Mi sdraiai sul letto con le braccia dietro la testa, guardai Harry entrare dalla porta e allora decisi di prendere la parola -"ti sei reso conto che ci sono anche io?" -annuì coricandosi sul suo letto -"pensi di non rivolgermi mai più la parola?" -domandai ironicamente -"non so cosa dirti" -rispose alzando un sopracciglio -"chi è Nick?" -si alzò dal letto di scatto, mi prese per la maglietta e mi spinse contro il muro.
"Ascoltami bene: tu non hai mai sentito nominare quel nome e non saprai nulla, chiudi la bocca" -sussurrò minaccioso. Non l'avevo mai visto così, il vecchio Harry non avrebbe mai reagito alle mie provocazioni -"ho capito: sei innamorato di lui" -ghignai contro le sue labbra, era troppo vicino.
Il suo fiato caldo mi stava facendo impazzire non sapevo nemmeno spiegarmi il motivo...
"Tu non hai capito nulla, resta fuori dalla mia vita" -mi schiacciò, se possibile, ancora di più contro la parete -"è un problema per te essere gay?" -continuavo a provocarlo con un preciso motivo: dovevo capire che persona era. Il ragazzo oltre la facciata.
"Ti ricordo che sei stato tu a baciarmi ieri, forse sei gay anche tu" -si inumidì le labbra con la lingua, sospirai continuando a passare lo sguardo dalla sua bocca ai suoi occhi verdi -"non sono gay" -borbottai -"sicuro?"...
In un istante le labbra di Harry s'impossessarono delle mie, schiudendole prepotentemente con la lingua, dopo un attimo di esitazione gli legai le braccia al collo e ricambiai al bacio con estrema urgenza.
Un intreccio di tutta l'attrazione che c'era sempre stata ma che non avevamo mai percepito. O che ci eravamo convinti fosse solo immaginazione.
Harry fece scendere le sue mani fino al mio fondoschiena, sollevandomi e prendendomi in braccio, gli legai le gambe in vita e in un secondo ci ritrovammo sdraiati sul letto.
Io steso e lui seduto a cavalcioni su di me, che continuava a baciarmi con irruenza. Mi staccai solo per riprendere fiato, poi fu il mio turno di prendere il comando. Lo feci finire sdraiato sul letto con la schiena e io steso sopra di lui, lasciai che le mie mani vagassero sui suoi fianchi e sotto la sua camicia...Un leggero bussare sulla porta ci fece allontanare di scatto, Harry corse a sedersi sul suo letto e io restai sdraiato cercando di calmare il respiro -"puoi entrare" -disse il riccio guardando nella mia direzione -"scusate il disturbo ragazzi, volevo solo darvi la buonanotte" -sorrise Anne premurosa -"notte" -commentammo nello stesso istante, rimasti soli potei di nuovo rilassarmi.
"Merda" -sussurrai coprendomi il viso con il cuscino, rimasto praticamente cieco, sentii solo un fruscio di lenzuola e subito dopo il mio materasso si abbassò e si rialzò.
Restai immobile, sapevo esattamente cosa stava succedendo, Harry si era seduto a cavalcioni su di me. Mi tolse delicatamente il cuscino dalla faccia e finalmente incontrai di nuovo i suoi occhi verde smeraldo -"sei ancora sicuro di non essere gay?" -domandò, posai le mani sui suoi fianchi e glieli strinsi delicatamente.
"Sicurissimo, tu invece?" -ribattei alzando la testa per lasciargli un bacio languido -"mhm, sicuro" -fu il mio turno di tormentarlo...
Lasciai scorrere le mie mani sull'orlo dei suoi pantaloni, tirandoli leggermente per avvicinarlo a me, poi percorsi tutto il profilo dei suoi addominali, fino ad arrivare al collo, e infine mi concentrai sulle sue labbra. Passando il pollice sopra di esse.
"Louis" -mugugnò sospirando, sorrisi a quella scena. Inconsapevolmente mi stava pregando -"si?" -"baciami" -sfiatò come se fosse sofferente, ribaltai la situazione facendolo finire sul letto, e mi fiondai sulle sue labbra gonfie e rosse.
Le mie mani si posarono nuovamente sotto la sua maglietta e iniziarono a lasciargli carezze su tutto il petto, Harry rispose al bacio con più irruenza di me. Cercò la mia bocca bisognoso di attenzioni e non si allontanò fin quando non fu a corto di fiato...
"Sei proprio gay" -ribattei tra un bacio e un altro -"ti faccio notare che mi stai baciando" -sussurrò piegando la testa all'indietro perché iniziai a lasciargli alcuni baci sul collo, leccando e mordendo alcuni lembi di pelle.
"Non baciarmi il collo" -borbottò posandomi una mano sui capelli e spingendo la mia testa fino al suo petto -"così nessuno vedrà niente, sei furbo Styles" -commentai iniziando a sbottonargli la camicia...
Gli lasciai una scia di baci a partire dalle scapole fino ad arrivare alla zona dell'ombelico, Harry piegò la testa all'indietro.
Una visione spettacolare per i miei occhi e per il mio orgoglio, sapere che gli facevo quell'effetto mi rendeva inspiegabilmente soddisfatto.
Quando finii di lasciargli alcuni segni sul petto lo baciai di nuovo e poi mi sdraiai al suo fianco, facendolo accoccolare contro il mio petto -"notte ragazzo completamente gay" -lo presi in giro lasciandogli un bacio tra i capelli -"notte ragazzo che bacia i presunti gay"...
Che strano modo di passare la serata, non avrei mai pensato di baciare quel ragazzo. Non avrei mai pensato di baciare un ragazzo in generale.
"Louis! Louis svegliati!" -mi misi a sedere di scatto, nascondendomi il viso con il lenzuolo, la mano di Harry si posò tra i miei capelli, sistemandoli all'indietro -"va tutto bene, ehi" -mi accarezzò la schiena cercando di tranquillizzarmi -"scusa, s-sto bene" -la mia voce era languida, priva di ogni sicurezza.
Avevo avuto l'ennesimo incubo ma, a differenza delle notti precedenti, non ero da solo nella stanza. C'era un'altra persona di cui ancora non mi fidavo -"da quanto tempo succede? Da quando fai quei sogni?" -domandò facendomi voltare per guardarmi negli occhi -"è la prima volta" -non ero un bravo bugiardo...
Si capiva subito quando dicevo una cazzata, quando ero piccolo mia madre mi prendeva in giro e rideva, diceva che quando mentivo si capiva.
"Non mentirmi" -rispose il riccio prendendomi per i fianchi e costringendomi a sedermi a cavalcioni sulle sue gambe, ancora una volta eravamo troppo vicini -"posso tornare a dormire? Sono stanco Styles" -borbottai prendendomi il labbro inferiore tra i denti -"ho capito: non vuoi parlarne" -mi sistemò una ciocca di capelli dietro all'orecchio e mi sorrise.
Era un sorriso bellissimo, il più bello che avessi visto...
Mi colpii mentalmente per aver anche solo pensato una frase del genere.
"Già" -sussurrai annuendo lievemente -"notte Louis" -"notte" -conclusi prima di sdraiarmi al suo fianco.
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𝓂𝒶𝓎𝒷𝑒 𝓌𝑒 𝒻𝑒𝓁𝓁 𝒾𝓃 𝓁𝑜𝓋𝑒
FanficLouis Tomlinson, erede di una delle associazioni più importanti del mondo: la Tomlinson corporation, è un ragazzo con molti problemi. Un passato difficile e un presente composto da donne e alcol. La solitudine, però, colpisce tutti. Anche i più pote...