Capitolo 7

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La mattina dopo , Logan si alzò con un forte mal di testa, aveva bevuto e si era divertito con quella biondina, ma non aveva concluso niente con lei, era troppo ubriaco e fatto. Si trovava in salotto, che sembrava più un campo di battaglia. Bicchieri , bottiglie e patatine erano sparsi nella stanza, avrebbe chiamato qualcuno per pulire quel disastro. Chissà se la sua sorellina si era divertita, andò in camera sua , ma era vuota. Prese il cellulare per chiamarla e trovò un messaggio da un numero sconosciuto.

Sono Andrea Gray, tua sorella dormirà da me questa notte,appena leggi questo messaggio, e scommetto lo leggerai domani mattina . Quando ti svegli vieni a casa mia, è quella di fronte alla tua.

Era incazzato, si vestì e andò subito in quella casa,suonò il campanello. Rea era già in piedi e vestita, e il rumore fece svegliare Ary. “Vai nel mio armadio e prendi quello che vuoi, io vado ad aprire, ho la sensazione che sia tuo fratello” le disse Andrea. “Non preoccuparti, posso indossare il vestito di ieri.”

“Insisto e prendi delle scarpe comode, dopo aver sistemato tuo fratello andiamo dove ti avevo promesso” non le diede neanche il tempo di replicare che scese già Clary aprì titubante le due ante e si trovò un enorme cabina armadio davanti. Era quasi quanto la stanza da letto, c’ erano tantissimi vestiti, dei più svariati colori e modelli, tutti molto classici e sofisticati, quasi retrò. Scelse un semplice maglione panna molto grande e dei leggins e delle scarpe basse, erano del suo numero,forse erano della nonna . Nel frattempo al piano di sotto Andrea aprì il portone, e si trovò davanti un Logan veramente incazzato. “Dove cazzo è mia sorella?” le ringhiò contro. “Sono qui.” Clary scese le scale. Logan la prese per un polso facendole palesemente male. “Lasciala subito, non hai il diritto di trattarla così o di essere incazzato” gli disse brusca Andrea.“Ieri non ha dormito a casa , si che ho il diritto di essere incazzato , sono suo fratello”. Clary stava zitta, non ce la faceva a parlare, così Rea continuò con tono glaciale e con gli occhi scuri , quasi neri. “Sai perché non ha dormito a casa , sai cosa ha dovuto sopportare? Ovviamente no. Ora ti definisci suo fratello, ma quando era in pericolo tu dov’eri? Eh .. dov’ eri ?!? Eri troppo impegnato a baciarti con una puttana invece di aiutare tua sorella che stava per essere violentata dal tuo amichetto Luke. Io ho pestato Luke, io l’ho tolto dal corpo di Clary, quello che avresti dovuto fare tu” urlò . Logan era sbigottito, e improvvisamente si ricordò di sua sorelle che lo pregava di aiutarlo, ma era troppo fatto, lasciò il polso di Clary e uscì da quella casa. “Grazie per avermi difesa” sussurrò Ary. Gli occhi di Rea si schiarirono. “Forza facciamo colazione , poi dobbiamo uscire, ma prima ti mostro la casa”. Le mostro prima le stanze al piano superiore. Ormai la sua stanza l’ aveva vista, mancavano solo la ex stanza della nonna, la biblioteca e la stanza degli ospiti. Le mostrò solo la biblioteca. La stanza era enorme, piena di libri, ce ne erano circa 3000 mila, così le aveva detto Andrea, c’ erano poltrone di pelle , comode per la lettura, ma la cosa che colpì Clary fu il lucernario a forma di cupola che sormontava il soffitto. Era bellissima, e c’ era una scena rappresentata, Clary non la riconobbe.“Che cosa rappresenta?” le chiese  ancora con il naso all’ insù estasiata dalla bellezza di quella cupola. “Il ratto di Proserpina, sai mia nonna era un’ amante della mitologia greca.” Scesero al piano di sotto e Andrea le mostrò il giardino sul retro, la piscina , la dependance, la sala della musica. Due pareti erano azzurro chiaro con tanti uccelli in volo , una era uno specchio e sull' parete c’ era scritto “La musica è espressione, è libertà”.In essa c’ erano un piano a coda bianco, i suoi violini, un’ arpa , tutte le chitarre del nonno, un grammofono, e una sbarra. Clary non capì per si trovava lì “Perché c’è una sbarra?”chiese Clary. Rea sorrise . “Lo scoprirai presto, ora ti mostro il soggiorno e la cucina”. Il soggiorno era immenso, c’ era un grande caminetto in marmo, divani in pelle bianca , un tavolino, e un enorme vetrata che dava sul giardino, in enorme contrasto con le linee classiche della casa. La cucina era bellissima, ma Clary non si soffermò molto ad ammirarla, era affamata, e i brontolii della sua pancia le davano ragione. Andrea rise. “Forza siediti, ti preparo la colazione”. Dopo aver mangiato, Rea prese un borsone ,“Andiamo in garage, prendiamo la macchina” “ Hai una macchina?” chiese sorpresa la rossa. Andrea non riuscì a dire neanche una parola poiché furono interrotte da un miagolio. “Ary ti presento Ade, il mio gatto, non ti conviene avvicinarti, è un po’ irrequieto con la gente che non conosce, anzi con tutti, tranne che con me” le disse. “Va avanti, gli do da mangiare e usciamo” Clary fece come le aveva chiesto. Andò in garage e si trovò davanti una decapottabile nera a due posti  e una moto anch’essa nera. Quando la bionda la raggiunse le chiese il perché non le utilizzasse per andare a scuola. “Non passerei inosservata , poi Jessica distruggerebbe sicuramente i miei due gioiellini” rispose semplicemente. “Hai ragione”. Salirono in macchina e Andrea fece alzare la saracinesca con un telecomando. Logan fu risvegliato dai suoi pensieri da un rumore, si affacciò alla finestra e vide sua sorella in una macchina, e che macchina , con il suo “amichetto”, prima gli aveva fatto una bella ramanzina, ma era troppo orgoglioso per chiedere scusa a sua sorella. Decise che li avrebbe seguiti, voleva vedere dove quel ragazzino portava Clary. Prese la sua bici, per non dare nell’ occhio e seguì la macchina nera. La macchina si fermò vicino ad un edificio quasi completamente fatto di vetro, da dove si potevano vedere delle ballerine che danzavano. “Una scuola di danza? “ si domandò ad alta voce, doveva vederci chiaro in quella situazione.. Andrea la portò dentro la scuola, la frequentava da quando era arrivata a Londra. All’ entrata c’ era una delle sue insegnanti-Candice- una cara amica di sua nonna,che la salutò calorosamente e condusse le due ragazze nella sala prove che la bionda aveva prenotato in precedenza. Voleva mostrare a Clary un lato di lei diverso, meno oscuro. Quella stanza era l’ unica a non essere fatta di vetrate, c’ era solo una finestra che dava sull’ esterno, ma essendo molto in alto , nessuno poteva vedere all’ interno. Tranne l’ ostinato Logan Reed, che pur di spiare sua sorella e il suo “amico” ,si era messo in punta di piedi su un cassonetto della spazzatura. Da lì poteva vedere, ma non poteva sentire nulla. Entrate nella stanza, e fu Andrea a parlare per prima “Questa è la mia sala prove , io danzo da quando ero piccolissima. Non so perché ma mia madre , quando vivevamo a Manhattan, mi aveva iscritto a un corso di danza, e sono ancora in contatto con la mia ex insegnante. E quando vado a New York, o viene lei a Londra , ci incontriamo sempre. E quello di mandarmi lì è stato uno dei pochi atti di amore materno che ho mai ricevuto da lei, come insegnarmi a suonare il violino .Andavo a lezione tutti i giorni dopo la scuola , ero portata, molto portata, d’ altronde mia nonna era una delle più grandi ballerine quando era giovane, ed è un mito tutt’ ora anche se è morta. Conosci Elenoire De Ville ?” le chiese “Ma certo, io e mia madre l’ adoravamo, non posso credere di avere come migliore amica sua nipote,“ le rispose Ary con un sorriso a 32 denti. “Quando mi sono trasferita qui , mia nonna ha perfezionato la mia tecnica, insegnandomi lei stessa proprio in questa sala.
La scuola è sua, e mio nonno, prima di morire un anno fa, mi ha insegnato a suonare il piano. Poi quando è morta anche la nonna, io ho lasciatola danza e non ho più toccato uno strumento, era troppo doloroso per me, ma ora voglio mostrarti il mio lato, diciamo buono,voglio danzare per te, sempre se tu voglia”
