CAPITOLO 53

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A:- Papà... - sospira - da quando avevo saputo quello che volevi fare ho cercato in tutti i modi di non pensarci ma non ci sono riuscito... Credevo che tu volessi mettere un punto definitivo alla storia con la mamma e questo mi faceva male! Ero contento di vederti felice ma non riuscivo ad accettare quello che volevi fare con Emma! Così ho fatto quello che ho fatto per ricordati che io non sono figlio di Emma ma di un'altra donna... E poi la sua reazione al tatuaggio per mamma non mi ha fatto connettere più... Forse ho esagerato ma non ce l'ho fatta... - li guardo confusa capendo poco e niente di quello che dicono.

S:- Forse? Hai esagerato e anche tanto. Andrea qualunque cosa io faccia con Emma non mi porterà a dimenticare tua mamma... Lei l'amerò sempre ed Emma lo sa che il mio cuore è diviso in 4 parti: voi tre e Ludovica... Quindi non pensare mai nulla di quello che hai pensato fino adesso! Ti conosco Andrea e tu sei terrorizzato al pensiero che io mi dimentichi di tua mamma, come io lo sono verso di te da quando eri piccolo, ma non per questo devi smettere di chiamare Emma mamma, di confidarti con lei, di volerle bene e di non considerarla come tale. E poi non hai minimamente pensato che Emma si fosse preoccupata, non per il tatuaggio in se o a chi fosse dedicato, ma semplicemente vedendo in che stato fosse ridotto?- vedo Andrea abbassare il capo dispiaciuto. Il silenzio cala così decido di interromperlo.

E:- Ehm... non vorrei intromettermi in questa conversazione ma potrei sapere di cosa si tratta e di cosa state parlando? – domando confusa. Vedo loro tre guardarsi e sorridere. Stefano nel frattempo fa dei respiri profondi e poi si gira prendendomi la mani.

S:- Amore noi ci conosciamo da quindici anni e in questi anni ogni cosa organizzata per la maggior parte delle volte non andava come volevamo noi... Vedi l'ultima volta, la sera dell'incidente, noi dovevamo uscire per andare a cena fuori ma non eravamo vestiti così eleganti per caso... Lo eravamo perché doveva succedere una cosa particolare. Una cosa che mi sono sentito di fare solo ora, non so bene il perché ma so che ora è il momento giusto. Tu sai che ti amo da vivere e avrei voluto chiederti questa cosa in modo diverso ma ormai fa niente noi non siamo mai stati normali quindi...- si ferma prendendo qualcosa dalla tasca della felpa, solo dopo mi accorgo che è una scatolina di velluto blu. Spalanco gli occhi e lui sorride - beh quello che volevo chiederti e proprio quello che pensi! Vuoi...-

L:- No! Papà fermo! - si gira perplesso fulminando Lulù. - Non sarà certo il posto più romantico al mondo ma almeno inginocchiati! –

S: - Dio che colpo! Chissà che mi pensavo! – Stefano sospira sollevato e sorride prendendo in parola sua figlia. Si inginocchia davanti a me aprendo quella scatolina. L'anello che lo contiene è bellissimo è un diamante a forma di cuore con due diamantini ai lati. È semplicemente bellissimo.

S:- Vuoi sposarmi? - mi metto le mani davanti alla bocca, sorridendo rumorosamente e facendo si con la testa prima di urlarglielo.

E:- Si! Si certo che lo voglio! - toglie l'anello dalla scatolina e me lo infila. - tirati su amore! - ritorna in piedi abbracciandomi e tirandomi su. Gli circondando la vita con le mie gambe e lo bacio con tutto l'amore e la passione che ho nel corpo. Ci stacchiamo ma faccio incontrare la mia fronte con la sua sorridendo. Mi poggia sul tavolo per far si che io rimanga alla sua altezza, ci guardiamo e poi torno ad ammirare l'anello.

S:- Ti piace?

E:- È bellissimo Stefano! Ma ti sarà costato l'ira di Dio! -

S:- Era l'unico che ti si addiceva e che meritava di stare qui al tuo dito! – ammette mentre mi bacia il naso.

L:- Poi l'abbiamo scelto tutti e tre insieme! – confessa sorridendo.

E:- Grazie vi amo da impazzire! - Lulù ci abbraccia mentre Andrea rimane seduto in disparte - Andrì vieni qui. Almeno fatti ringraziare. - lo incitò e lui sorride timido. – comunque ha ragione papà, io mi sono messa paura per come fosse ridotto, e per il fatto che tu ti potessi sentir male, non per il tatuaggio, anzi se ce lo avessi detto non ti avremmo detto di no, soprattutto per il fatto che fosse dedicato a tua mamma... ti avrei dato il permesso anche se avessi avuto 16 anni, davvero!- Stefano mi sorride mentre Andrea si tira su.

A:- Scusa mamma! –

E:- sicuro?- domando cercando di far capire che la mia domanda è riferito al nome "mamma". Lui annuisce ed io sorrido abbracciandolo. Le lacrime tornano a scendere, stavolta di commozione.
Se ora mi chiedessero sei felice? La risposta è "Sì lo sono".

S: - Mi prometti che d'ora in poi qualunque cosa succeda, mi parlerai? Puoi anche urlarmi contro ma ti prego parlami non lo sopporterei se non lo facessi! –
E: - Te lo prometto amore! Anzi promettiamocelo tutti. D'ora in poi cerchiamo di parlarci di più senza paure, o timore di ferire qualcuno. Il silenzio molte volte fa più male. – annuiamo sorridendo prima di abbracciarci e tornare finalmente a vivere.

Spazio autrice:
Eccoci! Allora? Ve l'aspettavate? Le motivazioni e le paure di Andrea come vi sembrano? E le parole di Emma nei confronti di Andrea? Cosa vi aspettate ore 😍
Fatemi sapere un bacio 😘

Voglio esprimere delle sensazioni attraverso i miei disegni Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora