*Un mese dopo*
Era passato un mese dalla notte dove io e Harry eravamo stati al cimitero, avevamo passato queste settimane insieme. Anne era completamente d'accordo e nessuno aveva ancora osato rovinare il nostro ipotetico paradiso.Tornai a casa verso le due del mattino, era stato il mio primo giorno di lavoro ed ero parecchio nervoso. Quella mattina Harry non mi aveva neppure salutato, per qualche strana ragione era andato a correre alle cinque del mattino, facendomi andare a lavoro senza le sue parole dolci. Quella giornata era stata una vera tortura: alle sette del mattino Eleanor si era presentata nel mio ufficio con un vestito decisamente scollato e il rossetto rosso spalmato sulle labbra. Mi aveva guardato e detto un -"questa mattina ho visto il figlio degli Styles, era insieme ad un ragazzo. Dato che siete amici: è fidanzato?". L'avevo ignorata dicendo un "no", ma tanto nella mia testa oramai c'era presente Harry mano nella mano con un uomo.
Poi la mattinata era continuata con un giro di affari a cui avevo dovuto prestare attenzione e non avevo avuto nemmeno cinque minuti liberi. Ecco perché tornare alle due del mattino mi aveva fatto innervosire più del dovuto. Aprii la porta, la casa era illuminata solo dalla televisione del salotto. Harry dormiva sul divano, rannicchiato su se stesso. Mi tolsi la giacca dello smoking e mi avvicinai al mio ragazzo, prendendolo in braccio e portandolo fino alla mia stanza. Lo feci sdraiare sul letto e lo coprii -"Lou, c-ciao" -sussurrò stropicciandosi gli occhi -"shh, dormi piccolo" -mormorai tranquillamente. Poi mi diressi in bagno e mi fiondai in doccia. Ero veramente stanco morto. Mi stavo lavando i capelli quando un rumore di porta che si apriva mi fece voltare. Harry mi guardava mordicchiandosi il labbro inferiore...
"Pensi di restare lì a guardarmi per sempre o ti muovi ad entrare in doccia?" -domandai alzando un sopracciglio, rise e iniziò a spogliarsi lentamente. Restai a guardare ogni suo movimento: come si sfilava la maglia lentamente, come si toglieva quei pantaloni della tuta e mostrava le sue gambe lunghe. Nonostante fosse quasi un metro e novanta, la sua figura, era longilinea e spiccava sul mio metro e settanta.
Entrò nell'abitacolo e mi abbracciò. Gli legai le braccia in vita -"con chi eri questa mattina?" -domandai contro al suo collo -"cosa?" -chiese quasi in un sussurro -"Eleanor sta mattina mi ha detto che ti ha visto in giro con un ragazzo, chi era?" -"ti prego non dirmi che credi a quella vipera, l'ha sicuramente detto per farti incazzare. E comunque, ero con Niall" -mi spiegò accarezzandomi la schiena nuda -"hai ragione, perdonami" -dissi semplicemente -"a parole non ti perdonerò mai, però puoi fare qualcosa di meglio. Vieni qua dai" ...
Uscimmo dalla doccia quasi mezz'ora dopo, eravamo entrambi stanchissimi e appena sdraiati ci addormentammo.
La mattina dopo fu la suoneria del telefono di Harry a svegliarci, lui lo prese per poter rispondere e io mugugnai qualche parola incomprensibile per cercare di riaddormentarmi -"pronto?" -"ti prego fallo stare zitto" -supplicai sbadigliando -"oh certo, d'accordo, saremo lì per pranzo. Bene, a dopo" -"chi era?" -sbuffai arrampicandomi sul mio ragazzo e sdraiandomi a pancia in giù sul suo petto -"tuo padre, vuole che pranziamo da lui. Pomeriggio ci sarà un'intervista, vuole che io dica a tutto il mondo che sono ufficialmente il capo della Styles e chissà, ha persino detto che secondo lui potremmo annunciare che stiamo insieme" -spiegò il mio ragazzo accarezzandomi i capelli -"mi sembra una splendida idea, ma adesso ho bisogno di dormire" -il borbottio che uscì dalle mie labbra lo fece scoppiare a ridere, e di conseguenza mi ritrovai sballottato -"smettila cretino! Voglio dormire!" -esclamai nervoso -"scusa scusa" -continuò a ridere. Misi il broncio e rotolai vicino a lui, sdraiandomi su un fianco e dandogli le spalle -"oh non fare così!" -mi riprese posandomi una mano su un fianco -"ho sonno e tu mi stai antipatico" -posò una gamba sul mio fianco e mi avvicinò di più contro al suo petto -"dai mi perdoni?" -borbottò contro al mio collo -"sì, ma solo perché sono troppo stanco per essere arrabbiato" -continuai -"bene, dormiamo dai" -concluse Harry stringendomi e lasciando che mi addormentassi...
