Capitolo 24

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" Io non ci vado a quella festa vestita così, è fuori discussione. " disse dura Andrea.

" Ma senhorita stai benissimo. Questo vestito ti valorizza." la rassicurò Maria.Ed era vero.

Andrea indossava una specie di tuta bianca che le copriva tutto il corpo, ed su di essa erano avvolte strisce dello stesso tessuto ma di una tonalità più scura ed era strappato in qualche punto che rivelavano la sua pelle candida come la neve.Il costume le aderiva perfettamente al corpo, e ne valorizzava le forme poco accennate .L'insieme la faceva sembrare , se essere definite una "mummia" fosse un complimento, la più bella .

"E non mi piace né il trucco né le scarpe.Io non so portare queste scarpe." Tutto quello non la faceva sentire a suo agio, le faceva ricordare il suo passato che voleva solo ignorare.

" Senti, tu andrai a quella festa così, posso alleggerirti il trucco, ma il costume no, e non provare a contraddirmi." Le disse con un misto di severità e duvertimento.

" Ma..."

" Stop, non provare a parlare senhorita " e pose un dito sulle labbra."Tesoro quello che dico è vero, non ti farei mai mettere qualcosa di ridicolo, io voglio solo il tuo bene, non il contrario." Si addolcì visibilmente, e a quei due occhi da cerbiatto Andrea non poteva dire di no.

" Ok, però i capelli li voglio raccolti."

" Va bene" la assecondò Maria.

" Mariaaaaaaa" urlò dall' altra stanza Clary. La quale si precipitò subito da loro.

" Io ti amo, ti giuro!! " saltellava tutta contenta" Come diavolo hai fatto a creare questa meraviglia?!?!? È stupendo!!" Gridó ancora più forte di prima.

Il corpo di Clary era fasciato in un meraviglioso abito bianco in tulle che le lasciava scoperte solo le cavaglie sottili, che erano racchiuse dal cinturino dei suoi tacchi argento vertiginosi. Il tutto era arricchito da una collanina in argento che finiva sempre nella scollatura a cuore del vestito.

" Oh che sbadata !" Si sbatté una mano sulla fronte"Ho dimenticato la bacchetta e lo scialla di là " e corse via ,stando attenta a non cadere sul pavimento come un sacco di patate. Andrea e Maria ridacchiavano per il comportamento infantile della rossa.

" Fatto" ritornò con il fiatone." Aspettate un secondo" e le fissò con gli occhi ridotti in due piccole fessure" Voi state ridendo di me, vero? VERO?!?" E puntò loro il dito contro.

" Clary ma che ti salta in mente , Maria aveva fatto solo una battuta niente di che.

Forza finisciti di prepararti , la festa è casa tua, non puoi arrivare in ritardo , io ti raggiungo più tardi, la signora qui presente deve ancora togliermi questo trucco e acconciarmi i capelli." Guardò truce la sua governante , senza , però nascondere un piccolo sorriso.

" Ok, hai ragione, poi mio fratello non è proprio un padrone di casa, meglio che accolga io gli ospiti , non lui." Ci ragionò su. Detto ciò le salutò e si incamminò per tornare a casa sua.

" Quella ragazza è un piccolo peperino, ma è tenerissima, hai trovato una vera amica , non lasciartela scappare." Commentò con tono dolce Maria.

" Hai ragione, spero che non si allontani da me." Sussurrò l'altra.

" Le hai raccontato il tuo passato?" Chiese la donna.

" Si, ma sono stata un pò vaga mentre le parlavo del mio arrivo a Londra fino ad adesso, non sa proprio tutto. Ha metabolizzato bene la mia infanzia difficile , ma ho paura che non prenda bene il resto.Le ho raccontato dell' autolesioismo, dell'alcol ecc, ma i particolari che ho tralasciato sono troppo... non ce l'ho fatta ...." disse con voce tremante. Maria le posò un braccio sulla spalla per rassicurarla.

Black#Wattys2015Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora