50. "l'ho fatto mamma, ho sposato l'amore della mia vita"

1.3K 51 41
                                    

28 settembre dell'anno dopo.

"Avanti Louis, devi metterti la cravatta!" -esclamò Lottie esasperata, cercava di aiutarmi a prepararmi ma ero troppo nervoso -"perché devo? La cerimonia inizierà tra due ore, e se lui cambiasse idea? Se fosse troppo spaventato?" -mi aggiravo nella stanza con la testa tra le mani, in quel momento bussarono alla porta -"menomale, io ci rinuncio!" -esordì mia sorella facendo entrare nella stanza Niall, Zayn e Liam -"Louis" -mi voltai verso di loro -"Harry si sta vestendo" -ammise il biondino guardandomi, mi portai i capelli all'indietro -"okay, cazzo mancano ancora due ore!" -mi presi il viso tra le mani nervoso -"avanti amico, stai per sposarti con l'uomo che ami resta calmo. Lui non scapperà" -cercò di rassicurarmi Niall -"anche perché è più probabile che sia tu a tentare la fuga" -commentò Zayn ridendo -"vaffanculo, siete dei pessimi testimoni" -sbottai sedendomi sul pavimento con la testa tra le mani.

"Arrivo subito, datemi un minuto" -esordì Liam dileguandosi in fretta e furia -"dai Tommo, perché sei così nervoso? È il tuo grande giorno e dovresti essere pronto per andare all'altare" -il moro si piegò sulle ginocchia per potermi scompigliare i capelli -"sai quante cose potrei rovinare oggi? O in futuro? Una sola parola sbagliata potrebbe distruggere il mio matrimonio!" -esclamai mordendomi il labbro a sangue -"ragazzi, usciamo" -la voce di Liam mi riportò con i piedi per terra, fece voltare i due testimoni che lo seguirono annuendo -"tenete fuori dalla stanza tutti, abbiamo mezz'ora di tempo prima di doverci preparare" -la porta si chiuse e Harry mi guardò sorridendo.

"Hazz" -"allora? Sei così tanto nel panico da dovermi far intervenire?" -chiese ridendo, scossi la testa mettendomi in piedi e sfilandomi la camicia per non stropicciarla -"che succede?" -anche lui si sfilò l'indumento e insieme a me lo posò sulla cassettiera -"tra meno di due ore ci sposiamo" -dissi sospirando, come se da quello lui potesse dedurre ogni mio pensiero -"eh?" -camminò verso di me a passo lento, legandomi le braccia al collo. Gli cinsi la vita appoggiando la fronte contro la sua spalla -"ho fottutamente paura di rovinare tutto" -ammisi -"non rovinerai nulla, non ne saresti capace. E anche io ho paura, sei proprio sicuro di riuscire a sopportarmi per tutta la vita?" -rise leggermente -"si cazzo, voglio solo che tu sia mio marito" -mi abbracciò più forte sorridendo, inspirai quel dannatissimo profumo Gucci.

"E la cravatta la devi mettere" -esordì continuando a ridere, forse stava mascherando il suo nervosismo -"come?" -chiesi quasi boccheggiando -"Lottie e Liam sono corsi da me, erano disperati, hanno detto che non ti volevi vestire" -ammise scuotendo la testa -"quella cravatta mi sta stretta okay? Non posso indossarla se mancano due ore alla cerimonia, mi manca il fiato" -provai a dire, mi posò le mani sulle guance ridendo -"pensavo che in questa giornata sarei stato io quello preso dal panico, devo rivalutare le mie aspettative" -mi avvicinai premendo le labbra sulle sue -"non possiamo andare in camera?" -chiesi tenendo lo sguardo sui suoi occhi verdi -"purtroppo no, abbiamo solo mezz'ora di tempo prima di doverci preparare" -spiegò con la voce che tremava...

Con le mani percorsi la sua schiena nuda, stringendogli i
fianchi -"L-Lou" -sussurrò piegando la testa all'indietro, sorrisi e gli lasciai un bacio proprio sul collo -"dai smettila o da qui non usciremo più" -mi riprese prendendomi il viso tre le mani per fermarmi -"come se ti dispiacesse" -commentai sbuffando -"dai non fare così, dopo la cerimonia avremo tempo" -in quel momento mi resi conto che sarebbe stato per sempre mio marito, il mio primo e ultimo amore -"cazzo, sei riuscito a farmi credere nel matrimonio" -rise scuotendo la testa -"te ne sei reso conto ora?" -chiese come se fosse scioccato -"sì" -mi scompigliò i capelli -"vieni qua" -gli bloccai il viso tra le mani e premetti le labbra sulle sue.

Mi permise l'accesso alla sua bocca, le nostre lingue che giocavano insieme e si accarezzavano mentre io cercavo solo di premerlo più vicino a me. Ci allontanammo solo quando fummo a corto di fiato, entrambi con le guance arrossate e le labbra gonfie -"cazzo, sarai mio marito" -mormorai a pochi centimetri di distanza dal suo viso -"sarò tuo marito" -sorrise lasciandomi ancora di più senza fiato. Si allontanò da me, dirigendosi verso la cassettiera.

𝓂𝒶𝓎𝒷𝑒 𝓌𝑒 𝒻𝑒𝓁𝓁 𝒾𝓃 𝓁𝑜𝓋𝑒Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora