Uscirono da scuola insieme, Clary la invitò a dormire da lei. Orma era come una seconda casa per Andrea, quindi accettò. Dormirono abbracciate, come due sorelle. Clary non aveva un pigiama in più per Andrea, erano tutti in lavanderia; quindi le prestò una delle maglie di Logan. Andrea ,quando la indossò, pensò che Logan aveva un buon profumo e che doveva essere molto alto, la maglia le arrivava quasi a metà coscia e lei non era bassa, anzi. Molte volte Clary le aveva detto che poteva fare la modella con il fisico che si trovava, ma non poteva farlo, era piena di cicatrici, sia interne che esterne. Rea si alzò prima di Ary, che dormiva ancora profondamente, sembrava una piccola bambina. Appena poggiò i piedi nudi sul parquet , sentì un brivido di freddo, ma non era fastidioso, anzi le faceva capire che era viva. Si vestì con gli abiti del giorno prima e indossò il suo mancabile cappello. Anche se c’ erano solo lei e Clary in casa senza di esso si sentiva scoperta, fragile. Era giovedi ed era troppo tardi per andare a scuola , così decise preparare una colazione abbondante per la sua amica, scese le scale e andò in cucina. Preparò dei pancake, biscotti, succo d’arancia, waffle, uova strapazzate , pancetta,di tutto. Quando finalmente Clary si svegliò si trovò davanti tutto quel ben di dio e ringraziò Andrea per quello che aveva fatto ed era non andare a scuola. Ancora con la bocca piena, Clary chiese ad Andrea che cosa le andava di fare quella mattina giusto che non c’ era scuola. “Non lo so, a te cosa va di fare?” rispose Rea sorseggiando il suo tè. Clary sembrò pensarci su, poi quasi urlò “Ho un idea, che ne dici di andare a fare shopping?” Rea odiava lo shopping, ma non disprezzava i vestiti in sé per sé, infatti le piaceva fare quando faceva compere con sua nonna, perché andavano sempre in negozi strani, dove c’erano capi particolari , soprattutto vintage, come piacevano a lei. Ma non voleva dare un dispiacere all’ amica, quindi annuì. “Ma come faremo se vorrai provare qualche cosa? C’è voglio dire, se credo che tu sia un ragazzo … non sarebbe strano che tu provassi abiti da donna? “ Quanti problemi che si faceva quella ragazza, Andrea la tranquillizzò dicendo che non si sarebbe provata niente. “Ma perché? Saresti così bene. Comunque non voglio costringerti. “ “Bene, ora vestiti , che andiamo subito” le disse Andrea. Dopo appena 10 minuti erano già alla fermata dell’ autobus, non potevano certo andare in centro senza un mezzo. Si potrebbe dire che Clary aveva svaligiato tutti i negozi in cui erano entrate. Aveva comprato di tutto . scarpe , borse magliette, gonne. Tutte cose che Andrea non metteva da una vita. Aveva indossato dei vestiti qualche anno prima,quando la nonna la costringeva a farlo. Faceva delle sfilate solo per lei, diceva che amava vedere il suo fiorellino indossare abiti degni di lei. Si rattristò al pensiero della nonna.“Ehi Rea, c’ è qualcosa che non va?” le chiese Clary. “No no, stavo pensando che ora di andare a mangiare, ho una fame” cercò di sviare il discorso Andrea, non voleva ancora parlarle della nonna. “E ti credo, hai solo bevuto del tè e mangiato due biscotti, ecco perché sei così magra, ora ti faccio vedere io come si mangia veramente” le rispose Clary con il suo tono di finto rimprovero. Portò Andrea in uno fast-food, e la costrinse a mangiare di tutto, tutto sommato ad Andrea piacque quello che mangiò, e dopo era piena come un tacchino alla cena del Ringraziamento. Vagarono per le strade per tutto il pomeriggio dopo la pausa pranzo. Ad un certo punto Clary notò in una gioielleria due collane che sarebbe stata per fetta per loro. Esse avevano come ciondoli lo Ying e lo Yang , due metà diverse , come loro due, che si completavano a vicenda. Decise di comprarle senza dire niente ad Andrea, che era andata un attimo in bagno in un bar vicino al negozio,voleva regalargliela quella sera stessa, per