Appena arriviamo in ospedale, ci fanno entrare subito. Mi fanno poggiare su una sedia a rotelle per non farmi affaticare, e mi portano a fare il tracciato con tutte le dovute analisi. Quando finiscono di visitarmi, mi portano in una stanza dove aspetterò il momento delle spinte. A quanto pare purtroppo ne avrò ancora per molto.
Quando sento la contrazione avvicinarsi continuo a respirare lentamente cercando di ricordarmi ciò che mi hanno insegnato al corso preparato, è una sensazione particolare e quasi assurda.
A: - Mamma! – vedo Andrea entrare con Stefano dietro.
E: - Ciao amore mio! – sorrido abbracciandolo. – Tra poche ore diventerai il fratello maggiore!-
A: - Si! Perché non sei a letto? – mi chiede visto che sono seduta su una specie di poltrona.
E: - Questa è solo una stanza dove devo aspettare il momento in cui nascerà la sorellina. Per ora preferisco stare seduta, appena sentirò il bisogno mi stenderò a letto! –
A: - Quindi tu stai bene? E la sorellina sta bene?–
E: - Si io sto bene amore! – sorrido accarezzandolo mentre lui mi poggia la mano sul pancione. – anche lei. Lo sai che avrà bisogno che tu ti prenda cura di lei e che la protegga... sei il suo fratellone e avrà sempre bisogno di te! –
A: - Lo farò! – annuisce contento.
D: - Ehi ragazzi ciao! –
S:- ciao.-
D:- Emma come stai? –
E: - Eh... bene... più o meno! –
D: - Dai vieni che ti visito e vediamo a che punto sei! – annuisco alzandomi un pochino dolorante.
S: - Dai campione noi andiamo dagli zii e dai nonni, amore ci vediamo tra poco! – annuisco salutandoli.
D: - Allora Emma ancora non ci siamo quindi ora ti
mettiamo una flebo e ti fai il corridoio camminando, vediamo se riusciamo a farti dilatare di più! Altrimenti rischiamo che va in sofferenza, hai perso troppo liquido. – annuisco vedendo loro procedere.
E: - Ok! – quando la dottoressa con l'infermiera escono, Stefano rientra. – Amore! –
S: - Oi, Giusy mi ha detto che devo farti camminare, che non sei dilatata abbastanza! –
E: - Si, aiutami ad alzarmi! – mi prende per il braccio e usciamo dalla stanza dove ci sono tutti.
M: - Amore di mamma come stai? –
E: - Come mi vedi mamma... - dico ovvia visto che si vede benissimo che sono dolorante.
L: - Mi sembri Ale in quel momento! –
A: - Beh i dolori sono quelli e vederla così mi sembra di averli ancora! –
C: - Quanto manca? –
E: - Parecchio Checco parecchio! – affermo sforzandomi. – Papà? –
M: - Ha appena iniziato il turno ed è andato dal primario per chiedere di stare qui oggi! –
E: - Ok! –
M.R: - Tesoro credo che è meglio che procedi con le camminate! –
E: - Si Rosi... lo credo anche io se no qui affittiamo dopo domani! –
S: - Andiamo! – cominciamo a fare avanti e indietro per quel corridoio e mi rendo conto che più le contrazioni si fanno vicine e più mi sale il panico.
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Voglio esprimere delle sensazioni attraverso i miei disegni
ФанфикQuando si sprofonda, quando si subisce una perdita a volte si fa fatica a risalire da soli, si fa fatica rivedere i colori della vita, credi che tutto sia finito, e l'unica cosa che resta da fare è sopravvivere. Però un giorno qualcuno ha detto "non...