«Ma è una cosa bella, vi siete baciati! Perché hai quella faccia?» chiese euforica Sara.
Lo sguardo di Chiara cadde in basso, sulle scarpe bianche della sua amica che si erano fatte improvvisamente interessanti.
«Mi ha raccontato della sua ex» confessò, stando attenta a non farsi sentire dagli altri. «Ha detto che lo ha fatto soffrire talmente tanto che non riesce più a credere nell'amore»Silenzio.
«Tesoro, Niccolò è rimasto veramente ferito da quella storia» disse Sara poggiandole una mano sulla spalla e con un sorriso comprensivo in volto. «Per una volta che aveva deciso di lasciarsi andare e di aprire il suo cuore a qualcuno, gli hanno spezzato il cuore...è normale che abbia qualche insicurezza»
«Ma se lui non crede più nell'amore perché mi tratta così? Perché mi fa credere in qualcosa che non potrà mai esserci? Forse per lui sono solo un passatempo...»
«È solo questione di tempo, già il fatto che di domenica mattina sia venuto da te vuol dire tanto. Vedrai che riuscirà a lasciarsi il passato alle spalle, non ha mai più avuto una storia dopo quella delusione» la tranquillizzò Sara con il suo solito sorriso, riusciva a trovare il lato positivo a tutto.
«Sta iniziando, non venite?» domandò Niccolò entrando all'improvviso nella cucina, facendo sobbalzare Chiara.
Sara, con il suo bicchiere di birra si recò immediatamente nella sala principale, mentre Niccolò si avvicinò piano a Chiara, non avevano ancora avuto modo di parlare quella sera.
«Hey» le sorrise una volta che la ebbe di fronte a se. «Cos'hai detto a tua madre stavolta?» domandò come pretesto per parlarle.
«Che uscivo con alcuni amici, fortunatamente non ha chiesto dettagli» rispose sotto lo sguardo serio del moro che la fece incuriosire. «Cosa c'è?»
«Niente, le hai detto che uscivi con degli amici» ripeté le parole di lei, sottolineando la parola amici.
Stava diventando fin troppo strano.
«Dopotutto è la verità, non capisco cosa abbia sbagliato»
«Niente» le sorrise dolcemente lui, accarezzandole una guancia. «Non hai sbagliato niente» continuò avvicinandosi sempre di più a lei, le loro labbra stavano per toccarsi fino a quando qualcuno entrò.
«Scusate se interrompo il vostro momento romantico, ma sta per iniziare la partita»
Se gli sguardi avesse potuto uccidere, Adriano sarebbe stato a terra morto sul colpo, tanto fulminante era l'occhiata che gli aveva lanciato il suo amico.
«Arriviamo» disse Niccolò prima di rivolgere uno sguardo imbarazzato a Chiara, per poi dirigersi verso il salone seguito da lei.
I due occuparono i due posti liberi sul divano di Alessandro, appiccicati come due sardine non tanto perché lo desiderassero ma dato lo spazio enormemente ristretto.
Chiara si guardava intorno e pensava a quanto fortunata fosse: aveva "perso" la sua migliore amica si, ma nello stesso tempo era riuscita a circondarsi di persone magnifiche, tra cui Niccolò che continuava a fissare con quei grandi occhi marroni la squadra giallo-rossa correre per il campo di Torino.
Era felice che lui l'avesse integrata nel suo gruppo, le aveva fatto conoscere le persone che lui riteneva le più importanti nella sua vita e quando quella stessa mattina aveva detto che teneva alla sua presenza il cuore di Chiara perse un colpo.
«A che pensi?» Le sussurro il moro in un'orecchio, in modo da non farsi sentire. «Mi stai fissando da un quarto d'ora» ridacchiò.
Chiara scosse la testa, risvegliandosi dal suo stato di trance e, nonostante non avesse uno specchio di fronte a lei, sapeva di essere diventata rossa.
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dove il cielo si muove se lo guardi attentamente
FanfictionNiccolò è un ragazzo apparentemente freddo e indifferente che trascorre interi pomeriggi con i suoi amici in un parcheggio vicino alla scuola che frequenta insieme a Chiara, inguaribile romantica e sognatrice ad occhi aperti determinata ad andare ol...