dirle che il suo passato non la spaventava, che non l’ avrebbe mai lasciata, come poteva lasciare il suo Yang? Quando arrivarono a casa , Ary costrinse Andrea a restare lì da lei. Rea accettò a d una sola condizione, doveva passare prima da casa sua a prendere un pigiama e un cambio per il giorno successivo, c’era scuola e non potevano saltarla un’altra volta. Dopo aver visto una serie televisiva che piaceva a Clary, e essersi messe i rispettivi pigiami, nero per una e bianco per l’altra, Ary le diede la collana. “Noi siamo come lo Ying e lo Yang,siamo diverse, siamo il giorno e la notte, la luce e il buio, siamo il bianco e il nero” e indicò i loro due pigiami”ma ci completiamo, per esempio a cosa servirebbe la luce senza il buio in cui risplendere, come potrebbe vivere Clary senza la sua Andrea. Lo so che sono pensieri troppo smielati, e so anche che non ti piacciono, ma questi ciondoli sono un simbolo del nostro legame , della nostra amicizia. Ma se non la vuoi puo…” non le lasciò il tempo di finire la frase che Rea l’ abbracciò” non lo dire neanche per scherzo,grazie per la collana, ma anche senza di essa il nostro legame è indissolubile, nessuno ci separerà, “ Clary piangeva e la bionda le asciugò le lacrime. “Forza ora a nanna, se no domani faremo tardi”le disse Rea. Andrea si svegliò, come il giorno precedente, prima . Erano le 6.45, poteva preparare di nuovo la colazione, era il minimo dopo il regalo di Clary, era stata così dolce. Si vestì con il cambio, cappello,jeans neri, maglietta nera e una felpa gigante grigia, unico tocco di colore se così si può definire. Appena varcò la soia della cucina le prese un colpo, su uno sgabello , intento a mangiare una mela ,c’ era un ragazzo. Moro, occhi verdi, era bellissimo , lo aveva già visto, ma certo era il bambino della foto, Logan.Logan alzò lo sguardo e la fissò socchiudendo gli occhi “Vedo che mia sorella se la spassa,sei andato a letto con lei ? Perché se è così povero te , ora non ti molla più” disse con tono , Andrea non sapeva definirlo, anzi si, da stronzo. Aveva ragione Clary, era uno stronzo insensibile, come Andrea d’ altronde, ma almeno lei non trattava così la gente che non conosceva. Ma aveva una voce … era roca, sensuale e bassa, Rea ne rimase colpita. “No” rispose fredda Andrea. Logan alzò le mani al cielo “Wow wow calmati, se non fossi un ragazzo , giurerei che saresti mestruata” rispose lui con un tono che ti diceva ti sto prendendo per il culo, e credo che tu ne sia consapevole, ma non mi importa. Rea non rispose, anzi lo fissò soltanto con i suoi occhi viola tornati cupi , nascosti dalle lenti. Ci fu uno scambio di sguardi che sembrò durare ore, ma che finì quando Clary scese le scale e urlò felice “Andrea vedo che ti sei …” si fermò e la sua felicità fu rimpiazzata dalla malinconia e da un velo di rabbia quando vide il fratello ”oh, Logan … quando sei tornato?” “Sorellina, sono tornato ieri notte, comunque vedo che ti dai da fare, chi è il tuo amichetto? Ora lui sa il mio nome, ma io non so il suo” canzonò Logan. “Si chiama Andrea” sussurrò Clary, sapeva che non poteva dirgli che era una ragazza e un po’ ne era felice, non voleva che usasse anche lei come faceva con le altre , ma era anche certa che Andrea non sarebbe cascata nella trappola di suo fratello.Logan si avvicinò alle due “E questo Andrea ha anche un cognome?” chiese ancora il ragazzo. Andrea aveva capito subito che era uno da una botta e via, che trattava le ragazze come carta igienica, non le piaceva per niente. “Gray.” Disse Rea decisa ,e senza lasciar trapelare nessun emozione dalla sua voce. “Come?” sussurrò Logan senza che il suo sorriso strafottente gli lasciasse la faccia. “Il mio cognome è Gray” rispose Andrea. Poi si rivolse ad Clary. “Vuoi che ti prepari la colazione?” chiese dolcemente. “No, no, che ne dici di andare alla pasticceria dell’ altra volta,?Potremmo fare colazione lì” disse Clary. “Ma certo, ho una fame, forza sorellina vatti a vestire, così andiamo” rispose Logan. “Forse non hai capito fratellino, l’ ho chiesto ad Andrea , non a te” disse arrabbiata Clary. “Andremo in questa pasticceria e poi vi accompagnerò a lezione, non è una splendida idea. Poi non è anche lontana la vostra scuola? “ Ary pensò che non aveva tutti i torti, ma non sapeva che cosa volesse Rea, così la guardò e le chiese con gli occhi che cosa dovesse fare. “Per me va bene Clary” disse solo Andrea. La rossa sospirò rassegnata.“ D’accordo, vado a vestirmi, e per favore Logan non mettermi in imbarazzo con Andrea, è importante per me” “Non preoccuparti”le rispose il moro. Appena Ary scompari sulle scale. Logan afferrò Andrea e la sbatté al muro poi le ringhiò “Prova solo a fare del male a mia sorella e sei morto. Come ha detto ci tiene a te, hai capito?” Era preoccupato per la sorella, sotto sotto ci teneva a lei, e questo fece piacere ad Andrea. “Non le potrei mai fare del male” sussurrò gelida Rea e si liberò velocemente da Logan , che non fece obbiezioni poiché Clary stava venendo verso di loro. Si diressero tutti e tre nella macchina del ragazzo. Era davvero bella, un bel pickup nero con i rivestimenti in pelle bianca all’ interno. Durante la colazione al bar, l’ unica che parlava era Clary. Andrea non aveva niente da dire, e Logan era troppo impegnato ad osservare e studiare “l’amico” di sua sorella. Non lo convinceva per niente, aveva capito che nascondeva qualcosa, e aveva intenzione di scoprirlo e poi era come lui, freddo controllato, ma trattava Clary con dolcezza, ci teneva un po’ a lei, ma questo non toglieva il fatto che era un tipo strano, non sembrava proprio un ragazzo, forse era gay. Durante il tragitto in macchina per andare a scuola, Logan prese la parola”Clary sta sera organizzerò una festa a casa. Se vuoi puoi invitare il tuo amico” Ad Andrea non piacevano le feste, tanto meno se erano organizzate da uno come lui. Voleva fare la gentile per cui rispose”Non ci sarò ma grazie per l’ invito” ma il suo tono di voce non le uscì così tanto gentile.“Ti prego vieni, di sicuro mi annoierò senza di te” piagnucolò Clary. Le feste di suo fratello erano piene di droga, alcool e chissà cos’ altro. “Non posso Ary, mi dispiace” le sussurrò dolcemente Andrea .Clary sembrò convincersi, dopo tutto quello che le aveva rivelato due giorni prima, dopo i ciondoli che le legavano ancora di più, non voleva costringerla. “Ok, fa nulla” ma Andrea notò che era triste. “Domani ti porto in un posto speciale, così mi faccio perdonare. Ok?” Dopo quelle parole l’ animo di Clary sembrò risollevarsi“Si certo, non vedo l’ora.” Quel ragazzino dove cazzo voleva portare mia sorella! pensò Logan. Non che gli importasse molto di Clary … ma chi voleva darla a bere, era pur sempre la sua sorellina,ma quei capelli e quei occhi le ricordavano troppo lei , la sua mamma. Solo lui sapeva la verità sulla sua morte,e non se lo sarebbe mai perdonato. Sovrappensiero non si accorse che erano già arrivati a destinazione, si fermò e salutò la sorella e Andrea.Poi ripartì velocemente, aveva una festa da organizzare.
(Salta per la stanza) yeahhhh , Finalmente il nostro Logan ha fatto la sua comparsa!!!! Beh e' un bel ragazzo,no?
Cosa succedera' mai alla festa del nostro bad boy dagli occhi verdi ? Boh.
comunque volevo consigliarvi la storia di una bravissima scrittrice , michaelsshine , si chiama Close as strangers, e' davvero bella.
Beh , non ho piu' niente da dirvi, vi ringrazio per aver letto e ciaoooooooooo <3
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Black#Wattys2015
Teen FictionIl nero rappresenta il limite assoluto oltre il quale non c'è più nulla. È il "no" contrapposto al "si" . Il nero è la fine. Il nero quindi esprime negazione per la vita futura con conseguente rifiuto a lottare, negazione per la realtà in cui si viv...