CAPITOLO 23

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Mi butto sul letto tossendo. Chiudo gli occhi e penso a tutto quello che è successo ieri. Alla piega che sta prendendo la mia vita. E se fino a qualche giorno fa pensavo di essere inutile, non importante per Stefano, ieri è come se mi avesse letto nel pensiero e avesse capito che non mi bastavano più gesti ma avevo bisogno anche delle parole, quelle parole che esprimevano ciò che provava e prova per me. In quel momento ho capito che la mia vita gira intorno a lui e intorno a quel nano di tre anni e mezzo, Andrea. Ho capito che non devo pensare troppo alle cose che voglio, perché quando si vuole troppo una cosa non la si avrà mai e questo ci porta ad essere infelici. Io non voglio esserlo, la mia felicità sono Stefano e Andrea e nessun altro, per ora. Riapro gli occhi, mi spoglio mettendomi il pigiama e mi ristendo di nuovo finché Morfeo non viene a farmi visita.

...

Appena mi sveglio porto le mani sulle tempie per massaggiarle, non mi sono mai scoppiate così tanto. Sento bussare e dopo poco vedo mia mamma entrare con un vassoio contenente una tazza di tè caldo e delle fette biscottate con la marmellata.

M: - Ehi tesoro come ti senti? –

E: - Mi fa male tutto! –

M: - Ci credo! Dai ti ho portato il thè visto che sicuramente non vorrai mangiare! –

E: - No infatti, grazie mamma! –

M: - Senti sarò una rompipalle ma vorrei capire come vi è saltato in mente? –

E: - Mamma sai tutto quello che ha passato Stefano no? – annuisce – Ecco mi sono promessa di trattarlo come un ragazzo della sua età, quindi fargli fare qualche follia. Sai per tanti motivi lui ha sempre fatto cose che parecchi ragazzi non avrebbero fatto, piuttosto sarebbero scappati. Lui ha sempre avuto un comportamento da uomo più maturo con un'età più avanzata, quindi quando ieri mi ha detto che era una vita che non andava in discoteca io gli ho proposto di fare una pazzia con me. Così l'ho portato a fare questo. Mamma non l'ho mai visto così spensierato. Ultimamente non mi parla più nemmeno della moglie, ma io so che ci pensa perché me ne accorgo ma non voglio essere sempre io a chiederglielo. Vorrei che anche lui mi parlasse di sua spontanea volontà. Prima di metterci insieme lo faceva sempre, ora invece no! –

M: - Credo che abbia paura di annoiarti. Sai non a tutte piacerebbe che il proprio ragazzo parli di un'altra donna! –

E: - Lo so mamma ma lei non è un'altra donna, lei era sua moglie. La donna che ha amato più di qualsiasi cosa al mondo, lei è la persona che gli ha donato la gioia più importante della sua vita, il suo unico figlio. –

M: - Lo so tesoro, dovresti fargli capire che a te non pesa ascoltarlo quando ha bisogno di sfogarsi.–

E: - Forse... -

M: - Comunque non è detto che sia l'unico figlio che avrà! – afferma in modo allegro.

E: - Si mamma! Andrea sarà l'unico! – il sorriso che aveva si spegne, il suo sguardo si fa serio. Non so se ho fatto bene a confessarglielo.

M: - Che significa tesoro hai qualche problema che non so? –

E: - No mamma io sto bene! Stefano non vuole bambini. Ha chiaramente detto che l'unico sarà sempre Andrea... perché è l'unica cosa che lo lega a Ludovica! –

M: - Tante cose si dicono tesoro ma poi non è mai così! –

E: - No mamma.- rispondo decisa.- Ha chiaramente detto che se succederebbe non riuscirebbe ad amarli perché li vedrebbe come il più grande tradimento verso di lei... -

M: - È un contro senso anche stando con te, è come se tradisse lei. –

E: - No perché lei prima di morire glielo ha detto di rifarsi una vita, se provava interesse per qualcuna non doveva lasciarla andare ma buttarsi... glielo avevo detto anche io prima che sapessi che erano anche parole sue... ma l'idea di altri bambini lo terrorizza anzi odia proprio l'idea... -

Voglio esprimere delle sensazioni attraverso i miei disegni Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora