CAPITOLO 36

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S: - Ti giuro ho ormai 32 anni passati e ho ancora bisogno di mia mamma che mi cacci fuori da casa, mia peraltro. Mi sento ridicolo! –

E: - Ma no. È che... sai a volte noi adulti non capiamo molto di noi stessi e ci serve qualcun altro che ci aiuti a ritrovare la strada... tua madre ti è servita a questo! Credi che io non ne abbia bisogno della mia, sono incinta e nel panico più totale. E da quando lo sono faccio errori su errori... –

S: - Sono sicuro che insieme ce la faremo! – mi alza il viso per poterci lasciare un bacio così lungo e dolce da farmi sentire completamente un adolescente alle prime armi.

M: - Emma senti... oh mio Dio scusate... - richiude subito la porta più imbarazzata che mai. Se io scoppio a ridere, Stefano si mette le mani sul viso sprofondando in un imbarazzo più profondo.

E: - No vabbè, non mi è mai successo prima d'ora! – continuo a ridere tanto da avere le lacrime agli occhi.

S: - A me non è mai successo al liceo e mi succede ora a 32 anni?! Mi voglio sotterrare! –

E: - Ma va cretino era mia madre mica mio padre! E poi sono incinta su, è normale che faccia certe cose! –

S: - La gravidanza ti sta dando alla testa? Ma ti pare... sono pur sempre in casa sua! E vestiamoci che devo chiederle pure scusa! –

E: - Stai tranquillo su! –

S: - Si tranquillo è morto inc...– si blocca facendomi ridere ancora di più. E vederlo così impanicato quasi mi fa tenerezza.

Appena siamo pronti raggiungiamo mamma in cucina.

E: - Mamma! – la chiamo mentre lei è concentrata a sistemare la cucina – Certo che potevi pure bussare eh! Te lo dico sempre e non lo fai mai! – mi difendo scoppiando a ridere di nuovo. Non so che mi prende.

M: - Emma, ma che ne so io che ti trovo in certe condizioni... non me lo avevi detto che siete ritornati insieme... e non sapevo che fosse qui! – pronuncia guardandoci con una faccia imbarazzata – mio Dio non mi ci far pensare! – scoppio a ridere sempre più forte mentre Stefano si imbarazza ancora di più.

E: - E che sarà mai! – alza le sopracciglia e mi sfida.

M: - È come se tu beccassi me e tuo padre a fare certe cose! –

E: - O mio Dio no! Che schifo dai mamma! Solo il pensiero mi si rivolta lo stomaco! –

S: - Emh... Maria volevo scusarmi! –

M: - Stai tranquillo l'importante è che vi siete chiariti e va tutto bene! – annuiamo entrambi ma come cerco di tornare seria, riprendo a ridere.

S: - Amore e basta! – ride anche lui.

R: - Ma che succede? – papà entra e guarda Stefano un po' dubbioso.

M: - Succede che questi sono pazzi! –

E: - Mamma e dai! – continuo a ridere.

R: - Posso sapere? – chiede rimanendo impassibile.

M: - Meglio di no! –

E: - Si meglio di no! –

R: - Devo incazzarmi? Prima l'ho lasciato entrare senza dir nulla ma posso sempre farlo ora. –

E: - Papà no! Tranquillo! – cerco di essere seria.

R: - Parlate per favore! –

E: - No, papà è imbarazzante... veramente! –

M: - A certo per papà è imbarazzante, figurati per me che vi ho... - si blocca visto come la guardo.

R: - Che li hai? Continua! – ordina ancora più duro.

Voglio esprimere delle sensazioni attraverso i miei disegni Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora