CAPITOLO 16

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Mi sveglio trovandomi sola nel letto. Mi alzo andando verso la cucina, dove sicuramente troverò entrambi. Ed è così ma con la differenza che Andrea è già bello che vestito.

E: - Buongiorno uomini! –

A: - Buongiorno donna! – scoppio a ridere per la capacità di Andrea di avere sempre la risposta pronta. Gli scompiglio i capelli e vado a salutare anche Stefano.

S: - Buongiorno! Dormito bene? – annuisco baciandolo.

E: - Non potevo dormire meglio di così! – sorrido rimanendo abbracciata a lui. – perché Andri è vestito? –

S: - Perché ha chiamato mia sorella, dicendomi che vuole portarlo con se. Deve fare un regalo al figlio di una sua amica e visto che non sa che regalargli, sfrutta mio figlio! –

E: - Oh interessante! Consiglia bene la zia su che regalo fare! – Andrea annuisce con la bocca sporca di latte e io sorrido aiutandolo a pulirsi. Il tempismo è perfetto perché il campanello suona e questo vuol dire che la sorella è arrivata.

A: - Ciao Emma! – afferma baciandomi prima di scendere dalla sedia.

E: - Ciao tesoro, non far impazzire la zia! – nega sorridendo e poi va via.

S: - Che vuoi per colazione? –

E: - Cappuccino e pan di stelle! – comincia a prepararmi la colazione mentre io lo guardo. Solo ora noto che ha solo una canottiera e il sotto del pigiama. – Ma tu non hai freddo?! - esclamo facendolo sussultare.

S: - Emma...- pronuncia mettendosi una mano sul cuore – che colpo! Comunque no! –

E: - Io ho freddo solo a guardarti! Mio Dio brrr! –

S: - Scema... comunque ecco a lei donna! – mi mette davanti il mio cappuccino con tanto di schiuma e mi si illuminano gli occhi.

E: - Grazie uomo! – si siede vicino a me e sorridendomi, facciamo colazione.

...

Mi butto sul letto di schiena e Stefano sorride stendendosi di fianco a me poggiando la testa sul suo pugno.

E: - Non mi va di cambiarmi... ma se rimango in pigiama... - mormoro con gli occhi chiusi.

S: - Per me non ci sono problemi! – sorrido e poi mi avvicino per baciarlo. Gli circondo il collo, iniziando a baciarlo con più passione.

Stefano mi mette le mani sotto la maglietta ed io mi stacco.

E: - Ste... ne sei sicuro? – mi guarda negli occhi e mi sorride tornando a baciarmi. Sembra stupida come domanda, ma so quanto si stia sforzando a lasciarsi andare. Salgo su di lui levandogli la maglietta e lui fa lo stesso con me. Torniamo a baciarci mentre ci spogliamo a vicenda, fino a che non rimaniamo nudi entrambi. Lo vedo staccarsi un attimo ed a me sale una paura, futile.

S: - Emma, aspetta... sei fortunata che ieri sono passato in farmacia... non facendolo da due anni non avevo le precauzioni...- mi guarda un po' imbarazzato aprendo un cassetto.

E: - Ste mi sarei comunque fidata di te... e poi... - mi fermo facendo il conto e lui mi guarda strano – oggi che è? –

S: - Tre! –

E: - E allora saremmo stati a posto Ste... domani mi deve venire il ciclo e io sono un orologio svizzero quindi non ci sarebbe stato poi tutto questo pericolo.- sorride e mi bacia con dolcezza.

S:- sempre meglio prenderle che non si sa mai nella vita.- annuisco mentre passa a baciarmi tutto il corpo, pezzo per pezzo. Ci dedichiamo l'un l'altro con passione e dolcezza. Quella stessa dolcezza la usa per entrare dentro di me. Lo sguardo resta incastrato nel suo, le sue mani si intrecciano alle mie, mentre inizia a muoversi sempre più velocemente, prendendo il ritmo. Quando stacca le mie mani dalle sue, porto le mie sulle sue braccia, per poi passarle alla sua schiena, mentre venera il mio corpo. Nel frattempo passo sopra e continuo a muovermi, aiutata da lui. Lo bacio come d'altronde fa anche lui prendendo il mio viso tra le sue mani, sorrido e velocizzo il movimento finché non arriviamo entrambi all'apice del piacere.

Una volta raggiunto, rimango stesa sul suo petto e inizio a baciarglielo mentre lui mi accarezza la schiena. Alzo lo sguardo per leggere la sua espressione e lo vedo immerso nei suoi pensieri. La paura di prima si impossessa di me. Temo il fatto che si possa pentire. Che possa sentire il peso di un tradimento verso quella moglie che purtroppo non c'è più.

E: - Oi Ste... - lo chiamo timorosa. Lui però si gira e mi sorride.– come stai? –

S: - Bene... credo di essere diventato gay negli ultimi, quasi, due anni! – mi acciglio e lo guardo. – non ricordavo fosse così... -

E: - Così...-

S: - intenso e incredibilmente travolgente! – sorrido prima di avere un attimo di paura.

E: - Ste... non è stato solo sesso vero? – lui mi guarda e sorride.

S: - No... non sarà mai solo sesso! – mi bacia molto dolcemente e a me per poco non scoppia il cuore. Sono sempre più convinta di amarlo ma ho paura di come possa reagire se glielo dicessi. Mi accuccio a lui e chiudo gli occhi. Credo, davvero di non aver mai provato sensazioni così.

...

A: - Bionda! – entra in camera senza bussare e a me prende un colpo.

E: - Ale che colpo! –

A: - Eh senti un po', come stai? –

E: - Bene! – affermo solamente guardandola.

A: - Si e io sono Babbo Natale! –

E: - Io direi più la Befana! –

A: - Dai stronza! -

E: - Oggi ho fatto l'amore con Stefano! – le confesso senza girarci troppo intorno.

A: - Che? Cosa? Oddio racconta! – Inizio a raccontarle tutto mentre lei mi guarda con occhi sognanti.

E: - E niente pensa che non mi dava modo di andare via prima. Mi teneva stretta a lui in una maniera così stupenda... -

A: - Ah l'amore! – Afferma sdraiandosi sul letto, prendendomi per il braccio, facendo stendere anche me – siamo fottutamente innamorate! –

E: - Già! – ci abbracciamo e rimaniamo così, finché qualcuno di nome Luca non arriva ad interromperci perché gli manca la fidanzata.

Buonasera ragazzi come state? Io bene fortunatamente. Sto riprendendo a pubblicare più velocemente, cercando di incastrarmi con il lavoro, perché questa storia è più lunga della precedente, e ne ho tre in testa che hanno bisogno di venir fuori. Comunque spero vi piaccia, ah e non abbassate la guardia che succederà presto qualcosa...🤐

Voglio esprimere delle sensazioni attraverso i miei disegni Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora