Ele: - Quindi pensi di continuare così con il bimbo? – mi chiede dopo aver ascoltato tutto il racconto di quello che è successo ieri. Siamo sedute sui tavolini del chiosco al parco, non ci andava di stare dentro casa con una così bella giornata.
E: - Si Ele credo sia la cosa migliore. Almeno finché non so tutta la storia! –
A: - Fai bene Emmì meglio andarci piano, è pur sempre un bambino! –
G: - Ma posso farti una domanda tanto per curiosità? – annuisco già immaginando il tipo di domanda, - Ma il padre fisicamente come è? Cioè quanti anni gli dai? –
A: - Grà! Ma ti pare il momento? – chiede ridendo.
E: - Sempre la solita sei! Comunque no è un bel ragazzo e sicuro non avrà più di trent'anni! Cioè non lo so in realtà perché è diventato da poco un chirurgo pediatrico! –
G: - Ah! Hai capito! –
E: - Grazia non cominciarti a fare film inutili perché non succederà mai nulla con lui! –
G: - Mai dire mai nella vita! E poi facendo i conti se si è laureato in tempo, contando che ci vogliono 11 anni, se si è iscritto subito dovrebbe si avere 30 anni 31 forse... – sto per rispondergli quando sento chiamarmi da lontano.
A: - Emma! – afferma correndo verso di me e io mi alzo per prenderlo al volo.
E: - Andrì! Che ci fai qui? –
A: - Sono con papà e zia Ade! – me li indica seduti su una panchina.
E: - Ma glielo hai detto che sei venuto qui? – gli chiedo quando vedo Stefano alzarsi per cercare sicuramente Andrea.
A: - No! Ti ho visto e sono venuto qui! – così mi siedo con in braccio lui e prendo subito il telefono per chiamare Stefano visto che non lo vedo più.
S: - Pronto! – risponde allarmato.
E: - Stefano sono Emma. Andrea è con me al chiosco, stavo venendo da te ma non ti vedevo più! –
S: - Aspettami li che arrivo! – mi ordina attaccando il telefono, senza darmi modo di rispondere.
E: - Andri sai che papà si è arrabbiato? – lui mi guarda e abbassa la testa – appena arriva chiedigli scusa e digli che non lo farai mai più! –
A: - Ok... ma loro chi sono? – mi chiede indicando le mie amiche.
E: - Loro sono le mie amiche: Alessandra, Elena e Grazia! – affermo presentandole. Andrea le saluta con la mano. – che stavi facendo prima? – chiedo per smorzare il silenzio che aveva colpito Andrea.
A: - Stavo giocando e poi ti ho visto! –
S: - Andrea! Dio mio che colpo! – afferma arrivando di corsa. Mi prende Andrea dalle braccia, stringendoselo a se.
A: - Papà scusa non lo faccio più! – pronuncia abbassando la testa. Guardo oltre Stefano e noto una ragazza che sorride alla scena. Dovrebbe essere la sorella di Stefano ma non ho capito come si chiama.
S: - Emma scusa se ti ha disturbato! – mi chiede stranamente dolce.
E: - No, tranquillo non mi ha disturbato, anzi mi ha fatto piacere che sia venuto a salutarmi! - gli dico tranquillamente ma poi mi rivolgo ad Andrea – la prossima volta però avvisa papà prima eh! – gli accarezzo la guancia e lui sorride.
S: - Comunque lei è mia sorella Adelaide, lei invece è Emma la babysitter di Andrea! – ci presenta a vicenda e io sorrido, non credevo me l'avesse presentata.
Ade: - Piacere, però chiamami Adele o Ade, Adelaide non mi piace, mi sembra di stare nel mondo di Heidi e le caprette! –
E:- ok! – sorrido. Mi giro verso le altre e presento anche loro per smorzare il silenzio.
S: - Noi adesso andiamo, ci vediamo lunedì alle 11.00? –
E: - Certo, ciao Andri! – lo saluto avvicinandomi per dargli un bacio ma lui si butta su di me.
A: - Lunedì porti i colori vero? –
E: - Certo piccolo! – mi abbraccia e mi lascia un bacio sulla guancia, sotto gli occhi sbalorditi di Ade e Stefano. Nemmeno io ci credo ancora.
Dopo averli salutati mi risiedo e guardo le ragazze che tra l'altro non capisco cosa abbiano.
E: - Che avete tutte e tre? –
Ele: - Tu quello lo definisci "bel ragazzo"? –
G: - Quello è un Dio greco, per la miseria! –
E: - Sempre le solite! Raga io sono lì per lavorare non per guardare lui... Che poi non c'è mai! –
G: - È comunque figo! – sorrido e mi giro verso Ale che messaggia con un sorriso a trentadue denti. Sicuro è Luca.
Ele: - Con chi messaggi? – domanda ad Ale.
A: - È mio cugino! Fa il cretino! – immagino un cugino che si chiama Luca magari.
G: - E sorridi come una cretina perché è tuo cugino? –
A: - Che male c'è? –
G: - Non ci credo che è tuo cugino. Dai diccelo! –
E: - Dai Gra! – cerco di evitare un casino ma non ci riesco.
A: - Grazia non me ne frega niente che non ci credi! – dice prendendo la borsa.
E: - Dove vai? –
A: - A casa! – urla.
Ele: - Ale dai! – dice correndole incontro ma lei la respinge andando via.
G: - Raga non è normale, cioè ho sempre fatto così e non si è mai incazzata! –
E: - Lo so Gra! Ale ultimamente è strana e lo abbiamo notato tutte, quando vorrà lei ci dirà che succede! – affermo.
Ele: - Si infatti però secondo me centra un ragazzo! –
E: - Boh vedremo con il tempo! – affermo senza accennare nulla di quello che so. Mi guardano annuiendo insieme.
Fisso il piatto mezzo pieno pensando ad Ale, appena sono tornata a casa ho provato a chiamarla ma non ha risposto. Credo fosse con Luca visto che a casa non c'era. Quando è tornato ho riprovato ma ha continuato ad evitare le mie chiamate e i miei messaggi. La cosa un po' mi infastidisce perché fondamentalmente io non centro nulla, il casino l'ha fatto Grazia e non capisco perché lei debba fare così anche con me.
M: - Emma che succede? Perché non mangi? –
E: - No mamma niente pensavo! – le dico riprendendo a mangiare.
L: - A che pensavi? – chiede stranamente serio. Decido di parlare cercando di captare qualcosa nelle sue reazioni.
E: - Ale ultimamente è strana. – confesso guardandolo negli occhi. A quel nome la sua espressione cambia e la sua postura si irrigidisce.
L: - Strana in che senso? – il terrore inizia a far parte dei suoi occhi.
E: - Strana Luca! È distante, stamattina se l'è presa per una battuta di Grazia, quando gliele ha sempre fatte, e poi l'ho chiamata prima un sacco di volte, e non mi risponde nemmeno ai messaggi! Sembra che abbia trovato un mondo tutto suo e non voglia condividerlo con noi! – vedo Luca scomporsi e farsi strano ma annuisce senza dire nulla. Non capisco che diavolo sta succedendo. Perché non ce ne parla, ormai è palese anche a noi che sono insieme, possibile che non se ne accorgano.
M: - Emma magari è un periodo no per lei stai tranquilla, verrà lei da te! – smorza il silenzio cercando di tranquillizzarmi ma non sopporto più questa situazione. Se stanno insieme non c'è nulla di male, io sarei più felice di loro.
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Voglio esprimere delle sensazioni attraverso i miei disegni
FanfictionQuando si sprofonda, quando si subisce una perdita a volte si fa fatica a risalire da soli, si fa fatica rivedere i colori della vita, credi che tutto sia finito, e l'unica cosa che resta da fare è sopravvivere. Però un giorno qualcuno ha detto "non...