Epilogo

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"Direi che ne abbiamo avuto abbastanza di cibo" esclamò Felix toccandosi la pancia" tutti d'accordo?" Ci fu un mugolio di approvazione da parte di tutti.
"Allora mettiamo via quel che resta" propose Deborah mentre si alzava seguita da Annabell.
"Io sparecchio" disse quest'ultima mentre inziava a impilare i piatti.
"Allora io lavo i piatti...ovviamente insieme a Felix" Andrea guardò il diretto interessato che la fissava scioccato.
"Io sono un uomo"
"Sbagliato, tu sei un ippopotamo rinchiuso in un corpo umano. Il tuo stomaco non ha fine" Commentò Andrea, per poi costringerlo ad alzarsi.
"Le mie mani sono di ricotta, farei cadere tutto, non sono adeguato" si lamentò puntando i piedi sil pavimento.
"Felix va in salotto" sospirò Logan" aiuto io Andrea"
"Grazie fratello" lo ringraziò il ragazzo dai capelli blu.
"Sei stato davvero bravo prima, mi sono piaciute molto le tue parole" ruppe il silenzio che si era creato, quando, ormai, erano rimasti soli.
"Ho detto solo ciò che pensavo, e ti ringrazio per averci dato la possibilità di aiutare quei bambini" le sussurrò lui mentre le passava un piatto per asciugarlo.
"Sono io a dover ringraziare voi, sia per domani, sia per questa sera"
"Beh è sempre un piacere passare del tempo con te" le disse lui"credo che abbiamo finito, siamo stati veloci, non trovi? "
"Direi di si " Concordò lei, asciugandosi le mani bagnate.
"Allora raggiungiamoli in salotto" le prese una mano, ormai asciutta.
Quando entrarono in salotto, trovarono Max e Felix letteralmente sdraiati sul divano più grande, Clary e Annabell che conversavano sull'altro divano , e Deborah che seduta sul tappeto stavo usando il suo telefono.
"Ragazzi volevo proporvi un'idea" Battè le mani Andrea per attirare la loro attenzione" che ne dite di vedere un film?"
"Io ci sto" rispose subito Maxime, poi ci furono un susseguirsi di consensi.
"Allora ci tocca solo scegliere quale vedere" disse sorridendo Andrea.
Insieme decisero di guardare un film natalizio, alla fine di esso, tutti se ne andarono, tranne Clary e Logan. La rossa si era addormentata a metà film, e non accennava a muoversi.
"Sarebbe meglio se restaste a dormire qui" sussurrò a Logan, per non far svegliare Clary.
"Tutti e due, o solo Clary?"
" ho detto restaste , quindi non solo Clary " gli rispose Andrea, senza però guardarlo.
"Prendila in braccio, ti faccio vedere la stanza" istruì la bionda.
Logan fece come gli aveva detto, e la seguì su per le scale.
Andrea aprì una delle porte delle quattro stanze, e il ragazzo mise a letto la sorella, togliendole prima le scarpe.
"Ora ti mostro la tua camera, è la seconda a sinistra"
"Non dormo con te ?" Le chiese innocentemente.
"No" rispose secca" va a nanna prima che ti dia un cazzotto"
"Violenta" disse malizioso " mi piace " continuò, e poi si chiuse la porta della sua camera.
Seduta davanti al camino ancora acceso, Andrea avvolta in una calda coperta arancione, era intenta a fissare le fiamme che ardevano, non riusciva a dormire, per questo era scesa giù in salotto. Guardava il fuoco incantata, e anche maliconica. Ogni sera della Vigilia di Natale , a cena, sua nonna le raccontava di come sua figlia, la madre di Andrea, amasse l'aria natalizia, le parlava della sua scalpitante attesa, del suo correre presto nel proprio letto, abbracciata alla bambola che proprio Babbo le aveva regalato per il suo primo Natale, delle letterine chilometriche in cui scriveva non solo ciò che desiderava per sé, ma anche per i suoi genitori, e che lasciava sotto l'enorme abete addobbato esclusivamente da lei.
Ogni volta Andrea non poteva non ridere per l'ingenuità dei bambini e di sua madre , ma era anche triste perché lei non aveva mai potuto provare quella sensazione di ricevere dei regali.
Quando era piccola, a New York non festeggiavano il Natale in casa sua.
E ogni volta che sentiva i suoi compagni di scuola che parlavano di ciò che avevano ricevuto, era gelosa.
Era talmente immersa nei suoi pensieri che non si accorse neppure che qualcuno aveva sceso di soppiatto le scale e si avvicinava silenziosamente all'albero di Natale posto poco lontano dal camino. Ad un tratto, però, sentì uno strano rumore e si voltò di scatto proprio verso la fonte di esso.
"Logan!" esclamò spaventata, portandosi una mano sul cuore.
"aah" urlò lui" che ci fai ancora sveglia? Credevo fossi a letto" disse poi , nascondendo qualcosa dietro la schiena.
"Pensavo lo stesso di te ...che stai facendo?" gli chiese, sospettosa, mentre si alzava dal divano
"Niente"
"Logan" lo richiamò Andrea, incrociando le braccia al petto.
"Controllavo l'albero, ho sempre adorato gli alberi e tu?"rispose con voce più acuta del normale.
"Cosa nascondi?"
"Niente"
"Logan..."ringhiò lei, dopo aver perso la pazienza.
"Andrea!"
La ragazza si avvicinò rapidamente al ragazzo , che si scansò, cadendo con un tonfo sul pavimento.
Lei si chinò e riuscì a strappargli ciò che teneva stretto tra le mani: una scatolina in velluto blu con un fiocco bianco.
"Che cos'è?" domandò Andrea, putando gli occhi nei suoi.
"Non si vede , è una scatola " con quelle parole Logan si guadagnò uno sguardo assassino da Andrea, che voleva la verità.
"È il tuo regalo di Natale" si arrese alla fine Logan.
"Mi hai fatto un regalo?" Domandò scioccata.
"Si, non hai mai ricevuto regali?"
"Solo i miei nonni, quando ho iniziato a vivere con loro a Londra, mi hanno fatto dei regali " sussurrò abbassando lo sguardo.
"Oh, non ha sempre vissuto qui a Londra?
"No, sono nata a New York, e abitavo lì, ma non ne voglio parlare adesso....mi dispiace"
"Non fa niente " la rassicurò lui" non voglio che mi parli di qualcosa di doloroso per te".
Andrea lo ringraziò con gli occhi.Poi Logan parlò di nuovo.
"Non sapevo cosa ti potesse piacere, è stato difficile scegliere...ma aprilo, così vediamo se ho scelto bene" la incitò.
Andrea sciolse il fiocco e aprì la scatola. Sbarrò gli occhi : dentro di essa c'era una meravigliosa collana in oro bianco con una pietra a forma di goccia.
"È uno smeraldo, ho pensato che se tu indossassi questa collana, potessi avere un pezzo di me con te perché..."
"È il colore dei tuoi occhi" finì Andrea la frase per lui.
" Esatto..." confermò lui "L'ho fatto anche perché , per quanto sia sdolcinato, voglio che tu ti ricordi sempre di me. Io non voglio che tu mi dica che mi vuoi bene, o meglio se vuoi dirmelo fai pure" ridacchiò Logan" voglio so che tu non mi dimentichi"
"Potresti mettermi la collana per favore?" ChieseAndrea per poi dare le spalle a Logan in modo tale che potesse fare ciò che gli aveva chiesto.
"Comunque non potrei mai dimenticarmi di un deficiente come te" disse ironica la ragazza dopo alcuni secondi.
"Hai appena rovinato il nostro momento romantico" si lamentò lui ,sbuffando.
"Romantico? Sembra che tu mi stia dicendo addio con le tue parole "
"Non ti libererai mai di questo deficiente" controbbattè Logan.
"Allora per ritornare all' atmosfera romantica" disse Andrea mimando di virgolette"ti dirò ha cosa"
"Sono tutt'orecchi " la interruppe Logan.
"Stai rovinando l' atmosfera romantica" gli fece il verso.
"Scusa"
"Inizierò con il dirti che ci sono cose che capitano per caso, non siamo noi a volerlo, come il nostro incontro.... anche se tu mi hai sbatto contro un muro perchè pensavi che fossi il fidanzato di tua sorella"
"Non è colpa mia se ti sei finta un ragazzo" si giustificò Logan.
"Io non mi sono mai finta un ragazzo, siete voi che non ci siete accorti che io fossi una ragazza" lo ribeccò lei.
"Dobbiamo discutere su questo proprio adesso?"
"Hai ragione, poi devo continuare il mio discorso.... allora come ti ho già detto ci siamo incontrati per caso...tu sei una cosa che mi è capitata, e io... adesso..." balbettò un po' in imbarazzo.
" Tu adesso?" La incitò Logan divertito.
" Non prendermi in giro"lo rimproverò dandogli un leggero pugno sulla spalla"sto cercando di spiegare ciò che provo, sai che mi è difficile farlo. "
Logan le mimo scusa con le labbra.
"Ora la smetterai di interrompermi ?" Gli domandò assumendo un tono autoritario.
"Certo, starò zitto "
"Bene..." sussurrò Andrea mentre si portava una ciocca di capelli , che era sfuggita dalla sua treccia, dietro l'orecchio e prese un gran respiro" Non ho mai voluto aprirmi con nessuno, parlare di me con qualcuno... ma con te ho iniziato ad avere voglia di farti entrare nella mia mente, di lasciarti vedere le mie paure. Ed il perché è semplice: avevi ragione quando dice i che noi due siamo simili, siamo due anime tormentate , anche se da demoni differenti" prese un altro respiro e continuò a parlare con un tono di voce leggermente più alto"Con tutto ciò voglio dirti che sono terrorizzata , tu mi stai entrando dentro e questo mi fa paura... sono terrorizzata da ciò che puoi fare una volta dentro. E all' inizio ho cercato di combatterti, ma tu mi ha sopraffatto. Quindi benvenuto nel mio mondo".
Logan la prese tra le braccia, e appoggiò la testa della ragazza all' altezza del suo cuore.
'Senti che effetto mi fai ?" Le sussurrò all' orecchio'' ciò che mi hai detto è il mio regalo di Natale che ho mai ricevuto... tu sei il miglior regalo"
"Veramente non era questo il tuo regalo" gli disse Andrea, alzando lo sguardo verso il suo viso"
"Ora sono io quello sorpreso tra i due... e cosa mi hai regalato?"domandò curioso.
" Vai a vedere, è il pacco grande giallo" gli indicò l' albero.
Logan si precipitò lì, e scartò velocemente la carta regalo.
" Pittura rossa e pennelli?"
"È un regalo simbolico, come il tuo" gli disse Andrea , mentre si inginocchiava accanto a lui.
"Continuo a non capire".
Andrea roteò gli occhi al cielo " La tua camera da letto è completamente anonima, non ti rappresenta. Invece il rosso si, tu sei rosso. Voglio che tu si libero di essere te stesso, soprattutto nella tua camera"
" Come fai a conoscermi così bene?" Chiese Logan, più a se stesso che ad Andrea." E se io sono rosso, tu sei nero. Bella e oscura come la notte"
" Credo che sia ora di tornare a dormire" disse Andrea, dopo alcuni minuti di silenzio.
"Hai ragione, spengo il fuoco, tu vai"
"D'accordo... buonanotte Logan" sussurrò Andrea, dopo avergli dato un casto bacio sulla guancia. Il ragazzo non le rispose e la fissò mentre saliva le scale.
Il giorno dopo, Andrea fu svegliata dal campanello che continuava a suonare.
Ancora assonnata , aprì la porta e davanti a se apparve Felix con un naso rosso da clown.
"Credi che ai bambini piacerò così?" Domandò ad Andrea.
La ragazza non fece in tempo ad aprir bocca, che una voce rispose per lei.
" Felix non devi preoccuparti, con quei capelli non devi neanche metterti una parrucca , sei perfetto così" si prese gioco di lui Deborah.
"Quanto sei spiritosa amoruccio mio" le disse con tono di voce da donna, e schioccandole un rumoroso bacio sul naso.
"Mai quanto te biscottino" lo ribeccò Deborah.
"Prima o poi si metteranno insieme quei due" bisbigliò Annabell ad Andrea.
" Concordo con te" le rispose quest'ultima.
Dopo qualche minuto scesero anche i fratelli Reed, e tutti insieme fecero una colazione veloce, per poi recarsi all'ospedale.
Sarebbe riduttivo dire che i bambini furono felici nel vederli, erano letteralmente euforici. Durante la loro visita ci fu solo un piccolo inconveniente: Percy aveva riconosciuto Logan, e ciò aveva mandato in panico quest'ultimo. Ma con uno stratagemma, ciò quello di far indossare a Logan un profumo da donna, erano riuscita a scamparla.
Quando uscirono dall'ospedale Max, Annabell, Deborah e Felix si congedarono, poiché dovevano tornare dalle loro rispettive famiglie per il pranzo di Natale.
Clary constrinse Andrea a pranzare insieme a loro.
"Andrea mi devi aiutare a preparare da mangiare, mio padre arriva a casa alle due del pomeriggio" le disse Clary mentre cercava due grembiuli.
"OK, non abbiamo molto tempo, faremo qualcosa di semplice e veloce" istruì Andrea"Logan tu apparecchia la tavola"
In men che non si dica riuscirono a preparare un pranzetto delizioso.
Quando il campanello suonò, Clary e Logan erano lontani per sentirlo, così andò ad aprire Andrea.
La ragazza tremò quando vide l' uomo che imponeva su di lei.
"Ciao gattina" disse lui , il suo demone era tornato, ma Andrea non era pronta a combattere di nuovo.

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