CAPITOLO 51

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Le ventiquattro ore stanno scadendo. Luca lo possiamo vedere solo attraverso il vetro. Vederlo con quei tubi attaccati mi fa stare male. Il pensiero di perderlo mi uccide.

Cosa farò senza di lui?

Cosa farà Ale?

E i suoi figli e i miei genitori?

Non può succedere tutto questo... non può.

Non deve.

Ad un certo punto sentiamo la macchina emettere un rumore fortissimo e con Ale ci giriamo vedendo quella linea diventare piatta. Iniziamo a gridare e ad allarmarci.

I medici ci allontanano, chiudono la finestra del vetro facendoci letteralmente sprofondare nella paura più totale.

Stefano mi blocca cercando di calmarmi, papà tiene Alessandra. I ragazzi si abbracciano, mamma e Checco si stringono a loro, i suoi figli sono immobili, terrorrizati dalla paura che hanno di perdere il loro papà.

E: - Non può andarsene Ste non può! – sbraito con tutta me stessa dimenandomi tra le sue braccia.

S: - Emma, amore calma non è detto nulla ancora! –

E: - Calma? Mio fratello se ne sta andando e tu mi dici di stare calma? – urlo con tutta me stessa e prima che possa rispondere il medico ci interrompe.

D: - Allora Luca ha avuto un arresto cardiaco ma fortunatamente si è ripreso... soltanto che ora è in coma... potrebbe risvegliarsi tra qualche giorno come potrebbe averne ancora per un po' e... - lascia in sospeso la frase e Ale si avventa su di lui.

A: - Non lo dica! Mio marito tornerà... Deve tornare! –

Non può essere, non a lui. Deve svegliarsi, deve riprendere a vivere. Non può crollare... non deve mollare... deve lottare e tornare da noi.

D: - Potete vederlo uno alla volta... parlategli questo potrebbe aiutarlo a reagire! – annuiamo e Alessandra entra subito nella stanza.

Io mi siedo sulla sedia seguita da Stefano. Mi stringe a se e mi lascio cullare. Ho bisogno della sua forza ma anche se non lo do a vedere, lui lo sa.

In questi anni ne abbiamo passate tante. Belle e brutte. Il nostro amore fortunatamente non è mai svanito e spero che non succeda mai. Lui è il mio perno solido, la mia ancora, la mia vita. Se mi chiedessero di associare Stefano a qualcosa risponderei l'unica cosa che mi viene in mente ed è proprio la mia vita, la mia anima! Colui che sa come sto semplicemente guardandomi negli occhi, colui che mi riconosce tra mille persone perché conosce il profumo della mia pelle. Conosce i miei passi. Conosce i miei atteggiamenti, conosce tutto di me. Come io conosco tutto di lui.

Ale esce dalla stanza ed entro io. Mi alzo a fatica, cammino verso quella stanza che mi sembra distante da me parecchi km. Entro piano chiudendomi la porta alle spalle. Lo guardo mentre mi siedo sulla sedia. Lacrime involontarie solcano il mio viso. Prendo la mano di Luca e la bacio intensamente. Non so cosa dire, riesco a parlare solo con il pensiero. Ma mi faccio coraggio e inizio a far fuoriuscire la voce.

E: - Luca... non so nemmeno cosa dirti, non so se mi puoi sentire, ma voglio parlati. Lo sai che ti voglio un bene dell'anima, anche se ultimamente non ce lo siamo più detti, ma è così. Anzi ti amo. Fin da quando ero piccola tu eri il mio punto di riferimento insieme a papà e Checco, da quindici anni lo è diventato anche Stefano come tu lo sei diventato per Alessandra, Mary e i gemelli. Luca io ho bisogno di te come ha bisogno di te anche la tua famiglia. Non puoi abbandonarci, non te lo puoi permettere. Devi uscire da qui più forte di prima... ti prego Luca! – piango baciandogli la mano. – ora devo uscire ti lascio ai tuoi figli, anche loro vogliono parlarti! Ti voglio bene Luchino mio! – gli bacio la guancia e dopo avergli dato l'ultimo sguardo esco andando ad abbracciare Stefano.

S: - Tesoro che ne dici se andiamo a casa un pochino? È da due giorni che sei qui! –

E: - No Ste voglio stare qui! –

A: - Emma credo che faremo a turno per andare un po' a casa per riposarci e farci una doccia! Luca quando si sveglierà ci deve trovare come l'ultima volta che ci ha visto! – fa fatica a parlare per colpa delle lacrime che purtroppo versa in continuazione. La capisco, io sono nel suo stesso stato.

E: - Ok ma un paio d'ore poi sto qui! – annuiscono e con Stefano e i miei figli ci dirigiamo a casa. Nessuno parla. Andrea non ho idea di come si comporterà ma sinceramente ora non mi interessa. Devo pensare di risolvere un problema alla volta.

Arrivo a casa, entro senza dar conto a nessuno e mi butto direttamente nella doccia. Una volta finito mi infilo la tuta e mi poggio sul letto un'oretta. Chiudo gli occhi e dopo poco sento Stefano accarezzarmi il viso. Mi bacia la guancia e si stende accanto a me circondandomi il bacino con il suo braccio. Nonostante non gli abbia detto niente, ha fatto ciò che desideravo.

...

Scendo le scale per andare a farmi una tazza di caffè in modo da tornare subito all'ospedale. Appena entro in cucina mi trovo Andrea davanti. Non dico nulla, perché non ho la forza psicologica di affrontarlo. Metto la cialda nella macchinetta e appena esce, anche se bollente, me lo bevo in un sorso. Mi avvicino al divano e avverto Lulu di avvisare Stefano che sono in ospedale. Annuisce senza replicare e mi metto in macchina. Se prima non riuscivo a guidare senza musica ora solo un minimo rumore mi snerva.

Scendo dalla macchina e a passo svelto mi dirigo al reparto di Luca. Mi avvicino ad Ale e le dico di fare il cambio in modo che possa andare anche lei un pochino a casa. Mi guarda e annuisce, ormai siamo di poche parole tutti quanti, non riusciamo a formulare una frase completa. Guardo mia mamma e l'abbraccio. Non vorrei mai essere al suo posto. Se succedesse qualcosa del genere a Lulu o ad Andrea non so cosa farei. Le accarezzo la testa come quando da piccola lei faceva con me. Lo faceva specialmente quando ero triste. Ora è arrivato il momento di ricambiare il gesto. Continuo così per non so quanto tempo.

Le condizioni di Luca, ora dopo ora continuano ad essere sempre le stesse, ed io sprofondo sempre di più.

Spazio autrice:
Eccoci... allora mancano una decina di capitoli (12 per l'esattezza) e mi piacerebbe avere qualche riscontro in più. Non vorrei pretendere un numero di commenti precisi ma mi farebbe piacere cosa ne pensate, arrivati a questo punto, sono ben accetti commenti sia positivi che negativi senza problemi.
Poi vorrei anticiparvi che la prossima storia non avrà come protagonisti Emma e Stefano perché vorrei provare a cimentarmi in qualcosa di diverso. Nonostante di storie con loro protagonisti ne abbia ancora, e forse le continuerò a postarvele più in là, sento sia arrivato il momento di provarci, spero non mi abbandoniate per questo 😘
Un bacio al prossimo capitolo. 😘

Voglio esprimere delle sensazioni attraverso i miei disegni Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora