27. Fine... o inizio?

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***Wang Yibo's POV***

La rabbia di Wang Yibo continuò a crescere, nei mesi successivi. Vide più spesso Xiao Zhan in quel periodo, ma l'uomo rifiutava di andare a casa sua, tirando sempre fuori qualche scusa ingegnosa, che sembrava del tutto credibile. Diceva che voleva visitare qualche posto insieme a lui, che voleva vedere un film al cinema, che voleva mangiare da qualche parte... Pareva escogitare sempre qualcosa, pur di non andare nel suo appartamento, dove sarebbero rimasti soli.

Quel suo atteggiamento inspiegabilmente schivo, fece sentire Yibo sempre più amareggiato e sempre più preso in giro. Il ragazzo divenne sempre più sospettoso nei suoi confronti ed iniziò a chiudersi sempre di più in sé stesso, cosa che non era mai successa prima con Zhan-Ge. A causa di questo suo stato d'animo, non fece più nessuna delle domande fondamentali che avrebbe invece dovuto porre all'altro il prima possibile.

Se li era forse immaginati tutti i maledetti progressi che avevano fatto? Si era impegnato così duramente per conquistare quell'uomo e ora gli sembrava di essere quasi tornato al punto di partenza. Non riusciva a evitare di sentirsi sempre più arrabbiato, di volta in volta.

Non riusciva proprio a capirlo, quel maledetto Xiao Zhan.

Quando si incontravano, in realtà, il comportamento di Xiao Zhan in sostanza era lo stesso di sempre. Apparentemente gli parlava come aveva fatto fino a quei fatidici giorni che avevano trascorso insieme. Lo teneva per mano o lo baciava, quando erano in luoghi appartati, ma non avevano mai più potuto andare oltre. Il ragazzo aveva anche notato che l'uomo era più rigido e sfuggente quando erano insieme, in qualche modo. Non dava a Yibo nemmeno l'occasione di tentare un approccio più spinto, per metterlo alla prova e vedere come avrebbe reagito. A dire il vero, Yibo si aspettava un netto rifiuto stavolta, per questo desiderava metterlo alla prova. L'uomo non gli diceva mai che lo amava, né che gli piaceva e, tra le altre cose, non voleva fare di nuovo sesso con lui, a quanto pareva. Se lo avesse respinto una volta per tutte, Yibo avrebbe finalmente trovato la sua risposta definitiva. A quel punto temeva che Xiao Zhan non gli avrebbe mai dato una chiara spiegazione, se  glielo avesse chiesto, ma avrebbe invece tirato quel loro rapporto complicato per le lunghe, inutilmente.

A che serviva tutta quella storia se non stavano andando da nessuna parte? A che serviva andare avanti se i sentimenti che provava l'altro si erano in qualche modo raffreddati?

Era forse cambiato qualcosa, dopo che erano stati a letto insieme? Forse l'uomo aveva capito di non poterlo più fare, dopo tutto, e non aveva il coraggio di dirglielo? Si era pentito? O aveva esagerato facendo sesso con lui e l'uomo si era spaventato? Era colpa sua in fondo? Ma cosa gli costava dirglielo se era così?

Alla fine, tutta la rabbia e il malumore di Yibo giravano intorno alla sua crescente convinzione che l'altro si fosse reso conto di non poterlo amare e che non avesse il coraggio di dirglielo.

Yibo lo osservava attentamente, quando si incontravano, per tentare di carpire almeno in parte i suoi pensieri, ma il fatto di non riuscirci lo faceva solo arrabbiare di più.

Più si arrabbiava, più si chiudeva in sé stesso. Era come un circolo vizioso senza fine.

Di solito riusciva a dissimulare con successo il suo malumore, quando era con Xiao Zhan, visto che era totalmente pazzo di lui, nonostante tutto. Quando l'uomo sorrideva il suo cuore si scioglieva più velocemente di un cubetto di ghiaccio nel deserto. Tuttavia, quella rabbia e quella delusione che provava, non sparivano mai del tutto.

Un giorno, mentre stavano pranzando in un ristorante, Zhan-Ge si accorse che c'era qualcosa di diverso in lui, ma Yibo negò con decisione e l'uomo non gli fece altre domande. Rimase invece ad osservarlo mangiare, in silenzio, toccandosi la punta del naso con l'indice.

Endless Summer, Endless love (Yizhan fanfiction)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora