CAPITOLO 106

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La mattina seguente Lashrael si sforzò per alzarsi di buon'ora e si recò alla riunione. Anche Dyra era provata, ma il Drow evitò di commentare, visto il cattivo umore della donna. Si recarono insieme nell'area riservata alla compagnia e, come già Dyra gli aveva anticipato, Warren rese partecipi i ranger più anziani della sua volontà di lasciare la guida della compagnia a causa dell'età avanzata. Non era il più anziano tra i presenti, ma era quello con maggiore esperienza. Tutti già sapevano della sua decisione e, a parte i commenti di apprezzamento per la sua lunga attività, furono più o meno d'accordo sul lasciare il comando a compagni più giovani. In modo corale, fu deciso di proporre a Lydia e Ben di prendere il posto di Warren. Si sarebbe trattato ora di avvisare i due giovani non presenti alla riunione. Quando terminò, Dyra e Lashrael si recarono nella sala comune per mangiare qualcosa e il mezzo Drow cercò di individuare Daw.

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Niente da mangiare e solo una caraffa di acqua fresca davanti. Con un mal di testa assassino Daw attendeva che i ranger uscissero dalla loro riunione, più tardi avrebbe cercato Warren per ringraziarlo a sua volta: primo, per averlo accettato nel gruppo, tanti anni prima, e secondo per averlo sostenuto nell'ultima, difficile missione.Quando vide i ranger sciamare nella sala comune in cerca della colazione alzò un braccio, individuando Dyra e Lashrael.

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«Non hai fame? Beato te, Daw, mangerei un bufalo intero!» commentò Lashrael.Dyra lo guardò disgustata. «Darei un occhio per avere la tua resistenza, Drow!» gli disse tastandosi lo stomaco. «Acqua, sì, quella è necessaria!» aggiunse, guardando la caraffa avidamente.

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«Voi ranger siete creature bizzarre,» si limitò a borbottare il Fey'ri, passando la caraffa a Dyra. «Dunque? Come l'hanno presa i due ragazzini la notizia che ora le patate bollenti spetteranno a loro?»

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«Ancora non lo sanno,» rispose Lashrael. «Ma credo che se lo immaginino. È anche vero che non saranno lasciati da soli. Warren li affiancherà ancora a lungo e i più anziani si sono detti disponibili supportarli, soprattutto per quanto riguarda la rete di contatti che ognuno di loro ha a disposizione,» spiegò.

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Annuì. «E anche voi gli starete vicino, no? Lydia l'hai portata tu tra i ranger, non è così Dyra?» Osservò Lashrael addentare una enorme fetta di pane scuro su cui vi aveva spalmato il burro fresco che gli aveva portato Bàrbero e fece una smorfia. «Credo che risparmierò il mio stomaco fino alla cena di stasera, prevedo altri festeggiamenti in arrivo, ma, vi avverto! Non ho intenzione di bere una goccia d'alcol e nemmeno tu, signorino! Niente sbronze per stanotte!»

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Lo guardò con aria innocente. «Io che c'entro, ora?» chiese. «Io sto bene, ho digerito e non ho postumi da sbornia,» puntualizzò.

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Lo stregone gli diede un'occhiataccia e riprese a bere l'acqua.

Quella sera in effetti Ben e Lydia offrirono loro da bere. Daw accettò solo un piccolo boccale e persino Lashrael, pungolato dallo sguardo severo del Fey'ri, quella sera evitò di fare a gara con Dyra a chi collassasse prima.

I due giovani ranger sembravano imbarazzati dalla proposta che era stata loro fatta di stare insieme alla guida del Corpo dei Ranger, ma allo stesso tempo erano molto orgogliosi. Daw si gustò le loro emozioni sentendosi partecipe quanto gli altri ranger e raccontò ai ranger cadetti della prima vera missione a cui aveva partecipato Ben e della testa parlante di cui, per anni, il giovane umano stesso aveva narrato l'evento: non sapeva se essere più terrorizzato o affascinato, questo diceva a tutti. Daw garantì a Lydia e Ben anche il suo incondizionato aiuto per gli anni che sarebbero seguiti e molto oltre la mezzanotte lui e Lashrael si ritirarono in camera.

Strange Story - Daw e LashraelDove le storie prendono vita. Scoprilo ora