46. mai, hai ragione

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Niccolò

Sono sdraiato sul letto a pancia in su, incapace di dormire a causa dei pensieri che mi stanno divorando il cervello, impedendomi anche solo di chiudere occhio da ormai fin troppo tempo.

Ruoto di poco la testa e sorrido nel vedere la figura di Chiara che dorme beatamente di fianco a me. Quando questa mattina mi sono svegliato e mi sono reso conto di indossare una felpa diversa da quella di ieri sera, per di più che non mi ero portato dietro, ho sentito il cuore battere un po' più forte al pensiero che si era portata con sé un mio vestito, per chissà quale assurda ragione.

Afferro il telefono che la scorsa sera si è preoccupata di mettere di fianco a me, e una volta acceso il display noto che si sono fatte le dieci e un quarto, è da tre ore che siamo tornati a letto ma io non sono più riuscito a prendere sonno diversamente dalla ragazza al mio fianco che sembra essersi trasformata in un ghiro.

Noto subito una serie di messaggi da parte di Adriano.

Chiara mi ha detto tutto, tu sei uno stupido. Che ti è saltato in mente, andarti ad ubriacare? Non ti meriteresti nemmeno un quarto di quello che ha fatto lei.

Quando ti svegli chiamami.

Non gli rispondo, avendo letto l'anteprima del messaggio le due spunte sul suo telefono non sono diventate blu e per questo può credere che sia ancora nel mondo dei sogni nonostante quello io non lo abbia nemmeno mai sfiorato. Poso il telefono e mi giro di fianco, perdendomi nella dolcezza di quel volto stanco che giace di fianco a me, così innocente quasi.

Nonostante ieri fossi ubriaco marcio non ho mai perso coscienza di ciò che stava succedendo, non è mai successo e quella di ieri non è stata di certo la prima volta. Ho sentito tutto ciò che ha detto Chiara, da quando ha confessato a Biagio di amarmi al discorso che ha fatto a Lorenzo in macchina dopo tutte le parole, assurde, che aveva detto su di me. Se solo avessi avuto la forza almeno di aprire gli occhi e muovere almeno un muscolo lo avrei riempito di pugni. Come può anche solo pensare che io possa mettere le mani addosso ad una donna, a Chiara? Se c'è una cosa che mi hanno sempre insegnato è che le donne non si toccano, neanche con un fiore, figuriamoci se si tratta della donna che amo.

Ripenso a quando è comparsa in mezzo alla sala.

Non la vedevo da tre mesi eppure non è cambiata, neanche di una virgola. I capelli si sono fatti un po' più lunghi ma hanno sempre quel colore scuro che mi ha completamente fatto cambiare idea rispetto al prototipo che avevo prima, mentre i suoi occhi, quegli occhi che mi hanno ispirato ben più di una canzone mi guardavano in quel momento pieni di un sentimento che non sono stato in grado di riconoscere né tantomeno decifrare, ma nonostante questo non hanno potuto non folgorarmi come sempre.

Inconsciamente un sorrido si forma sul mio volto, e mi sento uno stupido quando mi accorgo di star ridendo da solo senza un motivo, anche se in fondo un motivo c'è eccome.

L'unica cosa che sono stato in grado di fare ieri sera è stata chiederle di rimanere con me e non lasciarmi solo per la notte, e non so veramente come abbia potuto accettare dopo tutto ciò che era successo tra noi e che non è mai stato risolto.

Sento il cuore fare una capriola quando, voltandomi nuovamente verso di lei, la vedo stropicciarsi gli occhi e aggrottare le sopracciglia, probabilmente confusa nel vedermi già sveglio.

«Buongiorno principessa» mi sbilancio, forse troppo, ma lei non sembra nemmeno sentirmi dal momento che si rigetta con la testa sul cuscino coprendosi con il piumone.

«Non ho voglia di alzarmi» si lamenta, facendomi ridere. È sempre la solita pigra e scansafatiche.

«Non dobbiamo» dico tranquillo, alzando le spalle. L'atmosfera che c'è tra noi è troppo tranquilla, anche più di quanto lo era prima, e la cosa un po' mi spaventa.

dove il cielo si muove se lo guardi attentamenteDove le storie prendono vita. Scoprilo ora