Cassarian|| One Shots

29. ITALIANO

ATTENZIONE. QUESTA ONESHOT È VERAMENTE LA PIÙ SMUT CHE ABBIA MAI SCRITTO, PER CUI, SE NON VI PIACE IL GENERE NON LEGGETE. GRAZIE, PREGO, CIAO LOL.

Era la vigilia di Natale e Cassandra, con il suo fidanzato Varian, stava cucinando per la cena della Vigilia a casa loro. Stavano insieme da ormai 5 anni e ogni anno avevano passato le feste o al castello con Eugene e Rapunzel o invitando i loro amici a casa loro, ma quest'anno hanno deciso di passarlo da soli. Non era stato facile convincere Rapunzel, ma poi lei ha capito e accettato.
Cassandra stava cucinando un piatto tipico italiano, ovvero i tortellini in brodo, mentre Varian la stava abbracciando da dietro. Anche se era più basso di lei, a Cassandra faceva sempre piacere questo gesto.
La loro casa, una piccola villa a due piani, era stata addobbata in ogni angolo. Dal salotto con il camino, al bagno. Dalla cucina, alle camere da letto.
Entrambi amavano il Natale e, anche se quando erano piccoli non ne hanno mai avuto uno da ricordare, in questi anni stando insieme hanno compiuto il loro desiderio di essere felici e di addobbare la loro casa per bene.
Nel salotto c'era l'albero di Natale. Non era molto grande, ma di una dimensione giusta ed entrambi si erano divertiti a decorarlo con palline rosse e blu, ghirlande dello stesso colore e luci blu, rosse, gialle e verdi che ricordavano sia loro due che i loro amici. Sotto l'albero c'erano due semplici regali, impacchettati con carta rossa, per Varian, e blu, per Cassandra. Rapunzel e Eugene avrebbero dato i loro il giorno dopo.
Il camino invece era decorato con ghirlande rosse e bianche con palline verdi, per richiamare i colori del Natale. Nelle altre camere avevano messo semplici, ma belle decorazioni.
Il piatto che stava cucinando Cassandra era pronto, perciò Varian si mise in fretta ad apparecchiare per due. I fidanzati si misero a mangiare e a ridere e scherzare tra loro, ma appena finito, Varian guardò con un sorriso malizio Cassandra, che lo ricambiò.
Entrambi si alzarono lasciando i piatti vuoti sul tavolo e si unirono in un dolce, ma passionato bacio.

"Quindi, Cassie. Vuoi il dolce, non è vero?" disse Varian tra un bacio e l'altro.

"Certo, ma non qui" disse Cassandra sussurrando all'orecchio del suo fidanzato "Meglio in camera nostra".

Detto ciò, Cassandra prese in braccio Varian e lo portò in camera da letto, che si trovava al secondo piano. Lo appoggiò piano piano sul letto e si mise a cavalcioni su di lui. Incominciò a sbottonare la camicia di Varian con molta lentezza, una lentezza quasi disarmante. Il ragazzo le prese le mani e la fermò, facendo ribaltare la situazione. Varian sopra e Cassandra sotto.

"Allora, M'lady. Vuoi giocare sporco? Giochiamo allora" disse Varian all'orecchio della sua lei, facendola rabbrividire.

Detto ciò, Varian le sfilò il pantalone che aveva e iniziò a dare umidi baci nell'interno coscia. Cassandra rabbrividì a quel contatto, ma gemette quando il suo ragazzo le baciò il clitoride attraverso le mutandine. Dopo di che Cassandra ribaltò la situazione e si mise, di nuovo, sopra di lui. Questa volta sbottonò la camicia più velocemente e, appena tolta, iniziò a baciargli il collo, anche questa volta molto lentamente, e Varian non poté fare a meno di gemere. La ragazza lasciò una striscia di baci lungo il suo petto, fino ad arrivare all'ombelico e, subito dopo, sfilò anche lei i pantaloni di lui. Iniziò a toccare il membro del ragazzo con le sue mani fini e Varian gemette sempre più forte finché, per la prima volta delle serata, venne. Cassandra era molto soddisfatta, per cui, appena Varian si riprese dall'orgasmo, lasciò tranquillamente che fosse il ragazzo al comando. Varian le tolse subito le mutandine e con la bocca e lingua iniziò a succhiare e leccare il clitoride della sua ragazza. Presa dall'eccitazione, anche Cassandra venne, per poi far togliere a Varian il maglioncino e il reggiseno.
Sempre sopra di lei, il ragazzo cominciò a dare baci sui seni di lei. Così facendo, Cassandra inclinò la testa all'indietro per il piacere provato.

"Varian, ti voglio" disse tra un gemito e l'altro "Ti voglio ora"

Detto questo, Varian non se lo fece ripetere due volte e entrò in lei. Si mossero all'unisono e i loro corpi aderivano perfettamente l'un l'altro. Intrecciarono le dita delle loro mani e, anche questa volta, i loro palmi aderivano perfettamente. Erano fatti l'uno per l'altra.

"S-Sto v-vendendo, mia dolce metà" disse Varian tra i gemiti.

"A-anche io, r-ragazzino" disse Cassandra, anche lei tra i gemiti.

Urlarono i loro rispettivi nomi appena arrivarono al culmine. Varian si accasciò sopra Cassandra e le sussurrò un dolce "ti amo" sulle sue labbra. Cassandra in risposta diede un bacio sul naso dell'alchimista per poi sfregarlo con il suo.
Cassandra non diceva spesso ti amo, ma Varian sapeva che lo amava, più di chiunque altra cosa al mondo.

"Ehi, è Natale!" disse Cassandra guardando l'orologio che Varian ha costruito e che ha messo sul loro comodino. "Andiamo ad aprire i regali?"

Cassandra era eccitata come una bambina ogni volta che c'era Natale, forse perché non ne ha mai avuto veramente uno.

"Tutto quello che vuoi, mia dolce metà" disse Varian guardandola come solo un uomo innamorato potrebbe fare.

Detto ciò si rivestirono e andarono in salotto ad aprire i regali. Quando li aprirono, nessuno dei due poteva credere ai loro occhi. Varian aveva in mano un test di gravidanza positivo e Cassandra un anello con un Cassandrium e una pietra preziosa, Varian aveva unito i due elementi insieme.
Entrambi si misero a piangere vedendo il regalo dell'altro. Stavano per diventare una vera e propria famiglia finalmente.

"Quindi, stiamo diventando una vera e propria famiglia" sussurrò Varian tendendo ancora in mano il test e osservandolo con lacrime di gioia.

"E ci sposeremo" aggiunse Cassandra, anche lei in shock, notando il bigliettino dentro alla custodia dell'anello.

"Sì, amore mio, sì! Sì!" urlò Varian.

Appoggiò delicatamente il test nella scatolina, si alzò in piedi e fece sollevare anche Cassandra. La prese in braccio e la fece girare per tutto il salotto urlando che presto si sposeranno e avranno una famiglia.