CAPITOLO 29

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Da quando sono entrata in questo studio non smetto di sentirmi a disagio. Vedere tutte queste persone con queste pance chi più accentuata chi meno, ma soprattutto accompagnate dal proprio marito o compagno mi fa sentire sempre più a pezzi e sempre più in colpa. Mi fa sentire dannatamente sbagliata, dannatamente sola e in difetto. Non ho mai voluto essere la causa della sofferenza di qualche persona e invece oggi lo sono. Sono la sofferenza dei miei genitori, la sofferenza dei miei fratelli, la sofferenza dei miei amici, la sofferenza di Andrea e la sofferenza di Stefano, la persona che avrei giurato di non far soffrire mai più ma che invece sto facendo soffrire più di tutti. Ne sono sicura.

D: - Marrone! –

E: - Eccomi! – entro da sola, mia zia mi aspetta fuori. Fortunatamente lo ha fatto di sua spontanea volontà, non so con che parole le avrei chiesto di aspettarmi fuori. Ma l'idea di non poter avere Stefano con me mi fa desiderare di non avere nessun altro.

D: - Buongiorno signorina Marrone! Sono la dottoressa Gaia Vallesi. Posso darti del tu? –

E: - Certo, piacere! –

D: - Allora Emma tua zia mi ha detto che hai fatto il test ed era positivo! –

E: - Si, ne ho fatti cinque ed erano tutti positivi! –

D: - Hai fatto analisi o qualcos'altro? –

E: - No, l'ho saputo ieri! –

D: - Ok l'ultimo ciclo come è stato? –

E: - Emh è durato di meno, non sono mai stata precisa nella quantità ma solo nel tempo, infatti erano già 10 giorni che faceva ritardo e quindi mi sono allarmata! -

D: - Ok, quindi non sappiamo di quante settimane sei? - nego – Allora dobbiamo fare l'ecografia interna perché se sei incinta di poco con questa vedremo sicuramente il bambino! –

E: - Ok! –

D: - Spogliati e copriti con la coperta che trovi lì! – annuisco andando verso il lettino e inizio a togliermi i pantaloni e l'intimo e mi copro con la coperta. La dottoressa si avvicina girando l'apparecchio delle ecografie in modo che possa vederlo anche io. – Solleva e piega le gambe, qui sopra. – annuisco un po' ansiosa per quello che vedrò. Gaia mi inserisce la sonda lentamente e con delicatezza. – Emma rilassati! – Eh una parola!

Sullo schermo vedo comparire qualcosa ma non capisco molto, comincia a muoverla lentamente e io mi imbarazzo un pochino.

D: - Ecco questo è tuo figlio! - mormora. Preme un pulsante e ferma l'immagine sullo schermo evidenziando quel minuscolo puntino. – È ancora presto per sentire il battito ma sei incinta sicuramente di 5 settimane più o meno! – mio Dio quello è davvero mio figlio. – Vuoi che ti stampo l'immagine? –

E: - Si magari! – toglie la sonda e mi passa un pezzo di carta in modo che possa pulirmi.

D: - Congratulazioni Emma! - mi dice mentre mi tiro su a sedere. - Dobbiamo fissare il prossimo appuntamento, ti consiglio di ritornare tra quattro settimane così potremo capire l'età esatta del feto e stabilire la data presunta del parto. Ora puoi rivestirti.-

E: - Ok! - mi alzo barcollante e mi rivesto. C'è un bambino dentro di me, ora mi sembra di percepirlo di più. Quando riemergo da dietro il paravento Gaia è seduta alla scrivania.

D: - Prima che ci rivediamo ti consiglio di iniziare la terapia a base di acido folico e vitamine. Ecco questa è una piccola guida alla gravidanza. È la prima per te giusto? – annuisco mentre mi passa la scatola di pillole e la guida. Continua a parlare ma non la sento perché sono sotto shock, stavolta però positivamente. Sono travolta dalle emozioni e sono davvero felice. Saluto gentilmente la dottoressa e mi dirigo verso l'uscita dove mi aspetta mia zia.

Voglio esprimere delle sensazioni attraverso i miei disegni Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora