Dopo aver vestito i bambini , Andrea li affidò a Logan, dovendosi cambiare anche lei." Datemi cinque minuti."
Entrò in camera sua , e indossò dei pantaloni neri, un maglione extralarge blu e molto caldo, per ripararsi dal freddo di Novembre. Sopra i capelli intrecciati indossò un berretto dello stesso colore del maglione e prese una borsa molto capiente, dove mise tutto ciò che le potesse servire.
Quando ritornò da loro, ritrovò Logan a sistemare una sciarpa rosa attorno al collo di Diana, e Diego che cercava di sistemarsi il cappello.
" Diego ti aiuto io." E glielo posizionò meglio sulla testa, aggiustandogli i riccioli.
"Ecco ora sei perfetto." E gli sorrise.
"Grazie Annie."
"Annie?"si intromise Logan.
"Hai qualche problema?"gli chiese acido.
"Non mi metterò a litigare con un bambino."
"Non mi metterò a litigare con un bambino neanche io " si prese beffa di lui Diego.
"Senti piccoletto..."
"Basta tutte e due." Intimò ai due Andrea."Se non la smettete subito, non usciremo da questa casa, e dite bye bye al parco." Minacciò. Diego e Andrea sbuffarono contemporaneamente e si guardarono in cagnesco.
"Allora?" gli riprese un'ultima volta alzando um sopracciglio, e finalmente smisero.
Mentre camminavano , Andrea prese la mano di Diego, e ovviamente Logan quella di Diana.
"Essendo già le undici,che ne dite di pranzare fuori?" Propose la ragazza ai due bambini.
"Certo." Risposero entusiasti.
"Bene" nel frattempo erano già arrivati al parco, che era strapieno." Comportatevi bene, non allontanatevi, e non parlate con glu sconosciuti."raccomandò.
"Certo mamma" Alzò gli occhi al cielo Diego e Diana ridacchiò, e insieme andarono a giocare.
Invece i due ragazzi si andarono a sedere su una panchina.
Andrea nel vedere tutte quelle famiglie felici, provò gelosia, che venne mal interpretata da Logan, che non aveva smesso di fissarla.
"Ti manca?" Chiese di getto lui.
"Cosa?" Rispose con un'altra domanda lei , dopo essersi risvegliata dal suo stato si trans.
"Essere bambina, ti manca? Nei tuoi occhi vedo nostalgia." Specificó lui.
Sul volto di lei spuntò un sorriso amaro.
"La mia non è nostalgia,ma è gelosia." Prese una pausa." Non sono mai stata veramente una bambina, sono stata costretta a crescere molto in fretta." La voce si affievoliva ad ogni parola,e a Logan questo non passò inosservato." E vedere tutti questi bambini ridere, giocare, scherzare, semplicemente godersi la loro età come è giusto che sia ... beh... fa un pò male, sono invidiosa di loro. Io non ho mai potuto farlo."concluse.
"Allora torniamo bambini." Si alzò di scatto Logan.
"Cosa vuoi dire?" Era confusa.
"Andiamo a giocare , comportiamoci da bambini, facciamo quello che avresti dovuto fare una decina di anni fa."
"Tu sei pazzo" Era fuori di testa quel ragazzo. Allora lui le prese le mani e l'alzò di peso e se la caricò sulle spalle. Per la sorpresa, lei non riuscì a evitarlo, e la presa di Logan era ferrea.
"Lasciami andare subito Logan"gli urlò rabbiosa colpendolo forte alla schiena.
"Sarai anche uno scricciolo, ma cazzo colpisci forte." La rimproveró." Ora andremo sulle altalene e io ti spingerò e tu riderai, e mi ringrazierai." Le espose tutto ciò che per lui sarebbe successo.
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Black#Wattys2015
Teen FictionIl nero rappresenta il limite assoluto oltre il quale non c'è più nulla. È il "no" contrapposto al "si" . Il nero è la fine. Il nero quindi esprime negazione per la vita futura con conseguente rifiuto a lottare, negazione per la realtà in cui si viv...