21. "A me e alla mia capacitá di distruggere chiunque mi ami"

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Erano le otto quando ricevetti la chiamata di Niall, sospirai per prendere un'altra barcata di coraggio e risposi.

"Nello, lui come sta?" -"ciao amico, è chiuso nella camera degli ospiti da sta mattina, ho saputo che ti ha chiamato, è rimasto nel letto a piangere e non so cosa fare" -ammise spezzandomi il cuore -"p-potrei parlarci io" -proposi in ansia, lui non voleva sentirmi -"provaci, ma non so, te lo passo".

Ascoltai ciò che accadeva dall'altro lato del telefono -"c-chi è?" -"è Louis, dai amico, parlaci" -disse Niall -"non c-ce la f-faccio, mi o-odia sicuramente" -mi si strinse il cuore, lui pensava che io lo detestassi -"parlaci"...

"P-pronto?" -"ehi piccolo, come stai?" -chiesi preoccupato -"sto bene, t-ti prego lasciami i-in pace" -sussurrò tra i singhiozzi -"ti vengo a prendere? Vengo da te?" -domandai mordendomi il labbro -"no, n-non farlo. N-non posso vederti e f-far finta di nulla" -"Styles, mi manchi" -dissi sospirando.

Non potevo dirgli quello che provavo, non al telefono.

"A-anche tu T-Tomlinson ma non s-serve a nulla" -"voglio vederti piccolo, ti prego" -smise di parlare e capii che ero stato troppo sconsiderato -"Louis?" -chiese la voce di Niall -"sono qui, quando potrò parlargli di persona? Devo dirgli ciò che provo Nello, devo farlo" -insistetti con voce ferma -"siete stati a letto insieme, vero?".

Sospirai -"sì, è successo" -"non è successo e basta Louis, l'avete voluto entrambi... E poi cosa gli hai detto?" -domandò infastidito, forse mi avrebbe odiato anche lui -"che l'ho fatto solo perché è un bel ragazzo" -Niall ispirò e sospirò rumorosamente -"lui è innamorato di te, crede che tu lo abbia usato perché ti andava, crede di essere il tuo giocattolino sessuale" -"lo so Nello, per questo devo parlargli. L'ho detto perché avevo paura, sono fottutamente spaventato" -spiegai preoccupato -"domani è natale Louis, passalo con la tua famiglia, cosa che farà anche lui, poi si vedrà" -rispose semplicemente buttando giù...

Passai altre due ore da solo, seduto sul divano con il pacchetto di sigarette posato sul ginocchio, mi ero già fumato mezzo pacchetto quando la porta di casa si aprì -"Louis" -disse Liam a modi rimprovero -"ehi" -"quante ne hai fumate?" -chiese il mio amico con fare apprensivo -"dieci" -soffiai l'ennesima boccata di fumo.

"Cavolo Louis, non puoi passare il tuo compleanno così! Forza, prendiamo delle birre e sbronziamoci" -esordì Zayn accennando un sorriso -"devo restare lucido, in caso Harry decidesse di chiamarmi. Ho combinato un disastro e devo rimediare" -mormorai accendendo l'undicesima sigaretta.

Zayn si diresse verso la mia cucina e tornò con due cassette di birre -"ubriacati amico e smettila di pensare" -disse tranquillamente, prima di buttarsi a peso morto sul mio divano -"d'accordo, un brindisi" -continuai svogliato -"a me e alla mia capacità di distruggere chiunque mi ami tranne voi due!" -mi scolai mezza bottiglia...

Passammo tutto il pomeriggio a bere, o meglio dire, io trangugiavo birre su birre mentre i miei due amici mi ascoltavano parlare. Piccolo mio difetto: quando ero ubriaco raccontavo tutto, ma proprio tutto.

"Io e Harry siamo stati a letto insieme, avete visto il suo corpo? È bellissimo! E poi ho capito di essermi innamorato, ma sono troppo scemo per ammetterlo! Ma la mia domanda é: chi è l'idiota che non si innamorerebbe di Harry Styles?!" -esclamai gesticolando mentre camminavo avanti e indietro per la stanza, con una bottiglia in mano.

I miei amici ridevano come due bambini, ero decisamente ubriaco -"e poi voglio dire, li avete visti quegli occhi?! Sono verdi ma hanno delle sfumature particolari, a volte tendenti al blu, altre al grigio! Cioè, io mi ci perdo dentro a quelle iridi!" -sentii la porta chiudersi, i miei amici strabuzzarono gli occhi e mi voltai...

Sulla porta, un esemplare di Harry se ne stava appoggiato sulla porta, le braccia incrociate al petto e lo sguardo spento -"c-cosa?" -lasciai cadere la bottiglia di birra sul pavimento, che si infranse andando in mille pezzi.

"Vi lasciamo soli, ancora tanti auguri amico" -conclusero Liam e Zayn uscendo dalla porta, improvvisamente mi sentii lucido da morire -"c-come? C-cosa?" -balbettai respirando a fatica -"Liam e Zayn hanno chiamato e mi ha accompagnato Niall" -ammise guardandomi mentre si mordicchiava il labbro inferiore.

"Che cosa ti hanno detto?" -domandai inginocchiandomi per recuperare alcuni cocci di vetro -"che stavi male il giorno del tuo compleanno e che stavi bevendo mentre raccontavi ciò che è successo tra di noi... Ho deciso di venire qui per vedere come stavi" -ammise avvicinandosi a me -"cazzo!" -esclamai guardando la mia mano, stava sanguinando. Senza accorgermene avevo chiuso le dita intorno a un pezzo di vetro...

Mi alzai in piedi e iniziai a girare per la stanza, nonostante avessi tanto alcol in corpo il dolore era talmente forte da farmi sembrare completamente lucido -"calmo Lou, fammi vedere" -disse Harry bloccandomi una mano sul fianco -"no, no, non serve" -mormorai mordendomi il labbro con forza -"Louis sta fermo" -sbuffò rumorosamente.

Mi prese la mano e la esaminò -"hai ancora il vetro dentro al palmo, devo toglierlo, lasciami fare" -disse puntandomi i suoi occhi verdi addosso, pensai di perdermici dentro -"no, no, fa male" -borbottai mordendomi il labbro con forza per cercare di affievolire il dolore -"dai Lou, guardami".

"No, lasciami, t-ti prego" -cercai di dire, non riuscii a finire perché le labbra del riccio premettero sulle mie dolcemente, distraendomi dal dolore alla mano. Harry continuò a baciarmi mentre estraeva il vetrino dal mio palmo, storsi il viso in un'espressione di dolore e mi allontanai per prendere fiato.

"I-io, scusa, volevo s-solo distrarti" -ammise arrossendo violentemente -"potresti, i-insomma, farlo più spesso" -sussurrai tranquillamente, ecco l'alcol a parlare -"andiamo a sistemare questa ferita va" -rise prendendomi per un braccio e trascinandomi fino al mio bagno, subito dopo mi fece sedere sul bordo della vasca e prese il disinfettante e un paio di dischetti di cotone...

"Hazz, perché non sono riuscito a convincerti oggi? Quando ti ho pregato di venire qui da me" -chiesi tutto d'un fiato, mentre la ferita sulla mia mano pizzicava tremendamente sotto l'effetto del disinfettante -"non parliamone, non serve" -"ti prego piccolo, rispondimi, tanto domani non ricorderò nulla per colpa della sbronza" -insistetti debolmente -"ci conto eh".

𝓂𝒶𝓎𝒷𝑒 𝓌𝑒 𝒻𝑒𝓁𝓁 𝒾𝓃 𝓁𝑜𝓋𝑒Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora