49. "Allora? Lo sposi o no?!"

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Rientrammo in casa mano nella mano, immediatamente venimmo accolti dai nostri amici e dai nostri parenti. Poi ci sedemmo a tavola, iniziando a mangiare tranquillamente -"secondo te perché siamo qui? È strano che facciano un anniversario insieme a noi" -"hai ragione, pensi che stiano organizzando qualcosa?" -la conversazione tra Lottie e Gemma la sentii forse solo io, mentre tutti gli altri parlottavano del più e del meno. Mi alzai in piedi e mi posizionai dietro di loro, giusto all'altezza delle loro orecchie -"ho una sorpresa per Harry, però non dovete dire nulla" -sussurrai -"serio? Oddio lo so!" -esclamò Lottie sorridendo -"shh, adesso ve lo mostro" -tornai al mio posto e rimasi in piedi.

"Che fai?" -chiese il mio ragazzo guardandomi -"adesso vedi" -si voltarono tutti verso di me, zittendosi immediatamente -"non ho preparato un discorso, anzi, i miei amici sono a conoscenza di quanto io sia nervoso in questo momento. Un grazie speciale va rivolto a Zayn: lui si è preoccupato di chiamarvi tutti, Liam: abbiamo sistemato insieme il salotto, e la tavola... E infine, non per importanza Niall: lui ha fatto un lavoro veramente complicatissimo, tenere impegnato Harry per tutta la giornata, senza permettergli di chiamarmi o di scoprire cosa stavo organizzando" -presi fiato e cercai di non tremare come una foglia.

"Fin da piccolo ho odiato Harry Styles, non lo potevo proprio vedere, e non perché fosse sbagliato ma perché ai miei occhi era considerato troppo perfetto. Tre anni fa, dopo tempo che non lo vedevo, mi sono ritrovato a dover cenare a casa sua per degli affari. Ero incazzato all'idea di dover passare del tempo con lui, poi durante una litigata qualcosa é cambiato. Dopo un esame fallito mi sono ubriacato, quella sera avevo bevuto talmente tanto che l'ho baciato, ed ogni tanto ci rifletto: se non avessi commesso quello che per me era un errore non saremmo mai finiti qui" -il riccio al mio fianco mi porse una mano, la presi e intrecciai le nostre dita -"poi sono stato costretto a stare da lui per due settimane, dovevano essere quindici giorni ma a causa di un litigio non è andata così. Ci siamo allontanati per qualche giorno e il ventotto dicembre di tre anni fa gli ho confessato quanto lo amassi, e quanto avessi paura di provare quei sentimenti" -presi un attimo per guardare le persone intorno a noi, erano rapite dal mio discorso.

"Insomma, ho sempre la costante paura di non essere abbastanza per lui. L'avete visto? È la persona migliore che uno possa conoscere, è impossibile non innamorarsi di Harry Styles. Con lui ho scoperto cos'è l'amore, cosa significa essere apprezzati e avere qualcuno con cui condividere le proprie paure e i propri sogni. Non avrei mai pensato di trovare qualcuno che riuscisse a colmare il vuoto che la morte di mia madre ha lasciato, eppure lui ha cambiato tutto" -sospirai sapendo che quelle parole erano tanto spontanee quanto dolorose, Harry aumentò la presa sulla mia mano -"ero con mia madre quando è morta, e come ultime parole le ho promesso che avrei trovato la felicità e non me la sarei lasciata scappare. Ecco, Harry, perché oggi sono qui e siamo circondati dalle persone a cui vogliamo più bene" -lasciai la sua mano e feci un passo indietro...

Harry mi guardò con gli occhi lucidi, forse aveva iniziato a comprendere o forse no -"Harry Edward Styles non so cosa io abbia fatto di buono per incontrarti, ho visto cosa significa perderti e non voglio che accada mai più. Mi faresti l'onore di diventare mio marito?" -mi misi in ginocchio mostrandogli l'anello, tutti quanti rimasero in silenzio mentre Harry si nascondeva il viso tra le mani, e piangeva. Non riuscii a non ridere nonostante avessi le lacrime agli occhi anche io -"allora? Lo sposi o no?!" -urlò Zayn interrompendo l'atmosfera, fece ridere tutti e il mio ragazzo mi guardò annuendo freneticamente -"sì cazzo, si, ti sposo".

Gli presi il viso tra le mani e premetti le labbra sulle sue, dimenticandomi per un attimo del fatto che fossimo circondati dai nostri parenti -"ragazzi! Ci sono delle bambine!" -urlò Liam richiamandoci all'ordine, Harry si allontanò nascondendo il viso nell'incavo del mio collo -"ma che carini! Prendetevi una stanza!" -continuò Zayn facendo ridere tutti quanti, eravamo un disastro -"vi ricordo che questa è casa nostra!" -gli ricordai ridendo, Harry fece un passo indietro e mi guardò scioccato -"che stai dicendo?" -chiese visibilmente scosso, Anne rise scuotendo la testa mentre mio padre commentava con un -"oh avanti figliolo, non l'avevi capito?" -"tu sei pazzo" -rise il riccio baciandomi di nuovo.

Qualcuno ci lanciò una felpa, quando guardai i nostri amici scoppiarono a ridere -"idioti!" -sbuffai scuotendo la testa -"allora? Ne è valsa la pena restare segregato con me per tutto il giorno?" -esordì Niall con quel sorriso abbagliante -"certamente, ma non ti offendere amico: la parte più bella è questa serata" -rispose il riccio sorridendo, quelle fossette che tanto amavo spuntarono sulle sue guance -"grazie eh! Questa me la segno!" -Niall si finse offeso, mentre sorrideva guardandoci -"sì, anche io" -ridacchiai abbracciandolo, non riuscivo a lasciarlo andare. Poi mi resi conto che non gli avevo ancora dato l'anello -"dammi la mano" -lo fece senza parlare e gli infilai l'anello -"allora?" -"è stupendo Lou, sono così felice" -"anche io piccolo, anche io" -restammo a chiacchierare insieme ai parenti del più e del meno, citando spesso anche il matrimonio...

Era già mezzanotte quando io e Harry rimanemmo da soli, stavo chiudendo la porta quando due braccia mi cinsero la vita -"ehi" -"ciao" -la voce roca del mio ragazzo mi fece rabbrividire -"cosa fai?" -chiesi sentendo le sue mani arrivare sotto alla mia maglia, piegai la testa all'indietro mentre mi baciava il collo -"secondo te cosa faccio?" -rise prendendomi in braccio a modi sposa -"ti farò pentire di avermi messo le mani addosso" -sussurrai sospirando -"lo so, e lo spero" - mi lasciò scendere solo quando fummo davanti alla camera -"preparati, devo mostrarti una cosa" -aprii la porta e svelai la stanza.

"Non ci credo, tu sei veramente pazzo" -scosse la testa
sorridendo -"hai cinque secondi per ammirare i dettagli, poi sarò troppo impegnato a scoparti" -dissi semplicemente, si leccò le labbra e camminò verso il letto. Restai fermo sulla porta a guardarlo, prese la foto sui cuscini e la lesse sottovoce. Poi la posò sul comodino venendo nella mia direzione -"sei fantastico, sul serio, mi rendi così felice" -gli presi il viso tra le mani e lo strinsi contro al mio petto -"non so come farei senza di te" -lo baciai e lentamente gli sbottonai la camicia e la lasciai cadere a terra.

Percorsi con una mano tutto il suo busto, arrivai ai pantaloni e li slacciai lentamente mentre lui si sfilava le scarpe con il solo aiuto dei piedi. Le sue mani furono rapide a togliermi la camicia e i jeans, camminai facendolo indietreggiare fino a prenderlo per le spalle e spingerlo sul letto. Si mise a sedere con la schiena contro la testiera, guardandomi, gattonai fino ad essere sopra di lui e iniziai a baciarlo -"ti amo, non vedo l'ora di essere tuo marito" -sussurrò contro alle mie labbra -"ti amo, non vedo l'ora di vederti su quell'altare" -conclusi prima di baciarlo ancora, e ancora. Consumando un'altra notte di passione, un'altra notte del nostro amore...

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LETTRICE:
eh già, questa storia sta per finire. Oramai è da giorni che piango pensando a quanto sia stata importante per me questa storia.
Tutto il supporto che ho avuto è stato incredibile, e spero che anche quando inizierò un'altra storia voi possiate leggerla ed apprezzarla...
Non ho altre parole dato che lascio spazio alla storia, vi amo. Grazie mille💙💚.
Giorgia.

𝓂𝒶𝓎𝒷𝑒 𝓌𝑒 𝒻𝑒𝓁𝓁 𝒾𝓃 𝓁𝑜𝓋𝑒Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora