CAPITOLO 12

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Mi smuovo un po' per quanto posso ma poi mi ricordo che ho Andrea tra le braccia. Comincio ad accarezzarlo e vedo che sorride.

E: - Ma allora sei sveglio? – apre gli occhi annuendo, così comincio a fargli il solletico.

A: - No dai basta, ti prego! – scappa dalle mie braccia e corre verso la cucina. Mi tiro velocemente e gli corro dietro per prenderlo e baciarmelo tutto.

E: - Che vuoi per colazione? – gli domando.

A: - Ciambellone e latte con il nesquik! – annuisco e comincio a bollire il latte. – chiamiamo papà?–

E: - Si, ma devo andare a prendere il telefono su! –

A: - Vado io! – sparisce correndo e torna poco dopo. – eccolo! Dai chiama! –

E: - Un attimo tesoro! – dico mentre trovo il numero di Stefano – ecco fatto, c'è il vivavoce! – squilla per un po' ma non risponde – credo che dorma ancora... - non finisco di parlare che Stefano risponde con una voce assonnata. Credo che lo abbiamo svegliato.

S: - Mh pronto... -

A: - Buongiorno papi! – urla e io rido perché Andrea lo ha fatto apposta.

S: - Andrè... ma che ti urli! – sbuffa e io scoppio definitivamente a ridere. – Emma ma glielo hai detto tu di urlare? –

E: - No, giuro che non centro nulla, ha fatto tutto lui! –

A: - Papi! – urla ancora, tanto che Stefano lo riprende – a che ora torni? –

S: - Dovrei essere lì per tardo pomeriggio! –

A: - Davvero? Si! Allora ti lascio un pezzetto del ciambellone di Emma! –

S: - Oh bhè mi sento onorato! –

E: - Ei, che fai sfotti? Se non ricordo male l'altra volta te lo sei spazzolato! –

S: - Ok, ammetto le mie colpe! – scoppiamo tutti a ridere, fin quando Stefano non stacca per andare a prepararsi per la seconda riunione.

A: - Emma che facciamo ora? -

E: - Che ne dici se andiamo al parco? –

A: - Si! Mi vado a cambiare! –

E: - Andrì? – si affaccia dalla porta e mi guarda. – Fai da solo o ti serve una mano? –

A: - Faccio da solo poi se mi serve aiuto ti chiamo! – annuisco e poso le tazze nel lavandino e vado a prepararmi, le laverò dopo.

...

A: - Emma vado a giocare con quei bambini! –

E: - Ok non ti allontanare troppo e dimmi sempre dove vai! –

A: - Ok! – mi bacia la guancia e poi lo vedo andare a giocare con gli altri bambini. Fortunatamente ha un'aria serena e questo mi rende felice. Dopo lo sfogo di ieri, devo pensare seriamente a come parlare con Stefano, non vorrei risultare troppo invadente.

L: - Sorellina! – mi urla da dietro.

E: - Oddio! Luca ma sei scemo? – urlo prendendolo a sberle.

L: - E dai mamma mia! – sbuffa ridendo, sedendosi sulla panchina vicino a me.

A: - Ciao amo! Come mai qui? –

E: - Sono con Andrea! – lo indico che gioca con i bambini.

A: - Quant'è bello! – annuisco ridendo perché Ale ama i bambini quanto me.

L: - Come è andata? –

E: - Ieri è scoppiato a piangere perché gli manca la mamma... quando vede il padre piangere per la mamma vorrebbe piangere con lui e vorrebbe che il padre gli parlasse più spesso di lei! –

Voglio esprimere delle sensazioni attraverso i miei disegni Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora