7. "Un bacio da ubriachi, non é importante"

1.2K 77 35
                                    

Rimasto solo decisi di dare appuntamento ai miei amici, al bar, probabilmente per le prossime settimane non gli avrei più visti, tanto valeva passare un po' di tempo insieme.

Erano le due del pomeriggio quando arrivai al bar da Joe, Liam e Zayn erano già seduti dentro al locale, al nostro solito tavolo.

Entrambi mi accolsero con una pacca sulla spalla e un sorriso smagliante -"allora?" -chiese il moro -"allora cosa?" -mi sedetti davanti a loro alzando un sopracciglio -"ieri sera eri con Harry, sta mattina con Eleanor. Ci devi aggiornare sulla situazione" -spiegò Liam accomodandosi meglio sul divanetto, con le braccia piegate dietro la testa -"non so per quale ragione ma il figlio degli Styles è passato a casa mia, ero mezzo sbronzo perciò l'ho invitato a bere. Dato che alla fine della serata aveva bevuto troppo, l'ho lasciato dormire a casa mia e sta mattina se n'è andato" -non sapevo se dire la verità su tutto quello che era successo o vivere nell'omertà assoluta -"a che pensi? Ai baci che vi siete dati?" -domandò Zayn ridendo.

A quell'affermazione sobbalzai, colto alla sprovvista -"tu come?" -riuscì a boccheggiare preoccupato -"non lo sapeva, ma con la tua reazione abbiamo scoperto tutto" -rispose Liam anticipando l'altro ragazzo -"è stato solo un bacio da ubriachi, nulla di importante" -"ne sei proprio sicuro? E poi che cavolo Louis! Non giocare con Harry, è un mio amico" -domandò Liam disorientandomi ulteriormente...

"Cosa stai dicendo? Stai insinuando che mi piaccia?" -esclamai con un tono di voce molto più acuto del solito -"no, ti sto solo chiedendo se l'hai fatto per un preciso motivo e perché proprio lui" -"non lo so Ly, ero ubriaco" -mormorai giocherellando con i miei stessi polpastrelli -"beh, sai che in ogni caso i tuoi due amici gay sono qui. Se hai bisogno di consigli" -scoppiammo a ridere tutti e tre.

Finalmente Joe, il barman, ci fece ordinare e ci portò le nostre tre birre ghiacciate.

"E con Eleanor com'è finita?" -domandò Liam trangugiando l'ennesimo sorso dalla bottiglia di vetro -"questa mattina l'ho trovata nel mio ufficio, abbiamo discusso sul nostro rapporto. Ho scoperto che mi usava per arrivare ai miei soldi, le ho ricordato che fin dal principio avevo detto che non volevo nulla di serio e alla fine abbiamo deciso di chiudere" -mormorai sistemandomi i capelli con le mani.

"Credevo che andasse bene il vostro stare insieme, non avevate l'esclusiva e continuavate a stare insieme, perché dici che ti usava?" -chiese Zayn guardandomi con un'espressione stupita sul volto -"una settimana fa ho sentito una sua conversazione con un certo Simon, parlavano di sposarsi dopo aver ottenuto la mia fiducia. Ho aspettato di vederla per chiudere questa sorta di relazione" -spiegai alzando gli occhi al cielo -"lo sapevo che non era una brava ragazza, te l'avevo detto" -la superiorità di Zayn, anche in questo caso, mi fece sorridere -"vorrei tanto affrontare un argomento ma ho paura che ti arrabbierai" -Liam sembrava veramente timoroso...

"Tanto lo sai che sono perennemente arrabbiato, smettila di preoccuparti" -dissi ordinando un'altra birra per me e per loro -"hai baciato Harry perché eri ubriaco o perché infondo è un bel ragazzo?" -era ovvio che lo volesse sapere, sia io che il riccio eravamo suoi amici. Aveva motivo e opportunità per chiedere informazioni -"è vero che è un bel ragazzo ma direi che l'ho fatto perché avevo bevuto troppo, dovete promettermi che però non direte a nessuno ciò che vi ho raccontato. Se lo scoprisse il Signor Styles finiremmo male" -i miei amici annuirono e dopo quello passammo tutto il pomeriggio a chiacchierare.

Passai a casa, presi la valigia e mi diressi in macchina verso LA, nella tenuta degli Styles...

Per tutto il viaggio le parole dei miei due amici rimbombavano nella mia testa, non mi ero mai posto il problema di provare attrazione verso gli uomini, da sempre avevo moltissime ragazze appresso e nonostante non fossi indifferente nemmeno al genere maschile non avevo mai provato la sensazione di essere attratto dal mio stesso sesso.

Non lo vedevo come un male, i miei due migliori amici erano gay, semplicemente io non lo ero.

