CAPITOLO 19

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Mi sveglio con un gran mal di testa viste le lacrime versate. Sento bussare alla porta e subito pronuncio un avanti con una voce decisamente impastata dal sonno. Un Luca confuso entra nella mia stanza.

E: - Buongiorno! –

L: - Buongiorno, che ti è successo? –

E: - Niente niente. Tu piuttosto?! –

L: - Ti sei scordata il tuo messaggio ieri con 'dobbiamo parlare'? –

E: - Ah si! Senti un po', ma tu Enrico e Pierdavide li senti ancora? –

L: - Si certo, non fanno parte della mia cerchia fissa di amici ma ogni tanto ci vediamo. Perché? –

E: - Perché erano i migliori amici di Stefano... -

L: - Cosa? No aspetta come fa di cognome Stefano? –

E: - De Martino? Perché? Lo conosci? –

L: - Ah ecco. Si, so benissimo chi è! Un paio di volte è venuto a giocare a calcetto con noi, ma ti parlo di un sacco di anni fa. Mentre con Enrico e Pierdavide abbiamo giocato per un paio d'anni e ora ogni tanto ci sentiamo.- annuisco pensandoci un po' su.

E: - Senti ma, sai cosa pensano di lui? –

L: - No, non è che parliamo di lui però l'ultima volta che hanno parlato di lui, hanno detto che vorrebbero risentirlo ma hanno paura che forse Stefano non li voglia più sentire, quindi evitano! –

E: - Si allora se continuiamo così siamo freschi... Stefano pensa la stessa cosa! –

L: - Davvero? –

E: - Eh si! Senti ho un'idea domenica Stefano viene a pranzo qui, se mai il pomeriggio fai passare Enrico e Pierdavide con una scusa e poi starà a loro riappacificarsi! –

L: - Sei un fottuto genio! – mi abbraccia e mi lascio cullare dalle sue braccia. – tra pochi minuti arrivano Ale e le amiche tue... non me la contagiate troppo! –

E: - Idiota! -

G: - Bionda, mora eccoci! – vedo arrivare Grazia ed Elena con un sprint di energia che oggi non fa proprio parte di me.

A: - Ciao bambole! – le saluta tutta contenta, al contrario mio, che le saluto con un cenno. Da ieri sera non riesco a sorridere al cento per cento.

Ele: - Emma che succede? –

E: - Niente raga! –

A: - Emma è da prima che stai così ci dici che hai? –

E: - Sapete quale era il mio più grande desiderio? –

G: - Diventare una stilista? –

E: - No! –

Ele: - Lavorare con i bambini? – nego.

A: - Avere dei bambini? – annuisco con le lacrime agli occhi.

E: - Stefano non vuole altri figli, dice che l'unico sarà solo Andrea. È l'unica cosa che lo lega a Ludovica e se l'è promesso quando lei se né andata. E poi ha detto che se ne arrivassero altri, non li tratterebbe come figli... - lascio scendere le lacrime senza nasconderle troppo. Mi metto le mani sul viso per raccogliere ma è un tentativo vano.

G: - Che stronzo e non ha chiesto il tuo parere? –

E: - No, l'ha detto ieri a casa dei suoi, Adelaide gli ha chiesto quando le farebbe una nipotina e lui ha risposto così... non ne ha mai parlato con me! –

G: - Doppiamente stronzo! –

Ele: - Sei sicura che Stefano sia l'uomo giusto per te Em? Magari adesso ci stai bene... ma non è detto che sarà l'uomo della tua vita! –

Voglio esprimere delle sensazioni attraverso i miei disegni Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora