71. Un nuovo inizio per noi due

431 23 22
                                    

In questo capitolo ho ripreso un po' il tema del tentativo di suicidio di Zhan. Forse è un po' ripetitivo, ma ho scelto di riportare il dialogo in cui spiega tutto a Yibo.
Spero sia ok!
Buona lettura!

SkullKidd



***Xiao Zhan's POV***

Una volta uscito dallo stabile in cui aveva passato ore e ore, l'uomo si guardò intorno, senza sapere bene cosa fare. Ormai il sole era calato e Zhan non aveva intenzione di tornare a lavorare, dopo tutte quelle ore di tensione. Si sentiva troppo sfibrato per farlo. Le cose sembravano funzionare bene, tra lui e Zhao YanLi, ora che si erano parlati. In fondo, erano sempre andati piuttosto d'accordo, se non fosse stato per il suo coinvolgimento sentimentale con un'altra persona.

Sperando di non subire lamentele, l'attore tirò fuori il cellulare e scrisse un veloce messaggio a Li YaWen: "Per oggi non torno in ufficio. Sono stanco. Ci vediamo domani. Scusa!" Digitò, dato che le aveva detto che sarebbe rientrato ad un orario decente.

Il suo telefono vibrò poco dopo e Zhan lesse subito la risposta della sua assistente: "Va bene. Riposati, boss! A domani." Li YaWen era davvero troppo buona con lui, ma era probabile che lo facesse perché era a conoscenza della sua attuale situazione. Di solito era più severa di così e lo incoraggiava a lavorare dando il massimo, ma conosceva anche i problemi che aveva avuto e la sua ingarbugliata situazione familiare. In ogni caso, i suoi progetti dovevano aspettare fino all'indomani.

Beh, al di là del lavoro, perlomeno ora si era levato un peso dal petto.

Con una mascherina a coprirgli il volto, Zhan decise di fare quattro passi e di godersi un po' la città. Erano circa le 17.00 e frotte di persone affaccendate andavano e venivano ordinatamente sui marciapiedi affollati. Alcuni avevano da poco staccato dal lavoro, ancora vestiti in giacca e cravatta, una valigetta di pelle in mano, altri erano studenti o persone che si recavano semplicemente a fare shopping per le vie del centro. Ragazzine in divisa camminavano l'una accanto all'altra, ridacchiando e confabulando su segreti a lui sconosciuti.

Forse si scambiavano opinioni su qualche ragazzo?

L'uomo ridacchiò sommessamente, al pensiero. Lui stesso pensò al suo, di ragazzo. Anche Zhan, tanto tempo prima, aveva passato il doposcuola con i suoi amici più cari, frequentando le sale giochi o i karaoke, prima di tornare a casa. Era sempre stato qualcosa che gli mancava, la vita di una persona comune. Un tempo era stato uno studente che passava più tempo sui libri, che a fare sport. Era stato addirittura cicciotto (secondo la sua opinione), per un periodo. Erano dei bei ricordi, quelli della sua gioventù. Tuttavia, per rincorrere i suoi sogni giovanili, per cantare, aveva abbandonato la vita che conosceva per gettarsi a capofitto in qualcosa di sconosciuto.

E, beh, aveva scoperto di avere un discreto talento, in seguito.

Zhan passeggiò a lungo, seguendo la strada, fino a che non si trovò a camminare ai margini di un fiume, con le mani in tasca e il vento che gli scompigliava i capelli folti e neri. Sull'argine tirava più aria, rispetto che tra le vie del centro, riparate dagli alti e sontuosi grattacieli. Lì il marciapiede era ampio e una lunga fila di alberi ben curati arricchiva il suo percorso. Diverse aiuole rigogliose erano posizionate a intervalli regolari, in modo da rendere il paesaggio più naturale. Non c'era quasi nessuno a quell'ora, dato che in quel punto non c'erano negozi in cui svuotare il portafogli e visto che ormai era davvero buio. La luce soffusa dei lampioni illuminava il suo cammino. Stava passeggiando da circa una ventina di minuti, quando giunse in vista di un corto ponte in stile moderno che attraversava il fiume. Poco più avanti, il marciapiede si interrompeva, lasciando posto ad un incrocio trafficato. Zhan si fermò e si posó alla ringhiera d'acciaio che lo separava dal vuoto sottostante. Diversi metri sotto di lui, rocce aguzze e frastagliate incontravano le acque placide del fiume. Le luci della città si specchiavano nell'oscurità del fiume. L'uomo sospirò, ripensando agli eventi di quel giorno. Ora che la tensione si era allentata, si sentiva sollevato, quasi rilassato.

Endless Summer, Endless love (Yizhan fanfiction)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora