Endless Summer, Endless love (Yizhan fanfiction)

82. Sorprendimi

***Wang Yibo's POV***

Quel giorno si sarebbero tenute le ultime prove per il concerto di capodanno e Yibo se ne stava seduto in auto, in attesa di giungere al solito teatro. Quell'itinerario era tanto familiare, quanto noioso. Il suo manager era seduto sul sedile posteriore, accanto a lui, dato che poco prima avevano dovuto presenziare ad un'intervista per una rivista di moda. Se non fosse stato per quel motivo, Yibo non avrebbe dovuto sopportare la sua presenza scomoda. Doveva sempre trattenersi riguardo a Zhan-Ge, quando quell'uomo era presente.

Solo dopo un lungo e imbarazzante silenzio, Li Yong decise di parlare con l'inavvicinabile, scontroso ragazzo: <<Wang Yibo?>>

Yibo continuò a guardare fuori dal finestrino, senza degnarlo di uno sguardo: <<Mn?>>

Li Yong era abituato a quell'atteggiamento astioso nei suoi confronti e, in verità, poteva comprenderne il motivo. L'attore lo vedeva come una spina nel fianco, una spia del loro grande capo, Du Hua: <<Io... devo passarti un messaggio spiacevole.>>

Yibo sbuffò, stizzito. Niente di nuovo: <<Che c'è?>>

Li Yong: <<Du Hua mi ha chiesto di riferirti di stare lontano da Xiao Zhan.>> Si decise a dire, poi nell'auto calò un silenzio gelido.

Il ragazzo trattenne il fiato per qualche secondo, prima di voltarsi e guardare l'uomo negli occhi: <<Cosa?>> Disse, quasi urlando.
In realtà, avrebbe dovuto aspettarselo. Se lo aspettava, davvero... Ma era dura sentirselo dire, alla fine. Era durato fin troppo, quel periodo di pace. Più di quello che pensava.
Li Yong inghiottì a vuoto, di fronte alla sua ira a malapena trattenuta: <<Wang Yibo, lo sai che sono solo un tramite. Non prendo io le decisioni. Ti suggerisco di ubbidire, comunque. Stagli distante, su quel palco e nella vita.>> Disse, alzando le mani in segno di resa.

Yibo digrignò i denti come una belva messa all'angolo: <<Che cosa intendi?>> Chiese, in tono falsamente piatto. Non riusciva più a sopportare che qualcuno gli dicesse di stare lontano dal suo uomo. Gli era stato lontano a lungo, un tempo sufficiente per una vita intera.

Li Yong cercò di avvertirlo con tutta la delicatezza che riuscì a racimolare: <<Sarà il tuo "amico" a pagarne le conseguenze, credimi. Lo so che non mi sopporti e che non godo della tua fiducia, ma non ho mai voluto il tuo male. Sto solo cercando di avvertirti.>>

Yibo rise, incredulo e sprezzante: <<Ha ha! Allora non avresti dovuto spiarmi!>>

Li Yong insistette: <<Non è che volessi spiarti! Non voglio fare la fine di Wen ZiYan! Credi che se la sia cavata bene, dopo che è stata licenziata? Una capace come lei... Io ti rispetto come artista e come persona, ma Du Hua mi spaventa! Non posso permettermi di fallire, ho una famiglia a cui pensare!>>

Yibo tacque per diverso tempo, riflettendo, prima di rispondere: <<Lo comprendo.>>

Li Yong: <<Davvero?>> Chiese, speranzoso. Dopo tutti quegli anni di lavoro insieme, era ora che chiarissero quella situazione. Anche lui era una vittima, in qualche modo.

Yibo annuì: <<Sì.>> Conosceva bene quella sensazione.

Li Yong si spinse a rivelare qualcos'altro: <<Credi davvero che non sapessi di voi due, dei messaggi, delle telefonate, dei vostri incontri? Ho scelto di fingere di non sapere assolutamente nulla, ho scelto di non seguirti più come un falco e di lasciarti vivere la tua vita. Non ho nemmeno il diritto di darti dei consigli.>> Ammise, con sincerità. <<Però... Sta attento, lei è pericolosa. Ha un potere notevole in questo mondo ristretto.>>