EPILOGO PRIMA PARTE

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M: - Emma ma sei sicura che possa restare? Guarda che davvero quel monolocale va bene per me!–

E: - Ma sei matta? Quel sotto specie di locale come lo chiami tu è una gattabuia dai, non ci sono nemmeno le finestre. Scordatelo Melissa! –

M: - Emma sono già due mesi che sto qui non vorrei disturbarvi, rompere il vostro equilibrio... -

E: - Milly non stai disturbando, sinceramente non ti vedi e non ti senti, noi il nostro equilibrio non lo abbiamo mai distrutto e mai lo faremo...–

M: - Ma non vorrei levarvi anche la vostra intimità, i vostri spazi... – la guardo alzando un sopracciglio.

E: - Tesoro quella non ce la toglierà nessuno, se volevo mandarti via a tutti costi, ti trovavo io un appartamento decente a costo di aiutarti con l'affitto! – pronuncio esasperata.

M: - Ma almeno ti pago l'affitto della stanza! – ribatte.

E: - Scordatelo! – rispondo seria.

M: - Va bene ma contribuirò alle spese, alle bollette e alle faccende di casa. Non accetto un no altrimenti me ne vado! – ribatte seria anche lei.

E: - Sei tosta eh!? – domando seria e sbuffando.

M: - Ho imparato dalla migliore! – afferma ovvia. Ci guardiamo sorridendoci e ci abbracciamo.

A: - Che succede? – ci guarda strano entrando in cucina.

E: - Che c'è non posso abbracciarla? – domando guardandolo.

A: - Sembra più uno scambio di effusioni amorose tra due lesbiche! – mi acciglio guardandolo.

M: - Sinceramente non ho nulla contro le lesbiche ma non lo sono! –

E: - Ah se è per questo nemmeno io... se non ci credi chiedi a tuo padre! –

A: - Puh che schifo! – ribatte facendo una faccia delle sue. – comunque che hai deciso Milly? – la guarda in modo strano e dubbioso.

M: - Tua mamma mia ha impedito di andarmene... quindi dovrai sopportarmi! –

A: - È un piacere... – sussurra.

M: - Cosa? –

A: - No, dico dovrò prepararmi psicologicamente! – mente.

M: - Simpatico! – appena Milly si dilegua lo guardo, per capire qualcosa dai suoi occhi.

A: - Che c'è? – lo guardo e leggo serenità adesso.

E: - No, nulla! – mormoro.

A: - Ah ok! – si rilassa. Non ci posso credere! Con una scusa mi dileguo e corro in camera. Chiudo la porta a chiave e mi dirigo nel nostro bagno aprendolo di botto.

S: - Amo, nemmeno pisciare in pace posso? – lo guardo fissandolo. – Oh! Pervertita la mia faccia e qui! –

E: - Eh si scusa! Che ti dovevo dire? – ci penso ma vederlo a petto nudo con i capelli bagnati mi manda in estasi e non ricordo nulla. Mi guarda ridendo e mi bacia con passione. – ah ecco! – mi stacco e lui mi guarda sconvolto. – secondo me Andrea prova qualcosa per Milly! –

S: - Eh? – gli spiego la situazione e lui mi guarda – e se fosse così che c'è di male? –

E: - Nulla è questo il bello... perché sarebbe fantastico... poi quando si battibeccano e quando chiacchierano, sono così carini! – pronuncio sospirando con gli occhi luccicanti.

S: - Amò tu non stai bene, lasciatelo dire! – lo guardo mettendo il labbruccio. – mh... te lo prenderei a morsi sto labbro! – si avvicina, me lo prende e me lo morde. Mi aggrappo a lui, che mi poggia sul mobiletto del lavandino. Comincia a spogliarmi mentre io gli tolgo l'asciugamano che aveva in vita.

Voglio esprimere delle sensazioni attraverso i miei disegni Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora