12. "Non voglio sposarla Louis, non voglio"

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"Ti prego basta studiare, non ce la faccio più"-sbuffai togliendogli il libro dalle mani, lo lanciai sul letto -"abbiamo studiato solo due ore, devi impegnarti duramente se vuoi passare l'esame" -sbottò incrociando le braccia al petto, i suoi occhioni verdi mi scrutavano contrariati. Doveva essere proprio bello avere così tanta coscienza.

"Oh dai riccio, non ho voglia, possiamo fare qualcosa di più interessante" -insistetti cercando di farlo demordere -"mhm, non sono d'accordo" -continuò spostandosi i ricci dalla fronte, i suoi capelli erano cotonati e avrei tanto voluto sprofondarci le mani dentro.

"Per fortuna non me ne frega un cazzo di quello che pensi" -esordii senza tanti convenevoli, la sua espressione mortificata mi fece pentire di aver parlato -"dai scherzavo, che cosa vuoi fare adesso?" -gli chiesi -"io? Mhm, il mio migliore amico mi ha chiesto di uscire e vorrebbe conoscerti. Se per te va bene" -sembrava tornato allegro, un sorriso fece spuntare quelle dannatissime fossette...

"Non credo che dovrei, insomma, incontrare il tuo migliore amico non è una cosa strana?" -"e dai Louis, staremo qui per almeno un altro mese. Non puoi restare sempre da solo" -protestò Harry alzandosi dal letto per farmi fare lo stesso.

"Eh va bene, come dovrei vestirmi?" -sbuffai rumorosamente, dirigendomi verso l'armadio -"come vuoi, Niall è un tipo fuori dai ranghi della società. Non si sofferma alle apparenze" -"se non fosse che odio tutti a prescindere, quel Niall potrebbe anche starmi simpatico" -lui rise e uscì dalla stanza, senza neanche rimettersi la maglietta...

Indossai un paio di jeans neri, e una felpa verde. L'avevo presa dall'armadio del riccio.

"Sono uscito per lasciarti un po' di privacy... Aspetta: quella è la mia felpa?!" -esordì Harry andando verso l'armadio e indossando anche lui una felpa -"sì, non ho portato felpe che non siano eleganti" -spiegai semplicemente.

Lui mi si avvicinò, mi prese per i fianchi e mi sussurrò all'orecchio -"sembri ancora più piccolo con la mia felpa addosso" -in risposta gli posai una mano sul fondoschiena, stringendolo avidamente -"sta zitto Styles, non sfidarmi" -la mia presa aumentò, tanto da farlo sospirare rumorosamente -"basta L-Louis, andiamo" -mormorò mordicchiandosi le labbra, risi -"ti arrendi troppo in fretta riccio, sarà la tua rovina" -uscimmo da casa Styles dopo meno di dieci minuti...

Arrivammo in un locale vicino all'abitazione, Harry salutò in direzione di un ragazzo biondo. Palesemente tinto.

"Amico! Che bello vederti" -esclamò precipitandosi ad abbracciare il riccio -"ehi Nello, lui è Louis" -il biondino mi scrutò dalla testa ai piedi, indossava una felpa blu e un paio skinny jeans neri. I capelli erano biondissimi e gli occhi di un blu cielo.

Metteva un sacco di allegria, quasi nauseante -"sono Niall, il migliore amico di Harry. È un piacere conoscerti" -mi strinse in un abbraccio e io, da oltre la sua spalla, fulminai con lo sguardo Harry -"piacere" -"forza, andiamo a sederci" -esordì spingendoci attraverso la porta del locale.

C'erano decine e decine di persone mezze ubriache, e io che pensavo di essere l'unico ad essere mezzo sbronzo già alle sei del pomeriggio...

"Allora Louis William Tomlinson, da quanto conosci Harry?" -il suo sguardo mi fece quasi paura, sembrava un poliziotto che vuole far confessare a un prigioniero un reato.

"Niall James Horan, non iniziare" -rispose Harry precedendomi -"la Tomlinson è in accordi con la Styles da anni, i nostri genitori sono amici" -confessai guardando la cameriera arrivare nella nostra direzione, ordinammo tre drink e la conversazione riprese -"vi siete mai baciati?" -chiese con nonchalance.

Harry strabuzzò gli occhi e io per poco non mi strozzai -"cosa?!" -domandai con un tono di voce di due ottave più alte del normale -"oh avanti amico, è solo una curiosità, vi state mangiando con gli occhi" -quel biondino era fuori di testa -"N-Nello smettila" -sbuffò il riccio premendosi le dita sulle tempie -"a me puoi dirlo Louis, non m'interessa se ti piacciono le ragazze o i ragazzi. Per me l'amore va oltre le regole della società... E poi, tu e Harry stareste benissimo insieme"...

"Ecco, ora mi stai più simpatico" -dissi accennando un sorriso, prima di bere un altro sorso della mia birra -"allora?" -continuò Niall guardandoci con disappunto -"non è successo nulla" -mentì Harry -"ci siamo baciati solo una volta" -dissi sbugiardando il riccio -"oh cazzo! Lo sapevo! Harry perché non me l'hai detto?!" -sbottò il biondino.

"Chissà perché" -commentò il riccio passandosi le mani sul volto -"ora voi cosa siete? Amici che si baciano?" -chiese -"siamo amici e basta. Dobbiamo esserlo per far funzionare le società" -spiegai tranquillamente -"nulla di più" -precisò Harry -"va bene, vi ho fatto parlare abbastanza su questo argomento. Prometto che non ne parlerò più... Ora brindiamo, agli affari delle vostre società" -e così passammo la serata insieme a quel biondino.

Ci divertimmo, bevemmo e chiacchierammo del più e del meno...

Fin quando Gemma chiamò e fummo costretti a tornare a casa.

"Mi dispiace per Niall, tende ad essere parecchio invasivo quando si parla di me e delle mie nuove conoscenze" -borbottò Harry camminando al mio fianco verso casa Styles -"non m'importa, è simpatico" -lo rassicurai prendendogli la mano, era un gesto insolito. Lo odiavo, ma comunque volevo tranquillizzarlo.

"Anche tu hai degli amici?" -mi chiese aumentando la stretta delle nostre dita incrociate -"sì, certo, Liam e Zayn, siamo migliori amici dai tempi delle medie" -ammisi sorridendo -"e immagino che ora non li vedrai per alcune settimane" -mormorò dispiaciuto -"già, cambiamo discorso però... Stasera ci sarà anche Camille allora" -mormorai accarezzandogli il palmo con il pollice.

"Già, mio padre dice che è innamorata di me, ma io non voglio avere niente a che fare con lei" -attraversammo un vicolo, quando mi accorsi che non c'era nessuno intorno a noi lo spinsi contro il muro e misi un gamba tra le sue -"non fare così piccolo" -dissi accarezzandogli il viso -"non voglio sposarla" -borbottò appoggiando la fronte contro la mia spalla -"lo so, vedrai che mio padre risolverà tutto" -premette le labbra sulle mie, prima di camminare nuovamente...

Arrivammo a casa Styles in meno di venti minuti; per tutto il tragitto Harry  aveva tenuto la mano: come se avesse paura di restare da solo -"pensi che tuo padre riuscirà a fermare il matrimonio?" -disse con tono spaventato -"non lo so, ma lo spero, per quanto io ti odi non potrei mai vederti sposare una donna che non ami" -mormorai portando una mano ad accarezzargli la schiena -"tu non mi odi Tomlinson, è solo che non riesci ad ammettere che ci tieni" -ribatté facendomi la linguaccia -"oh sta zitto, ora andiamo dai".

𝓂𝒶𝓎𝒷𝑒 𝓌𝑒 𝒻𝑒𝓁𝓁 𝒾𝓃 𝓁𝑜𝓋𝑒Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora