CAPITOLO 30

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Cammino per le vie di questa piccola cittadina notando molti dettagli di cui non ne conoscevo nemmeno l'esistenza. Questa cittadina che ormai da quando sono qui è diventata la mia seconda casa. Mentre mi guardo intorno non stacco mai il contatto tra la mia mano e la mia pancia. Questo piccolo rigonfiamento che accarezzo da ormai 3 mesi e mezzo, e che si nota un pochino. Oggi ho scoperto che sarà una bambina e soprattutto che sta davvero bene e questo mi rende molto felice.

Arrivo al parco, mi siedo su una panchina libera e comincio a guardare i bambini giocare. Chissà come sarà mia figlia... chissà cosa accadrà in futuro... chissà come stanno Andrea e Stefano. Stefano che nonostante quel doloroso messaggio non aveva mai smesso di cercarmi. Ora è un mese che ha smesso di mandarmi messaggi, quei messaggi ai quali io non ho mai risposto. Non ho mai avuto il coraggio di farlo. Mi sento divisa in due, perché sono a pezzi per la lontananza sia da lui che da Andrea ma felice perché mia figlia sta bene e in queste 16 settimane non ha avuto nessun tipo di problema.

Questi pensieri vengono interrotti dalla vibrazione del mio cellulare. Quando lo prendo noto che è un messaggio di Ale, dove mi dice che è sola con Andrea. Decido di chiamarli come ormai faccio appena Ale mi da il via.

Ale: - Emma ciao! Come stai? –

E: - Bene, bene oggi ho scoperto il sesso... –

Ale: - Oddio veramente?! Dimmi dimmi! –

E: - Farà compagnia a tua figlia, è una bambina! –

Ale: - Oh mio Dio! – sento che piange e lo faccio anche io.

E: - Stefano? – domando un po' timorosa.

Ale: - Emma sinceramente è irriconoscibile, non sorride più, è distrutto e incazzato... è ritornato l'uomo che era all'inizio... io ho cercato di dirgli che quando tornerai capirà... ma non sembra volerne più sapere... -

E: - Lo so, me lo immagino... Ale tu sai perché l'ho fatto, no? –

Ale: - Lo so! Spero che quando tornerai cercherà di capirti! –

E: - Lo spero anch'io, mi manca da morire... - lascio in sospeso la frase sentendo una voce sotto.

A: - Zia perché piangi? Ti senti male? – sento Andrea di sottofondo e sorrido.

E: - Passamelo Ale! –

Ale: - Tieni Andrì guarda chi c'è al telefono? –

A: - Pronto! – risponde timido.

E: - Amore mio! –

A: - Emma! Come stai? -

E: - Amore mio bene! Tu? –

A: - Bene ora sto con zia Ale. Lo sai che ha la pancia enorme? –

E: - Immagino tesoro! Senti lo sai che stamattina ho scoperto se il bambino un maschietto o una femminuccia? Vuoi saperlo? –

A: - Si, si dai mamma dimmelo! – sorrido perché si alterna, passa da Emma a mamma. Questa cosa mi fa scoppiare il cuore di gioia.

E: - È una femminuccia! –

A: - Avrò una sorellina? –

E: - Si tesoro! Sei contento? –

A: - Si! Tantissimo Emma! Ti voglio bene!– sorrido mentre continua a parlare con me.

M.R: - Con chi stai parlando? – sento la voce della mamma di Stefano e il cuore mi si gela.

A: - Nonna, con Emma! –

M.R: - Cosa? Dammi quel telefono subito! – sento le lamentele di Andrea e poi la sua voce piena di rabbia e delusione. – Si può sapere che altro vuoi? Pensavo che fossi la ragazza giusta per Stefano ma mi sbagliavo... era da tanto che non lo vedevo sorridere così... ed ora tu me lo stai distruggendo... sei una grandissima stronza e spero di non rivederti più perché altrimenti non avrai vita facile Emma... tu sapevi quanto ha sofferto e te ne sei fregata andandotene così... io ti odio con tutta me stessa... - non la lascio continuare perché più parla e più mi fa male, così le dico la verità.

E: - Maria sono incinta! – sento lei tacere per un po' prima di rispondere.

M.R: - Cosa? – urla.

E: - Maria ero con te quando Stefano ha detto di non volere figli... ricordi le parole pesanti che lui ha usato? Io non ce l'ho fatta a dirglielo... -

M.R: - Eh certo che vuoi nascondergli un figlio? Ma ti sei impazzita! – urla.

E: - No, tra qualche settimana torno e gli dirò tutto... se ho fatto tutto questo è perché so che lui mi avrebbe lasciata per questo motivo, ed io non ce l'avrei fatta a vivere questa gravidanza con la consapevolezza che lui non ci sarebbe mai stato. Ho preferito vivere con il dubbio... perché i primi mesi sono i più duri ed io non potevo permettermi di perderla... so che è tuo figlio Maria e so che faresti di tutto per lui proprio per questo ti dico che anche io sto per diventare mamma e dovevo tutelare la salute di mia figlia da me e dalla mia fragilità perché se Stefano mi avesse detto "non mi frega niente di questo bambino" io avrei potuto fare cose che avrebbero danneggiato mia figlia e non potevo permetterlo. Scusami! –

M.R: - Scusami se ti ho giudicata... ma voglio solo che mio figlio lo sappia...capiscimi! – afferma dura.

E: - Lo saprà Maria, tra qualche settimana ma lo saprà... -

M.R: - È una femminuccia? –

E: - Si è una bambina... ti prego non dirlo a nessuno... lo sanno solo Andrea, Ale e mia mamma... mio padre nemmeno sa nulla! –

M.R: - Ok... stai bene? –

E: - Si... sto bene! – mormoro convinta.

M.R: - Dove ti trovi? –

E: - In Puglia da mia zia! –

M.R: - Va bene! – sospira.

E: - Salutami Andrea ed Ale, ora devo andare! – cerco di chiudere al più presto.

M.R: - Ok... ciao! – attacco sospirando e toccandomi la pancia, sorrido amaramente. Stefano perderà la testa, lo so, anche se non sono in grado di dire fino a che punto. Le sue parole mi perseguitano: "Non voglio altri bambini, per me l'unico è Andrea. È una promessa che mi sono fatto quando è morta Ludovica ". Mi stringo nella giacca cercando di scacciare il freddo e alzandomi torno a casa.

P: - Tesoro allora? –

T: - Dai Emma non tenerci sulle spine! –

C: - Dicci! –

E: - Calmatevi è una femminuccia! –

T: - Si! Lo sapevo! – afferma saltellando per tutta casa.

C: - Allora devi aprire questa! – mi danno un pacchettino e lo apro. Trovo una tutina di ciniglia rosa con Minnie sopra, è bellissima.

E: - Grazie ragazze non dovevate! –

T: - Certo che dovevamo! Siamo due delle tante zie che avrà figurati se non le regalavamo qualcosa! Comunque sappi che anche da lontano la vizieremo! –

E: - Ok! – ridacchio abbracciandole.

Eccomi! Come state? Come avete passato le vacanze? Spero tutto bene! Comunque che ne pensate? Credete che Stefano capirà le scelte di Emma? Cosa mi dite?

Voglio esprimere delle sensazioni attraverso i miei disegni Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora