Capitolo 29

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"Non è come pensi." Si affrettò a dire Andrea.

"Ah si? Allora spiegami." Incrociò le braccia al petto l'uomo.

Andrea gli raccontò di come era andata la giornata, omettendo la scenata di "gelosia", se così si può definire, e elogiando, a suo malgrado, Logan per ciò che aveva fatto al parco.

"Capisco." Annuì pensieroso." Quindi ora lo dovrei ringraziare?" Chiese ironico.

"Certo che no, ma non trattarlo come se fosse una cattiva persona." Ma di certo, per Andrea , non era neanche una brava persona.

"Per come mi ha raccontato Maria, quel ragazzo assomiglia molto a me da giovane." Disse secco.

"Va a letto con tutte, ma la somiglianza finisce lì. " Commentò chiudendo il discorso dirigendosi in salotto.

Notò che Diana non c'era nella stanza.

"Dov'è Diana?"chiese alla madre.

"In bagno, e volevo approfittare della sua momentanea assenza, per parlarvi della sua festa di compleanno." Parlò a bassa voce." Oggi praticamente siamo andati a consegnare tutti gli inviti a mano, poiché abbiamo deciso solo ieri di fare questa festa. Ci riduciamo sempre all'ultimo minuto" sbuffò.

"Non è che ve ne siete dimenticati? " chiese cauta. Maria arrossí, invece Roberto si grattò la nuca nervosamente.

"Lo prendo come un si" concluse.

"Con la malattia di mio padre, il trasferimento qui, i problemi quotidiniani, il suo compleanno ci è passato di mente."si giustificò Maria.

"Non te ne sto dando una colpa" voleva continuare a parlare ma la bambina era tornata, quindi non potette.

"Logan giusto?" Roberto si rivolse al ragazzo.

"Si?" Era confuso, quando lui e Maria erano entrati in casa, e lo aveva trovato con i bambini, l'uomo aveva chiesto solo dove si trovasse Andrea ed a grandi falcate era entrato in cucina. Ora non sapeva proprio cosa lui volesse da lui.

"Potresti venire fuori con me?"chiese atono. A quella domanda Andrea e Maria sbiancarono e Logan deglutì rumorosamente per poi annuire, e varcare la porta di casa insieme all'uomo.

"Oh dio" si accasciò sul divano Maria" lo spaventerá sicuramente."

"Odio quando si coporta così " sbuffò la bionda.

"Bambini andate di sopra a giocare, io e Andrea dobbiamo discutere" li liquidò frettolosamente.

"Ma mamma , non dovremmo cenare, io ho fame!"si lamentò Diana.

"Cazzo la cena!" Urlò in preda al panico Rea, aveva dimenticato di spegnere il forno.

"Signorina il linguaggio!" La rimproveró l'altra, mentre correva in cucina.

Fortunatamente il pollo era solo leggermente bruciacchiato.

"Beh allora , che è successo?" Chiese preoccupata Maria quando l'ebbe raggiunta.

"Si, si , il pollo è solo un pò bruciato, ma l'ho salvato in tempo." Rispose sospirando di sollievo.

"Sai che non intendevo quello, voglio sapere che hai fatto oggi." Riformulò la domanda.

"Siamo andati al parco, e si è comportato davvero bene, ha trattato Diana come una principessa." Commentò.

"E con te come si è comportato?"

"Mi costa molto dirlo, ma è stato....beh carino con me, quasi dolce."ammise.

"Ti ha mostrato un altro lato di lui." Commentò la donna.

Black#Wattys2015Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora