32. ITALIANO

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Cassandra + Varian = <3

Questo è ciò che scriveva Varian da ormai una settimana sui suoi quaderni dove, in realtà, avrebbe dovuto scrivere formule scientifiche. Non riusciva a togliersi Cassandra dalla testa, era come se ogni cosa che osservava o lèggeva o faceva riportasse sempre a lei.
Come faceva ad essersi innamorato di una ragazza in soli 8,2 secondi?

Anche Cassandra non riusciva a togliersi dalla testa un certo alchimista. Pensava a lui e, così senza alcun motivo, sorrideva. Avrebbe voluto così tanto rivederlo, ma quale scusa convincente avrebbe potuto dire a Rapunzel per lasciarla andare? O, forse, era meglio la verità?

Varian, facendo ricerche accurate e stando quasi tutte le ore sui libri, si rese conto che la sua ipotesi era vera: l'uomo, come la donna, si poteva innamorare con solo uno sguardo. Il giovane avrebbe voluto così tanto dirle ciò che sentiva per lei, ma non si erano visti da una settimana.

Cassandra, alla fine, decise di nascondere alla sua migliore amica la verità e di andare ad Antica Corona per cercare l'alchimista. Nel tragitto, Cassandra si sentì un'idiota: aveva 8 anni più di lui, lei era maggiorenne e lui minorenne. Cosa pensava di fare? Nonostante il ragazzino aveva 17 anni, lei aveva pur sempre 25 anni. Decise, comunque, di continuare il tragitto.

Il ragazzo, nascosto nel suo laboratorio, iniziò a scrivere frasi che avrebbe potuto dire a Cassandra per chiederle di uscire. Scriveva e cancellava: era come se nessuna frase andasse bene. Per ciò, dopo aver provato di tutto, decise di essere se stesso e crearle qualcosa, una collana magari, per poi chiederle di uscire essendo semplicemente lui. Varian si mise a lavoro e dopo un po' di ore, creò una pietra preziosa color viola e la chiamò "Cassandrium".

Nel mentre, la ragazza, arrivò ad Antica Corona. Giunse a casa del giovane alchimista e bussò alla porta. Ad aprirla fu Quirin, il papà di Varian. Ovviamente l'uomo le chiese cosa ci facesse a casa sua, ma lei rispose con un semplice

«Ho bisogno di parlare con Varian»

Il padre del giovane la lasciò entrare, le disse di aspettare nel salotto e che Varian sarebbe venuto in un attimo. Cassandra annuì e aspettò impaziente. Sentiva come se le sue gambe tremassero al solo pensiero di vederlo e, pochi secondi dopo, lo avrebbe visto.

Varian, appena vide Cassandra, si immobilizzò e riuscì a dire a mala pena un "ciao" balbettando. Quirin, vedendo suo figlio così, decise di lasciare i due ragazzi soli. Il papà del ragazzo pensò che si comportasse così solo per la sua presenza, ma si sbagliava. Non sapeva cosa il figlio provasse per quella ragazza così misteriosa.

Quando finalmente Varian e Cassandra furono lasciati soli, entrambi dissero un leggero "ciao" all'unisono.

«Allora, uhm, perché sei qui? Non che io non ti volessi vedere o che io non ti stessi aspettando, però, emh.. sì.. perché sei qui?» Cassandra, sentendo queste parole, iniziò a ridere: era proprio buffo.

«Beh, volevo vederti..» rispose la ragazza senza problemi.

«A me? E perché mai?» Varian rispose arrossendo un pochino.

«Ma sai..» Cassandra si avvicinò a lui «..mi mancavi e..» la ragazza continuò «..volevo vederti, facile»

«Sì, in realtà anche io volevo vederti» disse il giovane uomo e poi continuò «H-ho una cosa per te»

Cassandra si stupì appena vide quel nuovo elemento. Era viola, un colore che non amava molto, ma che quella pietra le fece adorare. Cassandra muoveva lo sguardo da Varian a quella pietra in continuazione. Il ragazzo le rivelò che è stata chiamata con il suo nome: "Cassandrium".

«Ti.. ti piace?» chiede in imbarazzo Varian.

«Ma che domande sono? Certo che mi piace!» esclamò Cassandra e andò subito ad abbracciare il ragazzo.

«Me la puoi mettere tu?» chiese Cassandra al giovane che la guardò in trance «Perché mi guardi così?»

Le guance di Varian si tinsero di rosso «Beh.. perché tu sei più alta di me e-» venne fermato da Cassandra che disse «E allora? Mi abbasso io, non ti preoccupare. In più, non è colpa mia se sei un ragazzino»

Cassandra si abbassò all'altezza di Varian girata di spalle per farsi mettere la collana. «Ehi, non sono un ragazzino» disse offeso Varian.

«Oh, ma dici davvero?» rise Cassandra e Varian continuò «Per la cronaca ho 17 anni e tra 2 mesi, 7 giorni, 13 ore, 21 minuti e 43 secondi avrò 18 anni» specificò il ragazzo.

«Quindi..» la giovane donna si avvicinò alla faccia di Varian «..non ti dà fastidio se..» prese con le mani il suo viso e sulle sue labbra, a un millimetro di distanza, sussurrò «ti do un bacio?»

Varian, con il cuore che batteva fortissimo e in subbuglio, con le gambe che tremavano, disse un leggero «Fallo».

Cassandra non se lo fece ripetere due volte e lo baciò. Fu un bacio semplice, niente lingua, ma le loro bocche si muovevano all'unisono. Era il primo bacio di Varian e il secondo di Cassandra, ma entrambi sentirono emozioni mai sentite prime. Si conoscevano da poco, ma, a quanto pare, tra loro c'era molta chimica. E magari, più in là, nascerà l'amore sempre se non è già nato..

Cassarian|| One ShotsWhere stories live. Discover now