Sento il cellulare squillare e mi alzo per andarlo a prendere. A quest'ora possono essere solo le ragazze. Noto con mia sorpresa però che è Stefano. Non so che succede dentro di me quando leggo quel nome ma rispondo senza farci troppo caso.
E: - Pronto! Stefano? –
S: - Ciao Emma scusa il disturbo ma avrei un favore enorme da chiederti? –
E: - Non ti preoccupare, dimmi?! –
S: - Mi hanno chiamato da Milano per un convegno e dovrei partire domani mattina... dovrei stare via due giorni... ti dispiace fermarti da me per tenere Andrea? -
E: - Emh no non ci sono problemi credo... A che ora devi partire? –
S: - Alle 9.30 ho l'aereo quindi dovresti stare qui per le 8.00... ti dispiace? –
E: - Ma scherzi, lo sai che adoro stare con Andrea! Non ti preoccupare ci vediamo domani mattina!-
S: - Ok grazie Emma sei un angelo! –
E: - Esagerato! Ci vediamo domani! – attacco e torno dalla mia famiglia.
R: - Chi era? – mi chiede con un tono da finto geloso e scoppio a ridere.
E: - Papà non ti riesce a fare il geloso! Comunque era Stefano e mi devo fermare due giorni da lui perché parte per un convegno! –
L: - Che bello non ti vedrò per due giorni! –
E: - Stronzo! Comunque mamma dov'è la valigetta piccola? –
M: - Nel ripostiglio sotto la scala, dentro quella grande nera! – corro a prenderla e mi preparo tutto cercando di non scordarmi nulla.
...
Intimo? Preso! Pigiama? Preso! Spazzolino, dentifricio e pettine? Presi! Tuta, felpa e jeans? Presi! Telefono, caricabatterie? Preso! Colori e album? Presi! Credo di non essermi scordata niente.
M: - Emma sbrigati che papà ti sta aspettando sotto! –
E: - Eccomi! Eccomi! –
M: - Gli occhiali? –
E: - Cazzo ecco perché ci vedevo male! –
M: - Emma tu la mattina non ci sei proprio con la testa eh? –
R: - Marì questa con la testa non ci sta da una vita! La vecchiaia avanza pure per lei! –
E: - Papà! Vaffanculo ma di cuore! – scoppia a ridere.
R: - Sbrigati che faccio tardi a lavoro! –
E: - Possiamo andare papà ho preso tutto! –
R: - Finalmente! – afferma alzando gli occhi al cielo.
S: - Ciao Emma! – mi squadra e poi scoppia a ridere.
E: - Che c'è? – lo guardo stranita.
S: - Più conosco le donne più mi convinco che non le capirò mai! –
E: - Perché? –
S: - Devi starci due giorni qui! Addirittura la valigia? –
E: - Guarda che ho lo stretto necessario, se vuoi controlla! – lo guardo sfidandolo e lui scoppia a ridere.
S: - Ok ok va bene, ora vado, mi raccomando qualsiasi cosa chiama! Ok? –
E: - Tu invece chiama quando sei arrivato! –
S: - Oddio sembri mia madre! Comunque ok ti chiamo tranquilla! – afferma baciandomi la guancia per poi chiudere la porta.
Inconsciamente mi porto la mano sulla guancia e sorrido. Poi ci penso e mi maledico... non può piacermi Stefano... non è possibile che un bacio sulla guancia mi faccia questo effetto... non è possibile che leggere il suo nome sul display del cellulare mi manda nel panico più totale... non è possibile!
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Voglio esprimere delle sensazioni attraverso i miei disegni
FanficQuando si sprofonda, quando si subisce una perdita a volte si fa fatica a risalire da soli, si fa fatica rivedere i colori della vita, credi che tutto sia finito, e l'unica cosa che resta da fare è sopravvivere. Però un giorno qualcuno ha detto "non...