19. ITALIANO

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Varian quel giorno si svegliò felicissimo. Era il suo diciotessimo compleanno e finamente era maggiorenne.

"Da oggi mi vedranno con occhi diversi, non più come il ragazzino che ero" disse al suo procione Ruddiger guardandosi allo specchio.

"Ehi figliolo, buon compleanno" disse Quirin entrando nella stanza di Varian.

"Papà! Grazie" disse il ragazzo e si strinsero in un abbraccio affettuoso.

"Ho una cosa per te.." gli diede una lettera "me l'ha data un gufo" disse Quirin grattandosi la testa.

"Un- Un gufo?" domandò e il padre annuì "Ciò significa che Cassie è ritornata! Papà devo andare, a dopo" disse salutando il padre con entusiasmo.

"Ahh, l'amore" disse sorridendo il padre del giovane alchimista.

Varian, verso la strada del castello, iniziò a leggere la lettera che Gufo aveva dato a suo padre. La aprì e lesse il contenuto.

Se vuoi trovarmi segui gli indizzi. Il primo è "il nostro primo incontro"
-Cassie.

Il suo cuore iniziò a battere forte, Cassandra si era firmata con il nome che Varian le aveva dato nell'esposizione delle scienze quattro anni prima.

"Ruddiger, ci tocca tornare indietro. Il nostro primo incontro è stato nel mio laboratorio, perché non ho letto la lettera prima?" si domandò.

Perciò lui e il suo amico si diressero di nuovo verso Antica Corona e quando arrivò a casa sua entrò nel laboratorio e cercò il secondo indizio. Si rese conto che suo padre non c'era, ma non diede molta importanza a questo, dato che poteva stare nel loro orto, come ogni giorno.

Cercò in tutto il laboratorio finchè non trovò il secondo indizio tra i libri di "Flynn Rider". Aprì la lettera e lo lesse.

"co-dame da compagnia", ricordi?
-Cassie

Varian e il suo fidato procione si guardarono negli occhi interrogativi. Per prima cosa non capiva perché avrebbe dovuto fare una caccia al tesoro per trovare Cassandra e come seconda cosa non riusciva a capire l'indizio. Si grattò la testa interrogativo, ma poi gli venne un ricordo di 4 anni fa, quando aiutò Cassandra con le faccende da dama da compagnia per permettere a lei di fare la guardia.

Così si diresse subito nel cortile del castello cercando il prossimo indizio. Non lo trovo nel cortile, perciò entrò nel castello. Stranamente non vide nessuno, ma non ci diede peso. Molto probabilmente erano occupati in qualche lavoro per i reali.

Arrivato al piano dove Cassandra si confidò con lui a proposito di suo padre vide una scala, nello stesso punto dove era messa 4 anni prima. Varian sorrise a quel ricordo. Trovò l'indizio sulla scala e lo lesse.

Ci sei quasi! Troverai l'ultimo indizio alla "nostra" Fontana.
-Cassie

Varian capì subito dove andare. Perciò uscì dal castello e si diresse in direzione della fontana. Passando per il cortile del castello si ricordò quando Cassandra lo salvò per la seconda volta e non fece a meno che sorridere. Aveva capito qual era il piano di Cass. Era far ricordare tutti i bei momenti passati insieme prima che lei partisse per cercare il suo destino. Ma perché? Questa era la domanda che non smetteva di ripetersi Varian nella sua mente.

Arrivato alla fontana si ricordò di ciò che Cassandra gli disse.
"Ma io sono rimasta colpita. Varian sei un ragazzo eccezionale, intelligente, generoso. Sei unico tu."

Sorrise a quel ricordo e sentì una lacrima cadere dal suo occhio. Prese l'ultima lettera e la lèsse.

Bravo Varian. Se sei arrivato fino a qui significa che ancora tieni a me, come io tengo a te e che ancora conservi vivi i nostri momenti nella tua testolina da alchimista pazzo. Per trovarmi entra nel castello e vai nella sala del trono, sarò lì insieme a Rapunzel, Fitzherbert e tutti gli altri, devo dirti una cosa importante.
-La tua Cassie

Varian dopo aver letto l'ultimo indizio, insieme a Ruddiger, corse nella sala del trono. Quando aprì le due porte, non vide nessuno. Solo una figura nell'ombra.

"Ehilà!" esclamò Varian "Cassandra, sei tu?" domandò.

"Varian!!" esclamò la ragazza uscendo dall'ombra e corse verso il giovane alchimista.

Anche Varian corse fino ad incontrare Cassandra in un tenero abbraccio.

"Cassie, ma che ci fai qui? Hai trovato il tuo destino? E gli altri dove sono?"

"Piano Varian, una domanda alla volta" Cassandra rise "Sono venuta qui per il tuo compleanno, ragazzino e poi ho chiesto io a tutti gli altri di lasciarci soli per beh.. poterti parlare"

I due ragazzi erano ancora abbracciati, ma in modo da potersi vedere uno negli occhi dell'altra. Varian aveva le mani sulla vita di Cassandra mentre lei le aveva intrecciate dietro al collo del ragazzo.

"Dimmi pure mi lady" sorrise dolcemente il diciottenne e Cassandra si staccò dall'abbraccio timida.

"Sai che non sono brava a confessare i miei sentimenti, ma beh ecco.. c'è questa cosa che devo dirti. Ogni giorno.. quando ero via pensavo.. a te, a tutti i nostri momenti, se pur pochi, a quando mi hai dato il Cassandrium, che come vedi ho ancora. Oppure quando mi hai chiamato per la prima volta Cassie e io ti ho detto di non chiamarmi così. O anche quando alla fontana mi hai detto che volevi impressionarmi e Varian, tu ci sei riuscito. Io non so se io ti piaccio ancora, ma volevo dirti che io.." la giovane donna sospirò" ti amo Var. E per rispondere alla domanda di prima, il mio destino è di stare qua, a Corona, con le persone che amo, compreso tu. E se mi ami, baciami, perché ho aspetto questo momento da troppo tempo"

Senza dire altro Varian le prese il viso e la baciò. Le loro labbra si muovevano lentamente con amore e passione. Tutto era perfetto in quel momento e Varian non poté che essere più felice. Quando si staccarono dal bacio ripresero fiato e Varian a un centimetro dal viso della sua amata disse "Ti amo anche io. Grazie per questo splendido compleanno". Entrambi sorrisero e si diedero un altro bacio per poi iniziare a festeggiare anche con i loro amici.

Questo capitolo è in onore del diciottesimo compleanno di Varian e spero vi sia piaciuto.

Cassarian|| One ShotsWhere stories live. Discover now