dove il cielo si muove se lo guardi attentamente

34. stasera

«Ha detto che ti ama?!» urla, o meglio sbraita, Sara spalancando gli occhi, incredula di ciò che le ho appena raccontato.

Io immediatamente mi getto su di lei, tappandole la bocca per evitare che qualcuno oltre a noi possa sentire questa conversazione.

È il primo anno che Niccolò non festeggia con i suoi amici il giorno del suo compleanno a causa del concerto, e perciò abbiamo deciso di organizzare una piccola festa a casa sua insieme ai suoi amici più cari e le rispettive fidanzate, non è niente di che ma almeno è con le persone a cui tiene di più, ed è questo l'importante.

Dopo il nostro ingresso mano nella mano Sara mi ha trascinata in cucina, lontano dalla musica così da poterle raccontare di ciò che è successo al concerto, ma la mia risposta sembra averla sconvolta fin troppo.

«Scusa, ma è una cosa troppo bella per poter rimanere calma» sussurra ridacchiando una volta liberata, capendo di non dover urlare. «Niccolò dopo quella storia ha iniziato ad odiare così tanto l'amore che non credevo potesse più ritrovarlo» sorride, ma mantenendo comunque un tono normale.

Io abbasso gli occhi, mentre batto nervosamente il piede in terra. Sara di fronte a me corruccia lo sguardo, vedendo questa mia reazione. «Che succede, non sei contenta?»

Io immediatamente alzo gli occhi. «No, certo che lo sono! Sei stata la prima ad accorgerti dei miei sentimenti per Niccolò, penso prima che me ne accorgessi io e sai quanto sia importante per me, ho solo paura di come possano cambiare le cose tra di noi con una relazione» spiego, appoggiandomi all'isola nel centro della cucina. «In questi mesi l'ho conosciuto e ho scoperto lati del suo carattere che non mi piacciono, come a lui non piacciono alcuni lati del mio e questo molte volte ci ha portato ad una discussione, più volte mi ha detto che dopo la storia con Giada non avrebbe avuto più alcuna intenzione di impegnarsi in una relazione, perché ci aveva sofferto troppo...» sbuffo grattandomi nervosamente la nuca.

Sara mi afferra immediatamente le mani, regalandomi un sorriso. «Che Niccolò è un carattere complicato lo sanno anche i muri, ma nonostante tu lo abbia conosciuto e tu ti ci sia scontrata più volte te ne sei innamorata ed oggi sei qui a casa sua a festeggiare il suo compleanno. Se vi amate, se tu lo ami veramente nessun ostacolo è troppo grande da superare» sorrido alla mia amica, stringendo la presa sulla sua mano. Sono sempre più convinta che Sara sia stata una delle più belle scoperte della mia vita, è una ragazza d'oro.

«Io senza di te non so come farei» dico ridendo, trascinandola con me.

«Neanche io so come faresti senza di me, modestamente» scherza sollevando i capelli con una mano per portarli dietro alle spalle, senza smettere di ridere.

All'improvviso qualcosa, o meglio qualcuno, interrompe la nostra chiacchierata. «Disturbo?» un voce maschile alle mie spalle mi fa voltare di scatto, la riconoscerei tra mille. Niccolò è di fronte a me, e mi sta i rivolgendo un piccolo sorriso.

«No Nicco tranquillo, stavo andando da Ale...a proposito, sai dov'è?» mente Sara, non riuscendo pero ad attirare l'attenzione di Niccolò.

«Boh, da qualche parte in salone»

Alla sua risposta Sara alza gli occhi al cielo, esausta. «Grazie Nicco, sempre d'aiuto» dice ironica senza ricevere risposta. «Ho capito, ci vediamo dopo» prima di andarsene però mi rivolge un occhiolino, facendomi ridacchiare.

Non appena Sara se ne va rimaniamo solo io, Niccolò e la musica di sottofondo. Rimaniamo a guardarci senza dire niente, fino a che lui rompe il silenzio. «Sei bellissima stasera, non ho avuto modo di dirtelo prima» sussurra, ma riesco a sentirlo comunque benissimo.

Una scia di brividi percorre la mia schiena e le mie guance si tingono di rosso, non sono abituata a questi complimenti. «Grazie, si dice così no? Scusa, non sono abituata» ridacchio portandomi una mano di fronte alla faccia, che pero viene scostata dalla sua, intrecciando le nostre dita.