Chiara non era solita a vestire felpe di tre taglie sopra la sua, le piaceva rimanere sulle sue misure ma non era neanche abituata ad indossare tubini neri di tre taglie sotto dove a malapena riusciva a respirare.
Non era solita truccarsi, quando ne aveva voglia si metteva un po' di mascara per uscire e raramente per andare a suola, ma non era mai andata oltre a quello, riteneva che la bellezza di una persona stesse anche nella sua , nel suo viso non pulitissimo ma nemmeno colorato come quello di un passaggio.
Eppure l'immagine riflessa allo specchio che indossava un vestito nero molto stretto e un trucco parecchio abbondante con tanto di correttore, fondotinta e ombretto era proprio lei.
Sofia l'aveva portata a casa sua strappandola dalle grinfie della madre con la scusa del compleanno a cui la donna aveva reagito molto bene, abbracciando la figlia e saltando da una parte all'altra della cucina.
A Chiara costò tanto mentirle, non tanto per la bugia ma nel vedere sua madre esultare per una cosa non vera l'aveva riempita di sensi di colpa.
Adesso si trovavano in camera della bionda dove quest'ultima l'aveva convinta, o meglio costretta ad indossare quel vestito e a pitturarsi in quel modo la faccia contro a volontà della mora che l'aveva pregata in qualsiasi lingua di non esagerare.
Ovviamente non fu ascoltata dall'amica ma riuscì comunque ad indossare le sue solite scarpe da ginnastica e a non mettere il rossetto, la considerava una grande vittoria.
«Non credi che sia un po'..troppo?» chiese Chiara osservandosi allo specchio con una punta di insicurezza facendo ridacchiare la sua amica che le prese dolcemente la mano.
«Chiara guardati, sei bellissima ed hai un fisico che ti permette di indossare certi vestiti perciò non ti devi vergognare di niente, ogni tanto ci sta qualcosa di diverso ci sta»
Sofia le diceva queste parole con un tono leggero e un sorriso dipinto sul volto, non sopportava che Chiara fosse così insicura, non aveva niente da temere.
Chiara non rispose, si limitò ad abbracciare l'amica prima di prendere la borsa che le aveva dato in prestito Sofia seguendola al piano di sotto completamente deserto dove, fuori dalla porta ad aspettarle vi erano degli amici della bionda, parcheggiati in doppia fila e con lo stereo al massimo.
Con un sorriso dipinto sul volto aprirono lo sportello prendendo posto nella macchina dove già si respirava un fastidioso odore di fumo.
Chiara fumava, magari non ogni giorno ma un paio di volte alla settimana si concedeva un po' di tempo per lei sul terrazzo della cucina con una sigaretta tra le dita mentre si godeva il tramonto davanti a lei che abbracciava una parte di San Basilio e da dove si poteva assistere ad un intreccio di vite quotidiane tra persone su cui Chiara amava immaginare e costruire un'esistenza tutta sua.
Sua madre non lo sapeva, le avrebbe tolto qualunque cosa, anche il diritto di uscire di casa e proprio per questo fumava nelle poche ore in cui terminava di studiare e sua madre ancora non era a casa, più precisamente il lunedì e il giovedì ed una volta finito gettava i resti della sigaretta nel terrazzo del vicino lavandosi poi i denti sette volte e mangiando tre spicchi di limone, nonostante le facessero davvero schifo.
Nonostante questo però l'odore del fumo la nauseava, non riusciva a sentirlo per più di quaranta minuti che le veniva da vomitare, era una cosa psicologica.
«Bella Sof» esclamò il ragazzo che occupava il sedile del passeggero voltandosi e squadrando la bionda che lo aveva salutato con il suo solito sorriso a trentadue denti.
Flavio e Sofia si conoscevano dai tempi delle medie, erano in classe insieme e da subito strinsero una bella amicizia che si conservò nel tempo portandoli a ritrovarsi spesso ad uscire insieme con la solita compagnia di amici.
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dove il cielo si muove se lo guardi attentamente
FanfictionNiccolò è un ragazzo apparentemente freddo e indifferente che trascorre interi pomeriggi con i suoi amici in un parcheggio vicino alla scuola che frequenta insieme a Chiara, inguaribile romantica e sognatrice ad occhi aperti determinata ad andare ol...