“Certo che voglio, ora capisco la sbarra nella sala della musica,anche io amo la danza, ho studiato per qualche anno , ma ero una vera e propria frana, non vedo l’ ora di vederti” le disse Clary saltando su se stessa. “Ok, allora iniziamo.” Detto ciò si tolse il cappello lasciando i capelli liberi, poi gli occhiali che le sarebbero stati solo di intralcio, la felpa , le scarpe, i pantaloni. Sotto aveva un body nero e uno scalda cuore sempre nero, non poteva rischiare che vedesse le sue cicatrici e delle calze bianche. “E le scarpette e il tutù ? Non si è mai vista una ballerina senza” l’ entusiasmo di Clary fece sorridere Andrea.
“Non sai proprio aspettare, sono nel mio bors …” ed Ary più veloce della luce aveva tirato fuori dal borsone di Rea, un bellissimo tutù nero,e delle scarpette sempre nere, quella ragazza ha una fissazione per il nero” pensò Clary. Glieli porse. Andrea li indossò .Con un cerchietto bianco liberò il viso dai capelli che aveva legato in una crocchia disordinata. “Sembri il cigno nero, ti manca solo la maschera, sei stupenda” disse sognate Clary “Puoi far partire il cd Ary? “Le chiese la bionda. La rossa annuì e andò allo stereo. Dopo aver visto il riscaldamento di Andrea, non poteva ballare così a freddo, avrebbe potuto farsi male, fece partire la musica. Rea si mise in posizione, e fu come se la melodia si fosse impossessata del suo corpo. Sembrava volare su quel pavimento, ed era aggraziata come un gatto. La melodia era malinconica, adatta a lei, danzare di nuovo lì le faceva venire in mente tanti bei ricordi, ma anche tristi. Volteggiò per tutta la sala, piroettando, facendo figure immaginarie con le braccia e le dita, era in un mondo tutto suo. Appena la musica terminò , l’ applauso fragoroso della sua amica la fece tornare al mondo reale, fece un piccolo inchino e le si avvicinò. “O Mio dio, sei stata grandiosa, non scherzavi quando hai detto che eri portata, era tutto così irreale, dovresti essere prima ballerina alla Scala di Milano, o Parigi, o a Berlino, non dovresti sprecare il tuo talento.” Le disse seria Clary, ma con gli occhi lucidi dall’ emozione.“Io non voglio essere ricordata come la nipote di Elenoire De Ville, io voglio costruirmi da sola il mio futuro, non voglio essere l’ombra di mia nonna. Non smetterò di danzare, perché ho visto i tuoi occhi, e sono felice perché per una volta ho portato gioia , non dolore nella vita di una persona, ma non voglio essere una ballerina professionista, non è il mio destino”. “Ok, non voglio discutere su ciò, ma puoi ballare ancora per me?” chiese eccitata Clary e ancora meravigliata dall’ esibizione dell’ amica. “Certo” sorrise Andrea. Ma Clary non era l’ unica ad essere rimasta meravigliata da Rea. Logan era completamente scioccato e confuso. Il ragazzino in realtà era una ragazza? E anche una bella ragazza.. Era attratto da lei , la trovava bellissima. Quei lunghi capelli biondi, candidi quasi come la neve, e gli occhi, non riusciva a vedere molto bene dalla sua postazione, ma aveva capito che erano viola, così così , non sapeva come definirli, avrebbe voluto vederli da vicino, per osservarli meglio . Poi il corpo era aggraziato e agile, non aveva forme prorompenti, fianchi stretti, seno piccolo, e gambe magre, tutto il contrario del suo tipo di ragazza. Nonostante ciò lo attirava, e molto. Sarebbe stata sua, l’ avrebbe usata e poi spezzata come un piccolo fiore, amava far soffrire la gente,poi far arrossare quei bellissimi occhi lo eccitava da morire. Ormai aveva deciso, sarebbe stata lei la sua prossima vittima, la sua preda più difficile da spezzare e distruggere. Doveva solo trovare un modo per avvicinarsi.

*Stappa una bottiglia di champagne* Logan scopre che Rea e' una ragazza !!!! Yeah
Non vedevo l' ora di scrivere questo capitolo , il bel moro la vuole ,e anche tanto .....
p.s. mi scuso per eventuali errori

Love and Peace <3

Black#Wattys2015Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora