Capitolo 31

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Andrea non sapeva dove andare, di certo non poteva tornare a casa sua, tecnicamente lei si doveva trovare a scuola, non a gironzolare con Logan..

Era arrabbiata con lui, o meglio era arrabbiata con se stessa, perché, nonostante tutto,le sembrava sincero. Ma con Logan non si può mai essere sicuri. E se fosse rimasta lì, sicuramente avrebbe ceduto e l'avrebbe baciato, ma non poteva farlo, non di nuovo.

Decise di prendere un taxi e di andare da Clary.

"Non dovevi essere a scuola tu?" Chiese la rossa quando si ritrovò l'amica alla porta.

"Aspetta non dirmelo, quel cretino di mio fratello ti ha costretto a marinare la scuola e ad uscire con lui, vero?" A Clary non servì neanche che le rispondesse, i suoi occhi parlavano per lei.

"Ho ragione" concluse facendola entrare

"Ora mi spieghi bene quello che è successo, tutto dall'inizio" pretese mentre si sedeva comodamente sul divano e invitava con lo sguardo l'amica a fare altrettanto.

"Ecco ieri mattina Logan si è presentato a casa mia,poiché gli dovevo un appuntamento "Mimò tra virgolette l'ultima parola"Ma io gli ho detto che non potevo, poiché dovevo badare ai bambini e lui si è offerto di aiutarmi. Siamo andati al parco, e devo ammettere che mi sono divertita con lui e anche Diego e Diana, sopratutto Diana. Abbiamo pranzato fuori, anche se non abbiamo proprio pranzato, è stata più un abbuffata di dolci" sorrise al ricordo" poi siamo tornati a casa e dopo un pò sono arrivati Maria e Roberto. Lui era incazzato come una bestia, ma poi si è calmato.Anche se ha voluto fare una chiacchierata con Logan"

"Modalità padre geloso in funzione " Commentò Clary ridendo.

"Esatto. E poi beh oggi ..." si fermò, non era sicura di volerne parlare.

"Dai non puoi lasciarmi così, se ha fatto qualcosa di sbagliato avrò un motivo valido, anche se la sua sola presenza basta, per picchiarlo." La supplicò. Andrea non resistette ai suoi occhi dolci e le disse tutto.

"È vero, lui non si è mai comportato così con le altre, voglio dire, non si è mai interessata a nessuno in questo modo"disse pensierosa" Non voglio dare un giudizio affrettato, ma credo che non stesse mentendo"

"È questo il punto, io non ci capisco più niente. Se fossi rimasta lì, io lo avrei baciato, e non so il perché." Ammise.

"Non ti starai in..."

"Non pronunciare quella parola, credimi non rientra nel mio vocabolario" la fermò Andrea.

"Ne sei sicura?"

"Sarò anche confusa, ma l'unica cosa di cui sono certa e che non mi innamorerò mai di lui o di nessun'altro" fece una pausa "Ma ora parliamo di te" Cambiò discorso" Cosa ti rende così triste e irritabile?"

"Il ciclo, te l'ho detto anche questa mattina" mentì spudoratamente.

"Clary..."

"Ok ok" si arrese la ragazza" Il problema è Luke, da quando ci siamo chiariti, non mi ha telefonato, non mi ha mandato un messaggio, a scuola sembra evitarmi..." disse frustata" credimi, sono più confusa di te in questo momento"

"Chiamalo" suggerì la bionda.

"Non posso, è a scuola adesso"

"Si,ma potresti mandargli un messaggio e chiedergli se può parlare con te al telefono" Si sentì all'improvviso la suoneria del cellulare di Clary. Quest'ultima lo afferò dal tavolino su cui era appoggiato e quasi lo fece cadere per la sorpresa.

"Oh Dio è Luke, che cosa faccio ora?" Chiese in preda al panico.

"Rispondi, ma non dimostrarti né offesa né menefreghista, sii semplicemente cordiale, ma non troppo" istruì Andrea, e l'amica annuì, mettendo il telefono in viva voce .
"Ciao Clary, scusa se non ti ho chiamata"esordì il ragazzo.
"Sono stata così impegnata che non ho dato molto peso al fatto che tu non ci siamo sentiti per due giorni un' ora e trenta minuti" rispose noncurante la ragazza, per poi pentirsi subito di ciò che aveva detto.

Black#Wattys2015Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora