2. 'na cazzata da ventenni

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Chiara si affrettò a riporre nel suo zaino il quaderno e il libro di francese mentre la maggior parte dei suoi compagni erano già usciti dalla classe, primo fra tutti Niccolò subito dopo essersi subito rimesso i suoi amati occhiali da sole.

A distanza di mesi continuava a domandarsi come mai si ostinasse ad indossare quegli occhiali nonostante fosse ottobre e il cielo fosse perennemente coperto da grandi nuvoloni grigi.

«Chiara c'è tua madre fuori che ti aspetta»

Fu Sofia a interrompere i suoi pensieri facendo capolino dalla porta della classe ormai deserta dove neanche il professore c'era più.

Lei e Chiara erano nella stessa classe ma il venerdì durante l'ultima ora erano costrette a dividerci in quanto Sofia frequentava il corso di spagnolo e Chiara quello di francese.

«Arrivo subito» la informò mentre chiudevo lo zaino avvicinandosi alla figura della sua migliore amica che la salutò con un abbraccio e un bacio sulla guancia.

«Che facciamo domani sera?»

Chiese poi mentre stavano percorrendo le scale che avrebbero condotto la mora all'interno dell'auto di sua madre.

«Pizza e film?»

Propose lei ricevendo un'occhiataccia da parte della bionda al suo fianco.

«A diciannove anni non puoi pretendere di rimanere in casa a guardare film e piangere» la rimproverò lei facendo voltare qualche ragazzo che stava parlano tranquillamente con gli amici facendo diventare Chiara automaticamente rossa in volto.

Sofia non aveva mai accettato il fatto che Chiara preferiva di gran lunga rimanere in casa invece di uscire, ogni tanto si concedeva un aperitivo e di tanto in tanto una serata in discoteca ma non era niente di così divertente da ripeterlo ogni settimana.

Un altro elemento che le differenziava era proprio questo, Sofia sarebbe uscita ogni sera mentre Chiara sarebbe rimasta volentieri a casa sua sotto le coperte con il freddo che stava iniziando a farsi sentire.

«E dove vorresti andare?»

La sua faccia assunse un'espressione sorridente e senza neanche farla terminare iniziò a parlare.

«Domani è il compleanno di Adriano, uno di quei ragazzi che sta sempre insieme a Niccolò, se non sbaglio è il suo migliore amico e per l'occasione da una festa non molto lontano da San Basilio, verso il centro»

«Ma se non siamo neanche invitate» disse la mora innocentemente facendo ridere la sua amica.

«Questa è l'ultima cosa di cui ci si preoccupa quando si va ad una festa ma tranquilla, una mia amica mi ha detto che non ci sono problemi, l'entrata è libera»

«Cosa dico a mia madre?»

Per quanto potesse essere buona e gentile, sua madre era una delle persone più protettive che esistessero, era sicura che sarebbe stata felice di farla uscire ogni tanto per trascorrere una serata diversa, ma non se quella serata fosse la festa di compleanno di uno dei miserabili del parcheggio.

«Dille che vai al compleanno di un'amica»

«Quale amica?» chiese cercando di non farsi sfuggire una risata alla vista della faccia mortificata di Sofia.

«Tu dille che una compagna di classe ha deciso di festeggiare il compleanno e di invitarci tutte, vedrai che non si farà tante domande»

La rassicurò prima di sobbalzare a causa del clacson che la madre di Chiara aveva suonato vedendole fuori dal portone di scuola; salutò  velocemente Sofia con due baci sulla guancia prima di attraversare la strada e prendere posto vicino alla madre sul sedile del passeggero.

dove il cielo si muove se lo guardi attentamenteDove le storie prendono vita. Scoprilo ora