Ad accogliermi in casa fu Gemma, aveva un paio di pantaloncini della tuta, una maglietta larga e il viso era struccata..

Involontariamente sorrisi -"scusa Louis, sono ancora in pigiama" -mormorò arrossendo leggermente -"tranquilla Gems, fai bene" -risposi abbracciandola, non sapevo per quale motivo ma provavo pura simpatia verso quella ragazza. Era sempre stato così, ma dopo che le nostre famiglie si erano allontanate avevamo smesso di vederci... Ed eravamo diventati come due sconosciuti.

"Mi chiamavi così quando eri bambino, siamo tornati a questo?" -aveva un sorriso a trentadue denti, i suoi occhioni mi guardavano dolci come sempre -"sarò con voi per un po', quindi immagino di sì" -senza aggiungere nulla mi abbracciò sussurrandomi all'orecchio -"mi sei mancato stronzo, benvenuto a LA" -entrammo in casa ridendo.

Anne era in cucina insieme a Harry, indossavano due grembiuli e stavano ballando scuotendo i fianchi mentre preparavano i biscotti...

Gemma, al mio fianco, scoppiò in una fragorosa risata, il riccio si voltò e trovandomi davanti strabuzzò gli occhi lasciando cadere per terra la spatola che aveva in mano.

Scattai in avanti e, prima che l'oggetto potesse cadere sul pavimento, lo afferrai rimettendolo sul ripiano -"non vi avevamo visto, ciao tesoro" -rise Anne continuando a mescolare l'impasto. Posai la spatola nel lavandino e continuai a guardare di sottecchi il ricciolino.

"Mamma qui abbiamo finito vero?" -domandò Harry tenendo lo sguardo basso -"certo tesoro, puoi andare" -"bene, io vado in camera, chiamatemi quando la cena è pronta" -borbottò Harry togliendosi il grembiule e uscendo dalla stanza...

Gemma si sedette al tavolo della cucina sbuffando -"proprio non lo capisco, é stato fuori tutta la notte ed è da sta mattina che si comporta in questo modo" - sembrava preoccupata -"lascialo in pace, ha litigato con Nick ed é di pessimo umore" -spiegò Anne procedendo col fare i biscotti -"ragazzini... Beh Louis, vieni che ti faccio accomodare nella tua stanza" -annuii e ci dirigemmo verso il piano superiore -"vuoi dormire in stanza con Harry o preferisci avere una camera tutta tua?".

Non capii perché ma in quel momento mi venne spontaneo dire -"va bene con Harry, almeno potremmo fare amicizia" -una frase schifosamente strana per uno come me.

"Perfetto" -"Harry non mi ucciderà, vero?" -dissi ironicamente -"no, quando glielo abbiamo chiesto era d'accordo" -sorrise premurosamente Gemma...

La stanza di Harry, aveva due letti matrimoniali giganteschi, ai lati due comodini. Accanto agli armadi c'erano due librerie e una scrivania. Assomigliava tanto alla mia camera.

Misi i vestiti al loro posto e mi stesi sul letto, sotto lo sguardo attento di Harry. Neanche si era degnato di salutarmi.

Erano le otto quando finalmente mi rivolse la parola -"la cena é pronta" -uscì dalla stanza...

Scesi al piano di sotto trovando tutti quanti già seduti a tavola, Anne e Desmond capotavola, Harry accanto a suo padre e Gemma al suo fianco. Mi accomodai davanti al riccio.

"Louis, fa come se fossi a casa tua, mi raccomando" -disse il Signor Styles accennando un sorriso, senza scomporsi troppo -"però la differenza è che non ci sarà tuo padre a darti ordini" -Anne rideva accarezzandomi il braccio, adoravo quella donna. Aveva sempre il sorriso dipinto sul volto, era gentile con tutte le persone e non aveva paura di mostrarsi fuori dai ranghi della società.

"Menomale" -risposi sorridendole -"ho sentito dire che ti è stato affidato un ufficio alla Tomlinson Association" -ammise Desmond versandosi un bicchiere di vino -"già, mio padre ha deciso che è giunto il momento di rendermi partecipe a tutti gli effetti" -involontariamente cercai lo sguardo di Harry, non ci riuscii, aveva la testa bassa sul piatto -"è meraviglioso Louis" -sorrise Anne -"cosa ne pensi Harry?" -domandò il Signor Styles -"già, è stupendo" -il suo tono di voce lasciava trasparire tutto il suo disappunto.

La conversazione cessò quando il cibo fu servito in tavola...

La serata passò parecchio in fretta, subito dopo aiutammo Anne a sparecchiare e poi ci rifugiammo nelle nostre stanze.

𝓂𝒶𝓎𝒷𝑒 𝓌𝑒 𝒻𝑒𝓁𝓁 𝒾𝓃 𝓁𝑜𝓋𝑒Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora