Mi sveglio sentendo Stefano baciarmi tutto il viso. È così dolce, così premuroso e così figo ed è mio marito. Ancora non ci credo che ieri ci siamo sposati, che abbiamo promesso davanti a Dio di amarci per il resto della nostra vita. Ormai sono quindici anni che mi sveglio con lui accanto ma oggi è come se tutto fosse diverso come se fosse la prima volta. Credo di essere il ritratto della felicità!
S: - Buongiorno moglie! –
E: - Buongiorno marito! – lo bacio con un amore incredibile. – che ore sono? –
S: - Le 9.00 ho chiamato la reception e ci portano la colazione in camera! –
E: - Mh... ti amo anche per questo! – sentiamo bussare e Stefano subito si tira su facendo entrare il carrellino con la nostra colazione, poi successivamente prende il vassoio portandolo sul letto. I miei occhi si illuminano alla vista di tutto quel ben di Dio. Iniziamo a mangiare sorridendoci di tanto in tanto.
S: - Mi sono scordato di fare una cosa! – lo guardo confusa e sposta il vassoio sul comodino e mi fa stendere. Mi solleva il babydoll e mi bacia la pancia. – Buongiorno amore di papà! – gli accarezzo i capelli mentre lui rimane così per un po'. Inizia a salire su ed io scoppio a ridere.
E: - Amore sai che dobbiamo lasciare la stanza? –
S: - Mh, si alle 10.30 e sono ancora le 9.30 direi che mezz'ora possiamo anche prendercela! – cedo a lui sorridendolo e riprendo a baciarlo.
...
E: - Ste mi tireresti su la cerniera? – domando indossando il vestito da sposa. Ieri tra le mille cose ci siamo dimenticati di portarci il cambio quindi dobbiamo uscire così.
S: - Ecco fatto! – esclama baciandomi la spalla – sei bellissima così! –
E: - Anche tu non sei male! –
S: - Guarda divorzierei con te per risposarti un'altra volta! –
E: - Ma quanto ti posso amare io eh? Quanto? –
S: - Quanto ti amo io! – lo bacio e poi usciamo da lì per dirigerci a casa.
Arriviamo e notiamo tutte le macchine lì da quelle dei nostri genitori a quelle dei nostri amici. Sorrido ma mi chiedo cosa stiano tramando.
Entriamo piano piano dal portone. Arriviamo davanti la porta e Stefano mi prende in braccio.
E: - Cosa fai? –
S: - Ti porto oltre la soglia no? – sorrido e lo bacio. Apre la porta e tutti i nostri amici e parenti sorridono un po' sorpresi.
A: - Già qui? –
E: - Ale cosa state tramando? –
A: - Emh... niente! –
L: - Zia è tutto... mamma... -
E: - Spero per voi che non sia niente di grave perché altrimenti vi stermino tutti! –
M: - Tranquilla tesoro! – mia mamma mi tranquillizza ma so che ci sarà poco di tranquillo.
So: - Allora... - mi giro verso Sonia. – Abbiamo fatto dei piccoli test per voi! –
S: - Dobbiamo preoccuparci! –
G: - No no dai mettetevi qui! – ci fanno sedere su due sedie messe di schiena l'uno dall'altra. – allora intanto compilate questo. Avete 5 minuti massimo, poi ve ne facciamo un altro dove dovete rispondere insieme. Tipo intervista doppia! – ci passano i fogli e io man mano che scrivo rido sempre di più.
E: - Comunque siete pazze dai! – esclamò un po' imbarazzata mentre tutto prendono posto sui divani.
A: - Dai continuate che il tempo scade! –
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Voglio esprimere delle sensazioni attraverso i miei disegni
Fiksi PenggemarQuando si sprofonda, quando si subisce una perdita a volte si fa fatica a risalire da soli, si fa fatica rivedere i colori della vita, credi che tutto sia finito, e l'unica cosa che resta da fare è sopravvivere. Però un giorno qualcuno ha detto "non...