CAPITOLO 27

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Ci sono dei momenti nella nostra vita in cui ci troviamo di fronte a un bivio. Impauriti, confusi, senza una meta. Le scelte che facciamo in questi momenti possono segnare il resto della nostra vita. É certo che quando si è di fronte all'ignoto la maggior parte di noi preferisce far retromarcia e tornare indietro, ma io non posso tornare indietro, non questa volta.

Le cose cambiano, cambiano completamente, mi dicevano, e non si può farle tornare come erano. Avevano ragione, oggi sento che purtroppo le cose stanno cambiando dentro di me. Ho paura del futuro. Ho paura di quello che avverrà.

Vorrei che tutto questo fosse solo uno stupidissimo sogno.

Perchè?

Perché non è possibile, perché credo di avere le allucinazioni. Non può essere, sto avendo un incubo. Sono sotto shock, travolta da emozioni che non riesco a decifrare... Se fosse vero dovrei essere felice. Ma non riesco ad esserlo...

Chiamo subito Alessandra e le ragazze, sono le uniche che possono aiutarmi.

Ele: - Bionda come mai ci chiami così presto? – risponde con una voce ancora assonnata.

G: - Infatti hai interrotto il mio sogno erotico con Johnny Depp! – è sempre la solita, ma questa volta non riesco a ridere.

E: - Ragazze sono nel panico! Ce la fate ad essere qui tra dieci minuti? –

Ele: - Certo! Alessandra sta a casa? –

E: - Si si ora parlo pure con lei! –

G: - Emma tutto a posto? –

E: - No Gra, spero non sia come penso! –

Ele: - Emma non sappiamo cosa sta succedendo ma aspettaci lì! –

E: - Ok fate presto! – attacco e corro in camera  da Alessandra dove la trovo ancora aggrovigliata nel piumino. Fortunatamente Luca è già a lavoro. La guardo e mi dispiace svegliarla ma ho troppo bisogno di lei. La smuovo un po' e lei subito apre gli occhi.

A: - Emma è presto lasciami dormire! – mormora richiudendo gli occhi.

E: - Ale sono nel panico! Ho paura! – piano, piano si tira su. Mi guarda negli occhi impanicandosi  più di me.

A: - Emma oddio ma tu piangi! Che succede? –

E: - Andiamo di là che ora arrivano anche le ragazze? –

A: - Certo! – ci alziamo e andiamo in camera mia. – calmati che mi fai preoccupare! – comincio a respirare profondamente finché non suona il campanello. Vado ad aprire e insieme ad Ele e Grazia torniamo in camera.

G: - Ciao bambole! – saluta Ale accarezzandole il pancione di ormai 5 mesi.

Ele: - Emma che succede? –

E: - Sono in ritardo! -

G: - E quindi dove ti dobbiamo accompagnare? –

Ele: - Non credo che parli di quel ritardo Gra! –

A: - Oddio cioè potresti ritrovarti in questa situazione? – mi chiede indicandosi la pancia. Annuisco  coprendomi il viso, singhiozzando convulsamente. – Tesoro oi calmati! –

G: - Emma hai fatto il test? –

E: - No, non ho il coraggio! Ho paura di sapere la verità! –

Ele: - Stai tranquilla, ora te lo andiamo a comprare noi, tu aspetta qui con Ale ok?–

G: - Prendo le chiavi di casa tua così eviti di scendere! – annuisco cercando di calmarmi, ma il pianto sembra diventare ingestibile.

A: - Emma un bambino è sempre una gioia, non puoi stare così tu! Hai sempre desiderato un figlio e ora se ci fosse la prendi così? –

Voglio esprimere delle sensazioni attraverso i miei disegni Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora