazza.
«Ora vai in classe, se no potrebbero sospettare».
Detto ciò, Varian se ne andò e ritornò in classe.
"Ma chi lo avrebbe mai detto? Cassandra, innamorata.. Di uno più piccolo di lei, nonché suo alunno. Ahh, l'amore gioca brutti scherzi" pensò.
Passarono giorni e il diciottesimo del ragazzo arrivò. Con questa scusa, Varian presentò Cassandra a Quirin, suo papà. La ragazza decise di licenziarsi da scuola e riprendere i lavoro che aveva fatto sin da bambina, ovvero la dama di compagnia di Rapunzel. Quando Varian e Cassandra raccontarono come fosse nata la loro storia a Quirin, lui era abbastanza scettico e dubbioso di lasciare suo figlio in mano a una più grande, ma dopo aver scoperto che era la figlia del capitano delle guardia, li lasciò stare insieme,
Passarono mesi, Varian e la ragazza erano più uniti che mai, ma ancora non erano pronti a rendere la relazione pubblica. Per cui, un giorno, Rapunzel e Cassandra arrivarono a casa de "il mago assai pericoloso". La giovane guerriera e il suo fidanzato hanno dovuto fingere di non conoscersi e di non sopportarsi. Ciò risultava difficili ad entrambi. Dopodiché, successe quello che successe e Varian diventò cattivo, poi era i turno di Cassandra, finché entrambi ritornarono buoni e fecero redenzione. Cassandra partì, promettendo a Varian che sarebbe tornata, ma che aveva solo bisogno di stare un po' da sola.
Alla fine, dopo un anno e pochi mesi, Cassandra ritornò a Corona.
Varian e Cassandra, dopo mille avventure passate insieme, trovarono il loro felici e contenti. Si sposarono, fecero due figlie. La loro vita non poteva non essere straordinaria.
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Cassarian|| One Shots
Romance🇮🇹Una semplice raccolta di one-shot sui Cassarian (Varian e Cassandra di Tangled The Series). Richieste sono accettate. 🇪🇦Una simple colección de one-shot de los Cassarian (Varian y Cassandra de Tangled The Series). Se aceptan solicitudes. 🇺🇸A...