19. certi elementi

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«Nico, è arrivata»

Venti e zero tre di venerdì sera, nonostante a Chiara fosse stato detto che la festa era stata organizzata da Cocco a casa sua, la ragazza era inconsapevole di trovarsi nella dimora dell'ultima persona che avrebbe voluto vedere.

Niccolò fece un rapido gesto all'amico, tornando a ballare cercando di dimenticarsi la presenza di Chiara in casa sua, anche se non era poi così facile.

«Dai, andiamo dai ragazzi!»

Contemporaneamente Sara stava trascinando Chiara per tutta la casa, diretta verso Alessandro, Cocco e Adriano seduti sugli sgabelli vicino al bancone.

Ovviamente i due fidanzati non persero tempo a mangiarsi la faccia a vicenda, con la scusa di non vedersi da più di ventiquattr'ore.

«Potete anche staccarvi eh» li rimproverò Adriano senza ottenere nessun risultato, dato che i due non volevano sentire ragioni.

Per un minimo secondo a Chiara saltò in mente la strana idea di chiedere di Niccolò per poi scuotere violentemente la testa, come per allontanarla da quei pensieri.

Era passata una settimana, quasi dieci giorni, e non aveva avuto più sue notizie: né un messaggio di scuse, nemmeno lo aveva visto a scuola quelle poche volte in cui si era degnata di andare.

«Tutto bene?» le domandò preoccupato Adriano notando il suo cambio d'umore.

Chiara annuì sorridendo, Adriano era uno dei migliori amici di Niccolò, sicuramente conosceva benissimo tutto ciò che era successo.

Dopo qualche minuto trascorso in silenzio proprio quest'ultimo decise di alzarsi con la scusa di fumarsi una sigaretta, invitando Chiara ad andare con lui dato che erano rimasti solamente loro due: Sara, che le aveva promesso di non lasciarla sola nemmeno un minuto se ne era scappata con Alessandro chissà dove a fare chissà cosa, mentre Gabriele a quanto pare aveva trovato una compagnia molto più interessante di loro.

«Allora, come va?» domandò lui una volta usciti dalla casa.

Dicembre era arrivato, l'aria era fredda e i piedi di Chiara erano congelati, per non parlare delle sue mani tremanti.

«Diciamo che va» rispose vaga lei, alzando le spalle guardando la strada trafficata. «A te come va invece?»

«Va» imitò la sua voce, facendo scappare una risatina alla ragazza che contagiò anche lui.

«Chiara» disse poi tornando serio. «Ho visto il tuo sguardo vagare per tutta la sera, mi avrai chiesto mille volte con gli occhi dove si trovasse Niccolò...»

Chiara sospirò, posando lo sguardo sul pavimento diventato improvvisamente interessante.

Stava per aprire bocca quando una voce, quella voce, la interruppe portandola a congelarsi sul posto.

«Adrià nun te trovavo-»

Era di spalle ma l'avrebbe riconosciuta tra miliardi.

«Scusate non credevo foste qua, se vedremo dentro» disse lui rivolto all'amico che gli fece un semplice cenno con la mano, come per approvare.

«È meglio che vai da lui Adri, davvero»

«Ma se stavamo parlando!»

«Ho capito ma è sabato sera, e credo che di sabato sera tu abbia di meglio da fare che ascoltare i miei problemi, quindi adesso vai dal tuo amico e parlate di qualche ragazza alla festa»

«Come mai pensi sempre che parli delle altre? Non potrebbe parlare di te?»

Chiara si fece scappare una risatina amara, sorridendo ad Adriano, prima di spingerlo dentro la casa. «No, ora vai su»

dove il cielo si muove se lo guardi attentamenteDove le storie prendono vita. Scoprilo ora