9. linea di confine

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Il campanello suonò, il chiacchierio formatosi nel salone di Alessandro cessò e tutti gli sguardi vennero puntati sulla figura di Niccolò con una bottiglia di Beck's tra le mani.

«A regà ma che c'avete? Hanno solo suonato» borbottò andando verso la porta dal momento che il padrone di casa era troppo impegnato a parlare con Gabriele e Adriano.

La figura al di là della porta si rivelò essere una piccola Chiara con un cappotto enorme e una bottiglia di vino in mano, sorrise debolmente a Niccolò prima che quest'ultimo, dopo averla contemplata per tre minuti belli e buoni, le fece segno di entrare, fuori si gelava.

«Hey» lo salutò lei porgendogli la bottiglia. «Ho portato questa, non so se vi piace ma ho pensato fosse brutto presentarmi così a mani vuote, se non vi piace però-»

Iniziò a blaterare gesticolando, era una delle caratteristiche di Chiara: quando doveva parlare con una persona che conosceva poco, soprattutto di cose come queste, cominciava a far confusione e parlare a vanvera senza un preciso scopo e questo sembrò divertire Niccolò.

«Tranquilla, è perfetto» ridacchiò lui prendendo la bottiglia, stava per parlare quando fu interrotto dai suoi amici che le si presentarono davanti, impazienti di conoscere colei che era riuscita ad essere invitata ad una cena con gli amici di Niccolò.

A Niccolò le persone non piacevano, gli piacevano solo i suoi amici, la parte più importante della sua vita, il tassello che riusciva a far funzionare ogni cosa, a farlo star bene con se stesso e a distrarlo dai problemi di ogni giorno; quando conosceva una ragazza quello di incontrare i suoi amici era l'ultimo step, solo quando sarebbe riuscito a fidarsi completamente di quella persona le avrebbe potuto presentare i suoi compagni di vita, alcune delle sue ex fidanzate nemmeno gli avevano conosciuti eppure Chiara, di cui a malapena sapeva il cognome se non fosse stato per il fatto che erano nella stessa classe, era seduta al tavolo con loro intenta a presentarsi. Chiara non era niente per Niccolò e Niccolò non era niente per Chiara, ma il fatto di trovarsi a quel tavolo, con tre coppie faceva credere tutto il contrario.

Dopo quella discussione con Sara, Niccolò le aveva parlato e insieme avevano chiarito la cosa, decisero che sarebbe stata una buona idea chiamare anche Chiara e adesso erano tutti seduti attorno ad un tavolo con piatti e bicchieri di plastica ad aspettare le pizze che non tardarono ad arrivare.

C'era Adriano con Federica, fidanzati da quasi un anno che bevevano birra insieme ridendo, più che fidanzati sembravano una coppia di amici; Federica era una ragazza molto carina: aveva di lunghi capelli biondi che le ricadevano sulle spalle e un paio di grand occhi azzurri, aveva tutta l'aria di essere una brava ragazza, oltre che simpatica.

Gabriele e Priscilla erano invece seduti di fronte a Chiara che si stava piegando in due dalle risate dovute ai racconti di Gabriele riguardanti episodi della loro adolescenza, come quando Niccolò da ubriaco alle tre di notte e con quattro grani in piedi gennaio andò in giro per Roma con solo le mutande o come quando Alessandro bevve da solo cinque litri di Coca Cola ghiacciata.

A proposito di lui, Alessandro era seduto vicino a Cocco e al suo fianco vi era Sofia, la quale non aveva esitato un attimo ad abbracciare Chiara, quella che già definiva sua amica, erano una coppia davvero carina, non sapeva precisamente da quanto stessero insieme ma sicuramente non erano due settimane, i loro occhi dicevano tutto il contrario, per non parlare del modo in cui lui le afferrava la mano baciandone il dorso subito dopo e di come lei arrossisse a quel piccolo gesto.

Christian era al lato opposto rispetto a Chiara e al suo fianco vi era la sorridente Eleonora, una ragazza dai capelli neri e grandi occhi del medesimo colore, all'apparenza era elegante e si sarebbe potuto dire anche spocchiosa, ma dopo una bella chiacchierata si era dimostrata molto carina ed educata, era solamente una ragazza a cui piaceva curarsi e che teneva particolarmente alla sua immagine.

dove il cielo si muove se lo guardi attentamenteDove le storie prendono vita. Scoprilo ora