Era mezzogiorno quando arrivammo a casa di mio padre, come aprii la porta un centinaio di persone entrarono nella mia visuale -"oh cazzo" -borbottai, Harry mi prese per mano e mi trascinò dentro casa -"Louis, Harry, finalmente! Accomodatevi dai!" -mio padre chiuse la porta e sorrise, riconobbi parecchi dei presenti: alcuni dipendenti della Tomlinson, il capo di qualche società multimiliardaria, la famiglia di Harry, i giornalisti più importanti di New York, i nostri migliori amici e Eleanor, mi chiesi per quale ragione fosse lì.
Zayn ci raggiunse subito, seguito da Niall e Liam -"ragazzi" -lo abbracciai -"ma guarda chi si vede! Avete passato talmente tanto tempo in camera che mi chiedo se sappiate come si cammina" -rise Niall scuotendo la testa -"sei pessimo Nello, come va con Amelia?" -chiese il riccio sorridendo -"molto bene, ci stiamo frequentando" -restammo a parlare della situazione sentimentale di Niall fin quando una mano mi picchiettò sulla spalla, mi voltai e vidi Eleanor che mi guardava -"ciao Louis" -tutti i miei amici la squadrarono, soprattutto Harry -"perché sei qui? Ti ha invitato mio padre?" -sbottai secco, si avvicinò fino a legarmi le braccia al collo -"non ti mancano i tempi in cui andavamo a letto insieme?" -non riuscii ad allontanarla perché Harry scattò in avanti e le prese i polsi, abbassandoglieli sui suoi fianchi -"giù le mani da lui!" -ringhiò.
"Oh ma che carino! Stai ancora sotto a Louis?!" -rise puntando un dito verso Harry -"sì, generalmente a letto sto sotto di lui" -il mio ragazzo rispose, i nostri migliori amici lo guardarono stupiti. Io scossi la testa ridendo -"cosa?!" -stramazzò Eleanor -"ah non lo sapevi? Io e Harry stiamo insieme" -spiegai cingendo la vita del mio ragazzo con il braccio -"i-io, me ne vado" -pigolò -"ma no, dai, resta fino al nostro discorso" -la incitò Harry sorridendo. La ragazza si disperse in mezzo alla folla. Scoppiai a ridere e abbracciai il riccio -"sei pazzo" -"non avevo mai visto Harry rispondere in quel modo, Louis stare con te lo rende ancora più grandioso" -sghignazzò Niall tenendosi la pancia per le risate -"voi due siete ufficialmente la coppia perfetta" -rise Liam scuotendo la testa. Io restai stretto tra le braccia di Harry sussurrando un -"coraggio capo della Styles, devi tenere un discorso" -"vieni con me vero?" -chiese facendomi allontanare per potermi guardare -"eh no, questa volta no, è il tuo momento. Sali sul palco e se hai paura cercami tra le persone, sarò in prima fila" -sorrisi -"non puoi proprio baciarmi adesso, vero?" -chiese con un'espressione preoccupata sul volto, sapevo che essere al centro dell'attenzione lo rendeva nervoso -"no piccolo, ma dopo il nostro discorso sì. Vieni qua" -lo abbracciai e gli lasciai un tenero bacio a stampo sul collo.
"Harry, andiamo?" -la voce di mio padre ci fece allontanare, il riccio mi guardò -"vai piccolo, ti raggiungo dopo" -lo rassicurai facendogli l'occhiolino, annuì e sorrise seguendo mio padre verso il palco -"siete proprio innamorati, cosa aspetti a sposarlo?" -chiese Zayn affiancandomi -"stiamo insieme da troppo poco tempo" -mormorai cercando di convincermi che il moro stesse solo farneticando -"però ti piacerebbe sposarlo" -"smettila di darmi strane idee, siamo ancora troppo piccoli. Ha solo diciotto anni cazzo" -dissi mordicchiandomi il labbro inferiore e guardando il mio ragazzo che saliva sul palco -"però ti guarda come se fossi l'unica cosa che conta" -per fortuna in quel momento la voce di mio padre ci fece zittire...
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LETTRICE:
Scusatemi se sto pubblicando in ritardo, sono stata operata due giorni fa e non sono in forma per nulla. La convalescenza sarà lunga e spero di riuscire a scrivere.
Questa storia purtroppo sta per finire. Piango.
Scusatemi ancora, grazie per il supporto.
Giorgia.
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𝓂𝒶𝓎𝒷𝑒 𝓌𝑒 𝒻𝑒𝓁𝓁 𝒾𝓃 𝓁𝑜𝓋𝑒
FanfictionLouis Tomlinson, erede di una delle associazioni più importanti del mondo: la Tomlinson corporation, è un ragazzo con molti problemi. Un passato difficile e un presente composto da donne e alcol. La solitudine, però, colpisce tutti. Anche i più pote...