CAPITOLO 61

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A: - Ammazza che casa! – esclama entrando nell'enorme salone.

E: - Peccato che non sia la mia. È della casa di moda, me la danno solo quando sono qui! –

S: - Tutta sola in questa casa? – domanda con una voce da cretino.

E: - Certo! Non sai quanti festini ho organizzato! – pronuncio stuzzicandolo con affare malizioso.

S: - Ti conviene ritirare tutto se non vuoi che io ti faccia soffrire! – lo guardo sorridendo e cammino all'indietro. – lo hai voluto tu. – viene verso di me ed io corro per il salone con lui che mi corre dietro. Ci mette poco a prendermi visto che ho i piedi a pezzi.

E: - Non vale ho i tacchi! – urlo ridendo mentre guardo i ragazzi.

S: - Ora soffri! – m'inizia a fare il solletico ed io in contemporanea mi giro e mi avvicino al suo orecchio.

E: - Se la smetti giuro che saprò come ripagarti! –

S: - Ok ci sto! – sorrido perché nonostante la nostra età siamo folli.

E: - Ragazzi mi aiutate a cucinare? –

L: - Mamma ti aiuto io dai! –

A: - Brava almeno fai una cosa buona! – la  prende in giro.

L: - Idiota vuoi vedere che non mangi? –

A: - Ammore, ti voglio bene lo sai? – l'abbraccia ridendo.

L: - Ti odio ruffiano! – sorrido perché nonostante si battibecchino sempre, si amano alla follia.

Lo: - Mammina voglio pasta! –

E: - Tesoro un attimo adesso mamma te la fa ok? – mi guarda sorridendo ed io me lo bacio tutto.

...

S: - Sono tutti a letto? – mi domanda vedendomi arrivare.

E: - Sì, sono tutti collassati! – confermo raggiungendolo sul divano. Mi metto a cavalcioni su di lui e lo bacio. Poggia le mani sui miei fianchi facendole andare sotto la maglietta. Gemo di piacere mentre prende a baciarmi il collo. – credo dovremmo andare in camera sai! –

S: - Mh si credo sia meglio non tanto per Andrea e Ludo ma quanto per Loris! – sussurra mentre passa a baciarmi il seno.

E: - Non è piacevole nemmeno per Andrea e Ludo beccarci in questa situazione! – ribatto mentre gli prendo il viso e passo a baciargli il collo.

S: - Sì ma sono meno traumatizzabili! –

E: - Idiota vuoi continuare per molto a parlare o passi hai fatti? – domando seria staccandomi da lui, che guardandomi poi mi bacia. Si alza con me in braccio e dirigendosi in camera da letto cominciamo a viverci come è nostro solito fare, con qualche fantasia in più.

Mi poggio al suo petto baciandoglielo. Mentre lui mi accarezza la schiena. Mi tiro su posando il mio mento sul braccio per guardarlo meglio, dopo ventitré anni che stiamo insieme compresi fidanzamento e matrimonio mi accorgo che lo amo ogni giorno di più. Sono davvero fortunata ad avere un uomo come lui vicino e soprattutto ad avere una famiglia così, insieme a lui.

S: - A che pensi? –

E: - A noi, a quanto ti amo e a che devo dirti una cosa.–

S: - Cosa? – mi guarda sorridendomi.

E: - Il presidente ha accettato la mia proposta della linea per bambini... - mormoro.

S: - Ma è fantastico amore! Sono orgoglioso di te! – sta per baciarmi ma lo fermo.

E: - Non è finita qui! Ha dato la direzione di quel reparto completamente a me. Jonathan si occuperà della parte burocratica ed io di tutto il resto! – io sorrido ma vedo il suo spegnarsi. Mi sposta e si alza a sedere. So già cosa starà pensando, ma voglio aspettare per dirgli la parte più bella, anche se rischio che mi prenda a insulti. Però è opinabile la cosa perché per come l'ho detto, sembra che pensi solo a me stessa.

S: - Emma... - non mi guarda nemmeno, poi già che mi chiama così... – sono contento che si stia realizzando tutto... ma questo è troppo... va bene che devi salire a Milano ogni tanto, va bene stare lontana almeno una settimana al mese se non di più, ma dirmi che ti devi stabilire qui perché devi dirigere la linea per bambini non c'è la faccio... io ho bisogno di te, la tua famiglia a bisogno di te, i tuoi figli hanno bisogno di te... sei una moglie fantastica, una mamma straordinaria ma se ti stabilisci qua e lasci tutto a Roma, sei veramente un egoista del cazzo... - si ferma forse per non andare avanti e dirmi di peggio. Io sorrido perché sapevo che la prendeva così.

E: - Ma quanto ti amo! – lo abbraccio da dietro ma lui mi scansa e s'incazza ancora di più.

S: - Emma ma che cazzo dici, mi prendi in giro... -

E: - Ste calmati! – mormoro.

S: - Come posso calmarmi... mi dici che ti stabilirai qui ed io devo stare calmo? Ma come ragioni?– domanda quasi alzando la voce ma poi si ricorda che è notte fonda.

E: - Amore io non l'ho mai detto! –

S: - Ah no, certo pensi che gestirai tutto da Roma? – mormora incazzato e a me viene da ride.

E: - Amore si! Farò tutto da Roma perché la casa di moda il mese prossimo apre una filiale lì! Quindi dovrò salire a Milano massimo due, tre volte l'anno! – gli sorrido e lui mi guarda con un sorriso confuso.

S: - Aspetta... - mormora puntandomi il dito - ti stavi prendendo gioco di me per vedere cosa ti dicessi? –

E: - In un certo senso sì, ed ho capito quanto conta per te avermi nella nostra famiglia! –

S: - Per me conta più di ogni altra cosa al mondo, amore! – mi guarda e mi prende il viso – vieni qui! – mi bacia in un modo molto passionale ed io sorrido.

E: - Vuole festeggiare di nuovo Signor De Martino? –

S: - Con molto piacere Signora De Martino. Queste cose non deve nemmeno chiederle... - si avventa sul mio collo ed io non posso non ridere dalla gioia, perché ho un marito pazzo ma che amo follemente.

Spazio autrice:
Eccomi, scusatemi. Allora vi è piaciuta il test di Emma su Stefano? Cosa prevedete ora che mancano solo 2 capitoli?
Fatemi sapere, un bacio 😘

Voglio esprimere delle sensazioni attraverso i miei disegni Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora